Bellissima escursione ieri, domenica 15 Settembre, in compagnia degli Amici del CAI “Vallelonga” – Coppo dell’Orso.
Dopo un iniziale cambio di programma dovuto all’inattesa nevicata di metà Settembre (Previsto il Monte Prena attraverso la Via Brancadoro) e partiti tentando la Via Normale, dopo circa 600 mt di dislivello e raggiunto il Vado di Ferruccio, gli entusiasti partecipanti, guidati da quattro Accompagnatori CAI si sono presto resi conto delle proibitive condizioni meteo sul versante nord. Forte vento e ghiaccio hanno reso la decisione di RINUNCIARE e quindi di tornare indietro, improrogabile ed inconfutabile.
Resta comunque la soddisfazione di averci provato, il CORAGGIO mostrato nel saper rinunciare e l’allegria diffusa tra persone squisite con in comune l’amore per la natura, la vita all’aria aperta e l’avventura in montagna, immersi in uno scenario favoloso come quello del “Piccolo Tibet”.
Con la speranza di poter riprovare l’ascensione, magari l’anno prossimo, grazie ed arrivederci a tutti.
Giorgio D’Egidio
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SCHEDA TECNICA LAME ROSSE -GROTTA DEI FRATI(1)
DOMENICA 15 SETTEMBRE 2024
Escursione Sezionale con il Gruppo Grotte e Forre
In questa breve ma ricchissima escursione visiteremo il lago di Fiastra, vedremo dall’alto le gole del Fiastrone, i bellissimi conglomerati delle Lame Rosse e infine l ‘eremo della Grotta dei Frati, Cammineremo tra le caratteristiche Lame Rosse formazioni a forma di pinnacoli e torri costituite da ghiaia tenuta insieme da argilla e limi, formatesi grazie all’erosione di agenti atmosferici e ammirando le Gole de Fiastrone e il lago di Fiastra dall’alto raggiungeremo il versante sud del monte Fiegni dove di traverso su una parete rocciosa sovrastante le gole del Fiastrone si trova la grotta dei Frati un complesso costituito a sua volta da tre grotte di origine carsica costituitesi, anche loro, a seguito dell’ erosione e dei fenomeni atmosferici . Il luogo tutto e la Grotta in specie si trovano in un ambiente selvaggio, lussureggiante e solitario, adatto al romitaggio e alle preghiere che gli eremiti elevavano per raggiungere l’Altissimo.
Un consiglio se avete una macchina fotografica portatela … saranno tanti i punti panoramici e passerete nel breve volgere di tempo dalla Lame di colore rosso paragonate ai paesaggi del Far West americano al luogo più importante di culto Francescano delle Marche pieno di spiritualità e di solitudine monito di riflessione e di meditazione .
SCHEDA TECNICA LAME ROSSE -GROTTA DEI FRATI(1)
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Monte Prena per la Via Brancadoro. Intersezionale CAI “Vallelonga” – Coppo dell’Orso
Ultimo appuntamento con gli amici del CAI “Vallelonga” – Coppo dell’Orso. Domenica 15 Settembre, attraverso la “facile” ma non troppo, Via Brancadoro, saliremo in cima al Monte Prena (2561 mslm).
Alfonso e Alfredo Mucciante il 10 agosto 1971, aprirono per la prima volta questa via che si inerpica a destra della classica Via dei Laghetti con un dislivello, dall’attacco, di 500 – 600 m. circa con passaggi fino al II°.
L’escursione è classificata con difficoltà EE quindi per ragioni di sicurezza, sarà a numero chiuso: massimo 15 partecipanti.
Mi raccomando, non aspettate troppo…
Giorgio D’Egidio
Via Brancadoro
SCHEDA TECNICA VIA BRANCADORO
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“Esploriamo insieme il territorio del Parco Nazionale del Vesuvio ed il Parco Archeologico
di Pompei, un concentrato di ricchezze naturalistiche, di storia, di archeologia, paesaggi
mozzafiato, coltivazioni secolari e tradizioni che rendono l’area vesuviana uno dei luoghi
più affascinanti e tra i più visitati al mondo.”
Escursione intersezionale CAI Teramo – CAI Sottosezione Roccarainola – CAI Napoli
Antonio Di Donato
Programma di Viaggio NAPOLI – Vesuvio – Pompei
scheda tecnica Vesuvio-Pompei
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Parliamo del piacere di camminare sul Sentiero Italia nella natura e del camminare nel bosco ombroso , sui prati scoscesi , sulle arenarie del nostro Appennino, di guadare freschi ruscelli e raccontiamo delle macchie bianche dei greggi sul verde dell’erba o delle mucche inseguite dai cani pastore , ricordiamo la lucentezza del lago di Campotosto che si apre al bosco in una bella giornata d’Estate o l’ozio dopo la fatica del cammino sulla riva del lago a non fare niente con la mente sgombra piena di Sole. di acqua ,luce e cielo . Parliamo delle case diroccate nei piccoli borghi incontrati Nerito, Palladini ,Tottea, Campotosto e Cesacastina, colpiti e feriti dal sisma ma anche delle recenti e ridenti costruzioni a testimonianza della vita che speriamo riprenda il sopravvento . Parliamo della gente incontrata lungo il cammino : anziane signore che si affacciano all’uscio delle loro case sentendoti passare e a cui chiedi cosa stanno cucinando, delle vecchiette che in questi borghi, ancora feriti dal terremoto, raccontano la testimonianza resiliente alla loro terra o dell’anziano che accatasta la legna al Sole per l’Inverno a cui chiedi semplicemente… pioverà ?Avendo per risposta un mini trattato di meteorologia di montagna.
Ripensiamo al breve saluto con un signore tedesco incontrato nel bosco dove mai te lo saresti aspettato , ai tanti fungaioli con le gerle piene e al volatile profumo di funghi. Abbiamo camminato insieme giovanissimi e meno giovani, adolescenti e persone mature , donne e uomini a dimostrazione che sul Sentiero Italia . si può camminare insieme a tutte le età , con empatia stabilendo rapporti semplici perchè camminare in questi ambienti stimola serenità e tranquillità per cui anche se arriva la fatica essa diventa leggera a dispetto della carta d’identità .
Camminare come abbiamo camminato significa esperire qualcosa di prezioso e solo in questi ambienti puoi esperire: un profondo rapporto con la natura che arricchisce la mente avvicinandoti amicalmente alla gente e ai tuoi compagni di cammino , gratificandosi dei piccoli momenti e adattandosi all’andare dei passi . Questi attimi e questi momenti contornati dalla belle serate in osteria dopo la fatica diventano spesso il fulcro dei più preziosi ricordi e di amicizie dove anche le cose più semplici e gli incontri casuali con la gente e la natura si rivestiranno sempre di una piccola luce speciale .
Testo G.U. -Foto di tutti
Camminate e camminiamo sul Sentiero Italia
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TERAMO – La Sezione CAI “Gran Sasso d’Italia” di Teramo organizza una serata di solidarietà a favore del Srijansil Children Welfare, un’organizzazione che sostiene i bambini orfani di Kathmandu, capitale del Nepal. L’evento avrà luogo venerdì 6 settembre 2024 alle ore 21:00 presso la sede CAI di Via Cona 180 a Teramo.
Protagonista della serata sarà Gaetano Di Blasio, esperto alpinista e membro del CAI Arsita, che racconterà la sua 16ª spedizione sull’Himalaya. L’impresa prevede la scalata dell’Island Peak (6.200 metri) e la visita al campo base dell’Everest, con un’ulteriore tappa nella valle di Gokyo, famosa per i suoi suggestivi laghi turchesi. Questa sfida sportiva si intreccia con un significativo progetto di beneficenza.
«Invitiamo tutta la comunità a unirsi a noi in questo gesto di solidarietà», dichiara Giorgio D’Egidio, presidente del CAI Teramo. «È un’opportunità per ascoltare le avventure di Gaetano e contribuire concretamente a migliorare la vita dei bambini di Kathmandu».
Durante la serata, i partecipanti avranno l’opportunità di fare donazioni libere a sostegno del Srijansil Children Welfare e di interagire direttamente con l’alpinista. Il CAI Teramo invita a partecipare a questa speciale serata di raccolta fondi e solidarietà.
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SCHEDA TECNICA SI 31-1
La Commissione Escursionismo della Sezione CAI di Teramo si è proposta di percorrere nel 2024 tutte le tappe del Sentiero Italia (S.I.) che attraversano la Provincia di Teramo nello spirito del progetto del S.I. per la riscoperta di luoghi e comunità che si incontrano lungo il cammino con degli itinerari sostenibili, valorizzando la biodiversità , per un turismo lento, consapevole e rispettoso.
Per l’occasione la Sezione ha organizzato un Week end tra i boschi , il lago di Campotosto , i borghi e i monti della Laga ; due giorni full immersion nella natura e dove la natura è protagonista con pernottamento in una Locanda sul lago di Campotosto. Cammineremo lontano dai grandi itinerari turistici, nel silenzio , concentrandoci sui nostri passi e sulla bellezza del paesaggio che offrono questi itinerari . Percorreremo il S.I. che ci porterà Sabato 31 Settembre da Nerito a Campotosto (tappa P 13) e poi Domenica 1° Settembre da Campotosto a Cesacastina (tappa P14).Nella prima tappa avremo modo di scoprire e ammirare bellissimi panorami e attraverseremo il borgo di Tottea, per dirigerci verso Campotosto e il suo lago , scoprendo uno dei posti più caratteristici ai confini della nostra provincia con meravigliosi affacci sul lago.
Dopo il pernottamento nella locanda sul lago, la mattina di Sabato riprenderemo a camminare sul S.I. che ci riporterà, con la tappa successiva, nella nostra provincia da Campotosto a Cesacastina. Abbandoneremo il lago attraversando il crinale appenninico riportandoci nell’alveo del torrente Vomano. Avremo un pò da salire per raggiungere il valico posto tra le cime del Monte di Mezzo e la cima della Laghetta da dove scenderemo con il S.I. il selvaggio e boscoso versante orientale fino all’ abitato del borgo di Cesacastina concludendo queste due splendide giornate nella natura e con la natura .
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Il corso si rivolge a soci CAI che sono il linea con l’iscrizione al CAI per 2024 (con precedenza ai soci delle sezioni di Castelli, Isola del Gran Sasso e Teramo) che hanno fatto un corso di Escursionismo Base o hanno esperienza dimostrabile in montagna (a insindacabile valutazione dei presidenti delle sezioni organizzatrici).
Il corso sarà composto di 6 lezioni serali e 4 uscite EE, di cui un’uscita di 2 giorni con pernottamento in rifugio o in tenda. Per il programma detagliato puoi cliccare questo link.
Il numero massimo di partecipanti è 15 e la quota d’iscrizione è € 50 (escluso costo rifugio e pasti).
Le lezioni serali si svolgono sempre il venerdì sera, dalle 20:00 alle 22:00 nelle varie sedi delle sezioni che organizzano il corso (N.B.: indirizzo della sede del CAI di Isola del Gran Sasso: Salita del Torrione 8, 64045 Isola del Gran Sasso).
Per informazioni puoi contattare il segretario della sezione Teramo con una email (segretaria@caiteramo.it), oppure a corsi@caiteramo.it.
Per iscriverti c’è il modulo elettronico che si apre cliccando questo link.
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Il cielo è limpido . l’aria è tersa , il sole splende , c’era una volta un lago , nessun rumore questo è uno di quei giorni in cui dici: so come è bello il mondo, l’aria è gioiosa e le montagne sono li che ci aspettano. Il sentiero attraversa la valle Majelama selvaggia testimone di enorme sciagura si alza dolce verso il sole estivo e con la lentezza del passo si va verso il profilo dei monti che man mano diventa più definito e più vicino si cammina sussurrando , muovendosi come parte integrante di questa montagna che oggi ci accoglie, non affidandoci solo all’effetto visivo ma all’odore del timo selvatico , all’ afa stemperata dal vento che soffia leggero o alla secchezza della stessa e poi se vogliamo alle nostre impressioni nervose che unite alla fatica ci mettono in sintonia con la natura.
E allora assecondiamo la natura raggiungiamo il Velino 2487 slm e poi il Cafornia 2424 slm condiviamo con i nostri compagni di escursione questo passo lento, il nostro tempo e le nostre impressioni , ossigeno per la mente, che solo questi spazi possono dare per il piacere di ridiscendere con le proprie forze e con chi si condivide la fatica. Abbiamo camminato lentamente , Pole Pole o Kalipè come dicono sul Kilimangiaro o in Nepal conversando con tutti ma anche nel silenzio, godendo della semplicità del momento, della lentezza del tempo con le pause dovute e ,come si fa in montagna, salutando semplicemente chi si incontra , riconoscendo i volti comuni già incrociati su altre montagne o nuovi volti.
Siamo saliti lentamente , siamo saliti Pole Pole, siamo saliti Kalipè e la fatica nonostante il notevole dislivello e la lunghezza non ha mai superato la soglia del piacere e degli stimoli che ci siamo portati dentro in questa giornata perchè questo è sicuramente il modo giusto di approcciarsi alla montagna: rallentando lo sguardo e il cammino piuttosto che accellerare , contemplando le vette e il cielo , muovendosi a passi lenti, un passo dietro l’altro , Pole Pole e Kalipè senza l’ansia di arrivare prendodosi e gustando il proprio tempo e la propria fatica .
Cosi’ ci piace ed è bello andare in montagna . ….Grazie a tutti per la compagnia e la splendida giornata.
Testo G.U. – Foto Elisabeth Di Giovanni-Francesco Aquilini-Fabrizio San Lorenzo – Giacinto Urbani
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Antico nome con cui i “Marsi”, chiamavano il dominatore incontrastato del Fucino da migliaia di anni.
Dalla Vetta del Monte Velino che raggiungeremo dopo circa 4 ore di impegnativo cammino ma privo di difficoltà tecniche, sarà possibile ammirare il Gran Sasso, Il Sirente, I monti Simbruini e le montagne del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise. Un’esperienza indimenticabile che ci porterà sulla vetta più alta del Parco Regionale Velino-Sirente in un ambiente suggestivo, selvaggio e tutto da esplorare .
SCHEDA TECNICA Velino dalla valle Majelama
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Sabato 11 Agosto, nella spendida cornice di Piano Roseto dal tramonto fino a tarda notte, il CAI di Teramo ha festeggiato con un evento clou i 110 anni dalla sua fondazione . Tanti Soci giovani , vecchi e anche vecchissimi si sono ritrovati a Piano Roseto a guardare il cielo con la musica in sottofondo. Da subito tante coperte stese sui prati assieme alla gioia di rivedersi , di socializzare, di raccontarsi e di salutare quelli che non si vedevano da tempo, e tutti a chiacchierare e a incrociarsi convivialmente tra strette di mano e abbracci con la presenza anche di tanti non Soci incuriositi dai telescopi e dalla musica .
Come da programma abbiamo scrutato il cielo di giorno e di notte con gli amici Astrofili Ilario, Adriano e Rocco ; poi a interludio la passerella degli artisti del Conservatorio G. Braga che con le musiche di Gershwin e Morricone e i loro fiati hanno creato una suggestiva atmosfera al tramonto accompagnandoci verso la notte.
Prima abbiamo osservato il Sole , attraverso filtri speciali, le sue lingue di plasma e le macchie dalle enormi dimensioni a ricordarci che anche lui è una Stella, anzi la nostra Stella, è poi alle prime ombre, mentre la luce si spegneva sotto le montagne all’orizzonte, eccola è arrivata l’atmosfera magica profusa dalle note dei fiati dei Musicisti del Braga , atmosfera suadente e stregata che ci ha trasportato dolcemente verso la Luna e le Stelle. Poi , pian piano al sorgere della Luna i telescopi si sono puntati verso i suoi crateri e i suoi mari e dopo, quando è tramontata anche lei , ed è arrivato il buio ecco le Stelle , le Costellazioni e i Pianeti tra i quali abbiamo girovagato con il naso all’insù con il puntatore laser. E mentre guardavano il cielo e nelle nostre orecchie riecheggiavano ancora i suoni dei fiati, la notte di San Lorenzo ci regalava ancora le strisce di fuoco delle stelle cadenti e la vista dai telescopi di Saturno con i suoi anelli .
Il tramonto, la musica, il cielo e la notte fatata di San Lorenzo, quella delle stelle, tutti insieme per festeggiare l’anniversario del nostro CAI , cosa chiedere di più per un regalo di Compleanno ? Grazie agli Astrofili e agli Artisti del Braga per averci fatto questo bellissimo regalo e grazie anche a tutti i Soci e non Soci per aver celebrato numerosi con questa bella festa lo straordinario traguardo dei 110 anni dalla fondazione della Sezione.
Buon Anniversario CAI Teramo e Buona Montagna a tutti.
Testo G.U. – Foto Gianluca Pisciaroli -Rocco Di Giacomo
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CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione “Gran Sasso d’Italia”
Teramo
“6 VETTE PER 6 ALPINISTI”
Siamo sei ragazzi teramani accomunati da una grande passione per la montagna: Leonardo, Simone,
Manuel, Davide, Alessandro e Marco. Il nostro desiderio primordiale di conoscere ed esplorare e il
bisogno irrefrenabile di raggiungere nuovi ambiziosi obiettivi, ci ha portati ad unirci in una grande
avventura al di là delle vette e delle creste del nostro caro Appennino. Il nostro legame viscerale per
la montagna ci ha spinti a puntare verso le ambite vette alpine, sopra ai 4000 metri del Monte Rosa.
La fase di preparazione è stata piuttosto lunga e delicata: numerosi gli incontri preliminari per
quanto concerne l’approvvigionamento e l’utilizzo del materiale tecnico, lo studio dell’itinerario più
adatto alla nostra preparazione e le prenotazioni dei rifugi e delle strutture ricettive. Fondamentale
l’incontro con alcune guide alpine del territorio: senza i loro numerosi indizi e consigli
utilissimi, probabilmente, non saremmo riusciti a raggiungere tutti i nostri obiettivi. Da non
trascurare neanche l’importanza dell’allenamento dedicato: nelle settimane precedenti alla nostra
ascesa siamo saliti ripetute volte sulle vette Occidentale e Orientale del Gran Sasso (di poco
inferiori ai 3000 metri) per agevolare la nostra acclimatazione alle quote di alta montagna alle quali
ci accingevamo ad esporci.
L’avventura finalmente ha preso vita; il nostro approdo è stato il piccolo paesino di montagna
chiamato Gressoney La Trinité in Valle d’Aosta, situato sul versante sud del massiccio del Monte
Rosa, dove siamo arrivati nel tardo pomeriggio di domenica 14 luglio. Il giorno successivo, dopo
aver accuratamente preparato gli zaini con tutto il materiale necessario, abbiamo preso la prima
cabinovia che ci ha portati in quota. L’ascesa è stata divisa in due tronconi; il primo tratto fino al
Passo dei Salati (2700 m circa) mentre il secondo fino a Punta Indren (3200 m circa). Ed è lì che ha
avuto inizio il trekking di avvicinamento al rifugio: con un peso non indifferente sulle nostre spalle,
ed armati di un grandissimo entusiasmo e desiderio di scoprire, abbiamo attraversato inizialmente il
Ghiacciaio di Indren e successivamente, con l’ausilio dei canaponi posizionati su facili rocce
esposte, abbiamo scalato un ultimo tratto fino al rifugio Città di Mantova, posto a circa 3500 metri
di quota.
Saggiamente, abbiamo deciso di temporeggiare prima della ripartenza, per agevolare al meglio
l’adattamento alle alte quote e per ottimizzare le possibilità di successo della nostra avventura.
Inoltre anche il desiderio di bersi una birra era notevole visto il gran caldo di quei giorni! Ordinato
un buon panino, dopo circa un paio d’ore siamo ripartiti alla volta di Capanna Gnifetti situata poco
più in alto (3647m).
Foto 1. Punta Indren con alle spalle la Punta Giordani (4046 m): foto di rito prima dell’inizio del
trekking di arrivo al Rifugio Città di Mantova.
Raggiunta la Capanna Gnifetti, condivisa è stata la scelta di non sostare immediatamente: abbiamo
approfittato per fare ancora un paio di centinaia di metri di dislivello positivo. Il nostro obiettivo era
quello di approcciare alla progressione in cordata, ripassare i nodi, controllare il materiale, e
ovviamente ottimizzare l’acclimatazione. Ci siamo divisi in due cordate da 3 componenti ciascuna:
Marco, Manuel e Simone seguiti da Davide, Leonardo ed Alessandro. Il giorno seguente sveglia
alle 4:30. Causa condizioni meteo avverse, costretti ad attendere e a posticipare la nostra partenza,
ci siamo messi in marcia intorno alle 7:30 di una mattina (lunedì 15 luglio) cupa e grigia.
Fortunatamente il maltempo si stava dissolvendo ed i banchi di nebbia correvano veloci spazzati via
da qualche timida raffica di vento. La rarefazione dovuta alle alte quote iniziava a farsi sentire e a
rallentare la nostra andatura obbligandoci a brevi soste di tanto in tanto. Le condizioni meteo
continuavano ad andare verso un netto e graduale miglioramento finché non siamo giunti al Colle
del Lys.
In questa meravigliosa conca di poco al di sopra dei 4000 metri il cielo si è aperto del tutto: intorno
a noi si scopriva un paesaggio alpino di austera imponenza e bellezza. Alla nostra sinistra puntando
verso ovest, la sottilissima cresta del Lyskamm affilata come una lama di coltello; poco più lontano
nella stessa direzione la sagoma inconfondibile della parete est del Cervino ancora avvolto dalle
nubi. Davanti a noi non molto lontano, imponente, la sagoma di quel meraviglioso rosso granito di
punta Dufour, la vetta più alta di tutto il massiccio del Rosa (4634 m). Alla nostra destra invece,
guardando verso est, le nostre vicine vette, pane per i nostri denti il giorno seguente.
Verso le 12:30, finalmente, siamo arrivati al secondo rifugio: la Capanna Regina Margherita.
Questo rifugio di alta montagna ha il primato di essere il più alto d’Europa: è stato costruito sulla
sommità di Punta Gnifetti a 4556m! È incredibile pensare che questa struttura in origine fu edificata
più di un secolo fa, portando da valle fin lassù tutto il materiale con la forza delle braccia e con
l’ausilio di muli e cavalli! Arrivare fin lassù è stato veramente un’emozione indescrivibile,
letteralmente senza fiato, galvanizzante ma nello stesso tempo molto stancante per chi come noi non
era molto avvezzo alle alte quote!
Foto 2. Tutti insieme appena arrivati alla Capanna Regina Margherita, il più alto Rifugio D’Europa
(4556 m).
Su tutti noi (chi più, chi meno) hanno gravato gli effetti del mal di montagna (fortunatamente lievi):
cerchio alla testa, nausea, vertigini, ecc… Un tè caldo ed un buon trancio di pizza margherita (non
poteva essere diversamente al rifugio Regina Margherita!) fortunatamente ci hanno alleviato i
sintomi e favorito il riposo.
Il risveglio del mattino seguente, al contrario, è stato davvero impattante per tutti: nausea e forte
mal di testa. Come essersi svegliati dopo un post-sbornia: persino stare in piedi e mantenere
l’equilibrio per un attimo era un’impresa titanica. Inutile dire che la notte l’abbiamo passata senza
chiudere occhio!
Dopo una frugale colazione ed esserci rifocillati per tornare in marcia, è iniziata la nostra discesa
per lo stesso itinerario, ripercorrendo le tracce battute sulla neve indurita.
Quel martedì 16 Luglio è stata una giornata veramente speciale, memorabile, perfetta in ogni
singolo frangente vissuto! Abbiamo scalato ben 4 vette e nel seguente ordine:
· Ludwigshohe – 4341m
· Corno Nero – 4322 m
· Balmenhorn – 4167 m
· Piramide Vincent – 4215m.
Un sole radioso tutta la mattinata ci ha permesso di scorgere intorno a noi un paradiso affollato di
vette vicine e lontane, fin dove l’occhio umano può arrivare!
Foto 3. Sulla Vetta del Ludwigshohe (4341m). Alle nostre spalle la ripida paretina di ghiaccio del
Corno Nero (4322 m).
Arrivati stanchi al rifugio Città di Mantova (3498m) verso ora di pranzo, i nostri occhi brillavano di
gioia e soddisfazione dopo la conquista delle 5 vette over 4000. Ci siamo riposati per il resto della
giornata concedendoci finalmente qualche birra. Rimaneva ancora una vetta che attendeva di essere
conquistata: si trattava della Punta Giordani che con i suoi 4064 m è la vetta più “bassa” tra i 4000
del massiccio del Rosa. Il giorno dopo è stata la volta di questa ascesa, facilitata anche dal fatto che
per raggiungerla, abbiamo dovuto riprendere l’itinerario di rientro e risalire dal Ghiacciaio di Indren
dove si trova la vicina cabinovia che ci ha riportato a valle. E così lasciato il ghiacciaio, è
iniziata subito una ripida salita di media pendenza che ci ha permesso di raggiungere una selletta
sommitale. Attraverso facili rocce siamo arrivati sulla Madonnina di vetta di Punta Giordani. Il
paesaggio intorno a noi è stato di una bellezza superlativa: potevamo scorgere distintamente tutte le
vette conquistate il giorno prima e lassù più in alto la Capanna Margherita costruita sul cucuzzolo di
Punta Gnifetti! Scesi a Punta Indren e preso per il rotto della cuffia la cabinovia che ci ha riportato a
valle, storditi ancora dal mal di montagna e dalla stanchezza, cantavamo allegramente, ubriachi di
gioia sull’alta valle di Gressonay.
Non ancora arrivati a Gressonay La Trinitè, già discutevamo della prossima avventura… Chissà
forse il Bianco che ci ha sempre affascinato tanto, oppure qualche altra vetta sulle Alpi Occidentali
o magari sulle meravigliose Dolomiti! I nostri cuori, colmi di una felicità travolgente e contagiosa
rivivevano quelli che a ragion veduta possiamo considerare forse i momenti più belli e vivi vissuti
dopo una scalata in montagna, condivisa con amici grandissimi.
“E’ quando Sogni che concepisci cose straordinarie, è quando credi che crei veramente ed è
soltanto allora che la tua anima supera le barriere del possibile” – Walter Bonatti, Montagne Di
Una Vita.
Leonardo Di Antonio 30 anni.
Davide Cortellini 31 anni.
Manuel Montini 34 anni.
Marco Ranalli 35 anni.
Alessandro Savini 37 anni.
Simone Staffieri 40 anni.
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Fondata nel 1987 ad Ascoli Piceno, la Scuola Intersezionale, diretta oggi da Pietro Cardi, si è affermata nel panorama alpinistico grazie a un approccio che unisce la pratica alpinistica a metodologie formative all’avanguardia, guidate da un team di istruttori altamente qualificati. Attualmente, l’organico della scuola conta 28 istruttori, inclusi tre nuovi istruttori sezionali che hanno recentemente arricchito il team, portando nuove energie e competenze.
Marco Rizzelli, teramano, vice direttore della scuola e membro attivo del nostro CAI, è una figura chiave in questo ambiente. Oltre al suo impegno nel soccorso alpino, Rizzelli ha sviluppato un profondo legame con il territorio montano delle Marche e dell’Abruzzo, arricchendo la scuola con la sua esperienza e conoscenza.
La sua capacità di integrare tecniche innovative di insegnamento con una profonda comprensione delle dinamiche ambientali locali è stata fondamentale nella progettazione di nuovi programmi formativi, mirati a preparare gli scialpinisti a fronteggiare le sfide della montagna con sicurezza ed efficienza.
Dal 13 gennaio al 23 marzo 2024, Rizzelli ha diretto il 23° corso di avviamento allo scialpinismo SA1, che ha visto coinvolti 19 allievi. Nonostante le sfide climatiche che hanno limitato l’accesso a corsi avanzati su nivologia e valanghe, l’esperienza è stata estremamente formativa e ha rafforzato le competenze dei partecipanti.
L’adesione del CAI Teramo alla Scuola Intersezionale di Scialpinismo del Piceno è un passo importante per la nostra sezione, che mira a offrire ai soci un accesso ancora più ampio e strutturato alle discipline alpine e scialpinistiche. Questo nuovo capitolo rafforza il nostro impegno verso la sicurezza e la responsabilità ambientale, elementi fondamentali per il rispetto e la conservazione delle nostre amate montagne.
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Il CAI Teramo festeggia nel 2024 110 anni dalla sua fondazione nel lontano 1914.
Per l’occasione il Sodalizio organizza una Magica Notte di San Lorenzo Vicino alle Stelle in località Piano Roseto di Crognaleto per Sabato 10 Agosto.
La manifestazione , patrocinata dal Comune di Crognaleto, si avvarrà della collaborazione del l ‘ Istituto Statale Superiore e Coreutico G.Braga e degli astrofili del Coma e del Piano delle Stelle .
Osserveremo con gli strumenti degli astrofili il Sole, la stella più vicino a noi , e saremo affascinati nel vederne la superficie con tutti i suoi dettagli così come non l’abbiamo mai vista.
Poi man man che il giorno muore arriverà la musica degli artisti del Braga che ci accompagnerà fino alle ombre che si allungano, alle luci in basso che si accendono verso il buio della notte.
Con l’oscurità , come da tempo immemorabile, entreranno in scena le Perseidi, le Meteore che ci porteranno ancor di più nel cuore di questa Magica Notte e qualcuno forse si chiederà: quanti prima di noi, in un posto incantato come questo, sono rimasti attratti e stregati dalle lucine che volavano in cielo evocando chissà quali Dei ,chissà quali Miti, quali Leggende …quali Paure.
Come loro, in questa notte, saremo testimoni insieme ai nostri amici Astrofili della meraviglia del cosmo sopra di noi con lo sguardo verso il cielo quali i nomadi, i pastori erranti , i viandanti, i pellegrini , gli antichi remiganti e marinai che da millenni solcano i mari …..
E perchè no? proveremo a esprimere anche qualche desiderio.
Tanti auguri CAI Teramo e Buona Montagna a tutti, sperando che qualcuno dei nostri desideri si avveri.
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Quando abbiamo elaborato il Calendario Escursionistico del CAI Teramo 2024 avevamo pensato di promuovere i tratti del Sentiero Italia (S.I.) che attraversano la nostra Provincia e di proporre itinerari che lo includessero a dimostrazione ancora una volta ,se ce ne fosse bisogno, di quale sia la sua l’importanza come asse portante della nostra rete sentieristica. Alcune tappe , vista la logistica e la distanza tra il punto di partenza e l’arrivo. sono state rivisitate ma senza perdere di vista l’obiettivo principale : andare per il S.I. questo è stato il filo conduttore a progetto di quasi tutte le escursioni, in alcune tutto il percorso sul S.I. e in altre solo alcuni tratti. Questa escursione parte con le classiche due ferrate sequenziali Ventricini e Ginepri dall’arrivo della funivia , guadagnando il versante Aquilano del Gran Sasso, ferrate sulle quali in molti siamo saliti tante volte ma con ritorno al Rifugio Franchetti per il Passo del Cannone. Domenica invece , ridiscesa in Val Maone dalla Sella del Brecciaio, abbandonando le roccette e il percorso in quota verso il Passo del Cannone , si torna su quel tratto di S.I. che collega in basso Campo Imperatore ai Prati di Tivo, passando per il Rifugio Garibaldi. Quindi una escursione dai due volti: una prima parte tecnica e alpinistica da fare in estrema sicurezza e con attenzione tra canalini ,pinnacoli e cengie in cui vedremo in basso il bellissimo vallone dei Ginepri e una seconda parte su S.I. , da godere sgranchendo le gambe, guardando in alto a destra le spalle del Corno Piccolo, dove eravamo, e sulla sinistra tutta la maestosità della Montagna di Intermesoli.
da Prati di Tivo con le Ferrate alla Val Maone. S
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Domenica 21 Luglio di buon mattino ci siamo avviati dai Prati di Tivo lungo il sentiero che porta verso la Val Maone camminando sul tracciato della Marcia dei Tre Prati . Abbiamo seguito l’itinerario del sentiero storico dalle Cascate del Rio Arno verso il monumento di Cambi e Cicchetti, risalendo al Colle dell’Asino per scendere di nuovo nel bosco fino al Fosso del Venacquaro da dove come un altalena siamo risaliti al Rifugio Del Monte per arrivare a Prato Selva . Questa è la cronaca del percorso con le tappe l’arrivo , la partenza e un po’ di grandine. Ma che abbiamo visto ,che ci siamo detti, come abbiamo camminato dove sono andati i nostri pensieri , i nostri discorsi … Camminando tra prati, ruscelli, boschi e cime in unisono con la natura ci siamo proiettati all’Estate del 2025 e a quella prima edizione di 50 anni fa quando Aldo Possenti e Vincenzo Di Benedetto idearono questo percorso. Ne abbiamo parlato . qualcuno degli anziani che era presente alle prime edizioni ha raccontato, altri che avevano letto qualcosa hanno precisato , i più giovani hanno ascoltato e hanno chiesto . Si nel 2025 saranno passati 50 anni dalla prima edizione della Marcia e allora come non pensare a una rievocazione di questa manifestazione ? Sarebbe l’occasione buona per un viaggio nel passato in compagnia di questo evento , forse un germe che portò venti anni dopo nel 1995 alla istituzione del Parco Nazionale Gran Sasso Laga , e occasione anche per un momento di riflessione su come sono cambiate le nostre aree montane .Cosa vedevano Aldo e Vincenzo ? le montagne sono rimaste le stesse? come sono mutate le comunità? lo spirito di andare per monti è rimasto lo stesso?
Il CAI , tutte le Sezioni del Gran Sasso e del Parco , le Comunità Locali , gli Enti che incombono su questo territorio: il Parco , i Comuni ,le Provincie tutti insieme devono cogliere questa occasione per tornare alle radici e per riscoprire come eravamo e come erano mezzo secolo fa le Terre Alte e quale e se esiste ancora un DNA da tramandare possibilmente integro alle prossime generazioni . Per l’occasione potremo rispolverare materiale fotografico , filmati se ce ne sono, documenti, per un paragone con l’attuale e poi chiedere la testimonianza di chi ha vissuto o vive resiliente nella bellezza delle nostre montagne custode della storia e della cultura.
Prepariamoci quindi già dai prossimi mesi a organizzare nel 2025 la Marcia dei Tre Prati del cinquantennio chiamando a raccolta tutti sull’onda del ricordo “senza barriere mentali” e con un corollario di eventi collaterali a trenta anni dalla istituzione del Parco Nazionale Gran Sasso Laga con uno sguardo al passato e uno al futuro.
Testo G.U. Si ringrazia per le foto Arnaldo Pilotti.
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Trekking Notturno al Monte Girella.
Un’alba incantata sotto un cielo di stelle!!! Un’esperienza unica, un’emozione indimenticabile.
La notte, un viaggio tra le stelle.
Vivremo una notte magica, camminando sotto un manto stellato alla volta del Monte Girella, nel cuore dei Monti Gemelli. In un’atmosfera avvolta dal buio più profondo, lontano dalle luci della città e dalla luce lunare, potremo ammirare la volta celeste in tutto il suo splendore.
Un cielo nero vellutato, tempestato di stelle.
Senza la luna a illuminare il cielo, le stelle brilleranno con una luminosità inusuale, rivelando dettagli celati dalla sua luce. Senza la luce a velare la vista, il cielo si svela in tutta la sua maestosità, miliardi di stelle brillano come diamanti incastonati in un velluto nero. Sarà un’esperienza indimenticabile per tutti gli appassionati di astronomia e per chi desidera semplicemente immergersi nella natura più incontaminata.
L’alba, un nuovo giorno nasce dal mare.
Dopo aver ammirato la volta celeste, assisteremo ad uno spettacolo unico: l’alba sul Mar Adriatico. Dalla vetta del Monte Girella, potremo ammirare il sole sorgere dal mare, tingendo il cielo di mille sfumature di rosa, arancio e rosso.
Sulla vetta del Monte Girella, il mondo si sveglia in un abbraccio di luce. L’alba, un pittore divino, dipinge con pennellate di fuoco e oro un quadro indimenticabile. Il sole, come un amante timido, sorge lentamente dal mare Adriatico, sfiorando l’orizzonte con un bacio di fuoco.
I colori del cielo si fondono in una sinfonia di sfumature: dal rosa tenue dell’aurora al rosso intenso del crepuscolo. Le nuvole, come veli leggeri, danzano sulla superficie del mare, riflettendo i raggi solari.
L’aria è fresca e profumata, un elisir per l’anima. Il silenzio, interrotto solo dal canto degli uccelli, avvolge tutto in un’atmosfera magica. In questo istante, il tempo sembra fermarsi, e il mondo intero si concentra in questo spettacolo unico e meraviglioso.
Un’emozione indescrivibile, uno spettacolo unico che ci rimarrà nel cuore.
Consigli sull’abbigliamento:
Dato che si tratta di un’escursione notturna, è fondamentale sottolineare l’importanza di vestirsi a strati e di portare una giacca pesante (meglio se piumino), una giacca antivento e/o impermeabile, pile, guanti e berretto pesante.
Antonio Di Donato
SCHEDA – Notturna al MONTE GIRELLA – 03-08-2024
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Questo è un Itinerario lungo e di soddisfazione che ci porterà a camminare su una lunga cresta dopo aver attraversato i prati di Agapito saliremo sull’ascensore del monte della Torricella che ci porterà in quota sulla valle del Morretano e poi in rapida sequenza verso le cime e le creste del Costone arrivando al Rifugio Sebastiani non dalla valle Leona come la maggior parte degli escursionisti ma dalla vetta del Costone Orientale . Inutile dire che sarà camminare come su un terrazzo con affaccio da tutti i lati e aperture di panorami mozzafiato in un susseguirsi di scorci diversi ad ogni variazione di cresta ……monitorati dall’alto dai grifoni provenienti dal Muro Lungo che ci scorre parallelo sulla nostra destra . La discesa dal Sebastiani ci porterà all’interno del bellissimo anfiteatro glaciale della Valle Leona e dopo una breve risalita al Passo del Morretano potremo finalmente andare incontro alla discesa, alle macchine e cosa importantissima al nostro storico terzo tempo che chi frequenta queste posti conosce molto bene …Buona Montagna -G.U.
LOCANDINA ANELLO DEL PUZZILLO
SCHEDA TECNICA ANELLO DEL PUZZILLO
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Immaginate un tramonto di circa 2000 anni fa, in un pomeriggio di mezza estate , arrivate a Teramo e voi siete un viandante o piuttosto un commerciante di sale con cui approvvigionare i mercati dell’ Alta Sabina ricca di greggi e di latte o meglio ancora un Funzionario Imperiale con la sua scorta che si insedia in quella che è la V Regione Romana .
Veniamo dal tempio di Ercole presso il Flumen Vomanum che divide i Pretuziani abitanti la sponda sinistra, dai Vestini-Pinnensi e dagli Atriani, che si trovavano alla sua destra nella zona prossima all’Adriatico.
Ebbene stiamo entrando nell’ Urbe abbiamo lasciato indietro qualche giorno fa Amiternum ,attraversato il valico delle Capannelle, con le montagne incombenti , per scendere poi verso il mare lasciando la pietra miliare CIIII di Poggio Umbricchio e prendendo questo ramo della via Caecilia
Siamo stanchi, sul lastricato rimbalza il rumore dei nostri calzari, dei carri e dei cavalli ci siamo, ecco il Tempio che annuncia la via Sacra. Il Tempio al tramonto illuminato dal sole grande e bello ,colorato con colori accesi rosso, ocra e azzurro, posto sull’ampio podio , la scenografica scalinata , le quattro colonne frontali e le due colonne per lato… non c’e’ da meravigliarsi, del resto siamo su una via Consolare e all’ ingresso di un Urbe importante c’e’ sempre una Necropoli. In lontananza vediamo gia’ i mausolei con la loro caratteristica forma a dado le lastre di travertino e il paramento di ciottoli del vicino fiume ognuno con i cippi recanti i nomi dei defunti a testimonianza della ricchezza del defunto e della sua importanza nella vita della città.
Arriva un corteo funebre da lontano si sentono i fiati delle tibie con le loro doppie canne e i sacerdoti del tempio si animano in attesa delle offerte che arriveranno e dei riti sepolcrali, le urla delle prefiche si fanno più vicine…. forse era un defunto importante a giudicare dal corteo.
Ci fermiamo facciamo passare il corteo i suoni e le urla diventano sempre più forti ora il corteo è vicino ci passa davanti e si allontana sfilando verso il tempio.
Riprendiamo la nostra strada ancora qualche mausoleo e poi ecco lnteramnia, l’ Urbe tra i due fiumi siamo a Porta Romana, entriamo nella capitale dei Petruzi ci attendono le terme ,donate alla citta’ da Quinto Poppaeus e Gaius Poppaeaus , per ristorare le stanche membra e poi qualche taverna nei dintorni del Teatro o dell’ Anfiteatro. Domani chiunque io sia riprendero’ forse il mio cammino verso Castrum Novum ,Giulianova , finalmente vedro’ l’Hadriaticum .
Ebbene tutto questo lo abbiamo vissuto in tanti come in un transfer Sabato 19 Luglio grazie alla collaborazione con la Soprintendenza delle Belle Arti de l’ Aquila e di Teramo e della bravissima Gilda alla quale vanno i nostri ringraziamenti e un arrivederci per un altro viaggio nel passato a presto.
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C’era una volta….. quando i contadini ,anzi i Cafoni ,come diceva il nostro conterraneo Ignazio Silone, tornavano a casa stanchi e spossati dal lavoro dei campi con il mulo e dovevano fare i conti con la grande fame e lo scarse risorse alimentari che avevano a disposizione , non era necessario imparare a leggere per saper cucinare e la preparazione dei cibi era appresa “provando e riprovando” col fare e mandando a memoria la successione degli ingredienti e l’immagine mentale dell’intero trasformazione degli ingredienti in pietanza appetibile. La cucina elaborata era per i giorni migliori e per le feste, normalmente il cibo della famiglia contadina era semplice , poco elaborato e variava secondo le stagioni con il variare dei ritmi di lavoro e dei prodotti a disposizione . Sabato sera al piano delle Stelle di Altavilla , vicino Montorio . sentiremo queste storie, le vedremo e degusteremo il sapore antico del cibo contadino. Degusteremo questi sapori nella notte sotto le stelle e la luna che i Cafoni scrutavano alla luce tremula delle lampade o della candele di sego chiedendosi nella loro ignoranza cosa fossero quegli strani oggetti, noi fortunati li vedremo più da vicino, come loro non avrebbero mai immaginato. I nostri amici astrofili ci mostreranno i loro strumenti , ci insegneranno a riconoscere gli astri e come gli antichi impareremo a orientarci e a navigare sotto il Cielo Stregato con lo sguardo alle stelle .
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Sulla locandina è riprodotto l’annullo filatelico speciale per la terza Marcia dei Tre Prati effettuata il 24.7.1977
Domenica 21 Luglio ripercorriamo insieme la storica Marcia dei Tre Prati con i suoi circa di 16 km che congiungono Prati di Tivo i Prati di Intermesoli, nel comune di Pietracamela a Prato Selva , nel comune di Fano Adriano lungo il versante nord-orientale del Gran Sasso d’Italia. Questa escursione ad alta valenza paesaggistica ci permette di entrare nel cuore nascosto del Parco Gran Sasso Laga facendoci vivere una giornata immersi nella sua straordinaria bellezza. Faremo un bagno nella natura tra distese di boschi, pascoli d’alta quota, cime rocciose ,ruscelli un bene che appartiene a tutti e del quale possiamo fruire perchè arrivato integro fino a noi ,ma proprio per questo da preservare , da custodire e da salvaguardare per le generazioni che verranno. Perchè il nostro obiettivo come amanti della montagna e Soci del CAI Teramo è quello di rinforzare il legame che unisce i teramani alla montagna più illustre ed imponente a cui appartengono, e dalla quale non possono prescindere come muto testimone della loro vita.Questa escursione sul tracciato della Marcia Storica è un omaggio e un augurio che nel 2025 a 50 anni dalla sua prima edizione venga riproposta una edizione commemorativa dal CAI , dalle Istituzioni, da Enti pubblici e privati, dagli Operatori turistici e dal Parco Gran Sasso come occasione per portare e avvicinare la gente d’Abruzzo alle montagne in maniera consapevole. Una edizione nel 2025 con lo scopo di ricordare gli ideatori della Marcia tra cui spicca Aldo Possenti, Presidente per anni del CAI Teramo, amante e conoscitore del Gran Sasso, e per celebrare anche la ricorrenza del trentesimo anno dalla data di istituzione dell‘Ente Parco Nazionzale del Gran Sasso e Monti della Laga . (Decreto del Presidente della Repubblica legge 5 Giugno 1995).
SCHEDA TECNICA MARCIA DEI TRE PRATI
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SABATO 20 LUGLIO 2024. Tramonto al Brancastello con il CAI Teramo.
Andare per monti di notte per recuperare un rapporto con la natura che sembra essersi perso nei nostri tempi moderni. Il buio, che piano piano, come i nostri passi, ci sommerge, ci riporta, lentamente, alla realtà della natura: libera e indifferente ai nostri pensieri, ma a cui, comunque, apparteniamo e che per questo ci regala gioie che la modernità, col suo correre continuo e le sue luci accecanti, ormai ci nega.
A farci apprezzare ulteriormente il fascino del buio, alcuni tra i massimi poeti dell’umanità ci accompagneranno con le emozioni che hanno provato osservando la luna.
Franco Di Michele
Serale al Brancastello 20_07_2024
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Un cammino puo’ essere in montagna , nella natura , sulle strade polverose, nel bosco ….sul mare ; Venerdi’ 19 Luglio faremo un cammino diverso, un cammino tra le testimonianze della via Sacra e nella memoria dei nostri antenati: saremo al Parco Archeologico di ponte Messato , località Madonna della Cona ,Teramo.
Questo appuntamento in compagnia della Dott.ssa Gilda Assenti, Funzionaria della Sovraintendenza dei Beni Culturali dell’Aquila e Teramo, è un viaggio nella nostra storia sulla diramazione della via Caecilia che arrivava a Interamnia e ai cui margini si sviluppava una necropoli , scoperta nel 1961, con una serie di mausolei monumentali databili intorno al I secolo a.C. e dove una ulteriore campagna di scavo nel 1982, in prossimità del torrente Messato, ha rimesso in luce una necropoli italica monumentale databile tra il IX e il VI secolo a.C. La sistemazione definitiva dell’area e la realizzazione del piccolo parco archeologico è stata effettuata poi nel 1997 a seguito di nuove indagini della Sovraintendenza su progetto del Comune di Teramo.
Venerdi’19 Luglio nel tardo pomeriggio saremo su questi luoghi : calpesteremo la terra madre dove i nostri avi venivano a deporre e a onorare i loro morti, qui piangevano le Manes (anime dei defunti) , qui passavano i cortei funebri con i flauti e le prefiche urlanti , qui forse banchettavano in onore dei loro estinti e Gilda ci racconterà le loro storie . Saremo in sintonia con le necropoli rinvenute fuori dalle città più grandi , sulle vie Consolari più famose (necropoli della via Appia , della via Ostiense..) insomma, saremo sulla Via Monumentale, la Via Sacra della nostra Città , la Via Sacra della antica Interamnia che raggiungeva poi le mura di Interamnia Praetutiorum a Porta Romana. A completare la via monumentale e a meravigliare il viandante che arrivava sulla via Caecilia dal lato sud-ovest (Villa Tordinia ) vi era poi uno scenografico Tempio, ritrovato nell’anno 2000 , costruito su un podio tra il II e il I secolo a.C. , dipinto di rosso pompeiano, ocra e azzurro con una importante scalinata a fare da ingresso e la parte esterna destinata a ospitare le cerimonie.
Lungo questo percorso, oltre il racconto e la storia dei luoghi, ospiteremo anche dei brevi momenti con letture di brani a memoria di quella che fu la grandezza delle genti che ci hanno preceduto.
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DOMENICA 14 Luglio 2024. Intersezionale CAI Poggio Bustone e CAI Teramo.
Sorpresa e meraviglia sono i termini più adatti a descrivere il Monte di Cambio e il percorso ideato per noi dagli amici della Sottosezione CAI Poggio Bustone di Rieti e da Giuseppe Albrizio (Presidente del Club 2000).
Posizionato nel Gruppo dei Monti Reatini, il Monte di Cambio dista poco meno di 8 km dal ben più noto Monte Terminillo dal quale però, con nostra grande sorpresa, si discosta anche per varietà di paesaggi e di panorami. Abbiamo infatti ammirato e goduto del fresco dei boschi, trovato Gigli di San Giovanni, posato le mani su storiche palestre di roccia, fotografato pinnacoli, praterie d’alta quota, Rifugi e sorgenti d’acqua fresca ma soprattutto riempito il cuore e la mente con una vista mozzafiato su tutti i maggiori massicci del centro Italia: Sibillini, Laga, Gran Sasso, Maiella, Sirente/Velino e naturalmente i Reatini.
Insomma, ancora una volta siamo tornati a casa un po’ più ricchi di prima e con la consapevolezza che la Montagna riserva sempre gradite sorprese.
Giorgio D’Egidio
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DOMENICA 14 LUGLIO 2024. INTERSEZIONALE CAI RIETI E CAI TERAMO AL MONTE DI CAMBIO(2081mslm).
Intersezionale con il CAI Rieti sul Monte di Cambio (2081 mslm) nello splendido massiccio dei Monti Reatini.
Giuseppe Albrizio, noto autore di guide escursionistiche, presidente e cofondatore del Club 2000m, insieme agli altri accompagnatori, ci guideranno dal Rifugio Sebastiani fino alla seconda vetta del massiccio: il Monte di Cambio. Escursione impegnativa di 18 km e ben 1100 mt di dislivello con i quali attraverseremo la Sella Jacci, il Buco del Merlo ed il Colle delle Pozze fino alla panoramica vetta dalla quale potremo ammirare il Gran Sasso, il Monte Terminillo e i Monti della Laga.
Termine ultimo per le iscrizioni: VENERDI’ 12 LUGLIO 2024 ore 21,00.
Rimettiamo dunque la sveglia e facciamo un’ottima colazione. Partenza dalla Sezione di Teramo alle 5,30 e…mi raccomando, leggete bene Locandina e Scheda Tecnica.
Giorgio D’Egidio – 3475206748 – giodegidio@gmail.com
LOCANDINA M.TE DI CAMBIO 14 LUGLIO
SCHEDA TECNICA MONTE DI CAMBIO 24′
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DOMENICA 7 LUGLIO. Intersezionale CAI “Vallelonga” – Coppo dell’Orso e CAI Teramo.
Giornata emozionante quella di domenica 07 Luglio 2024 in compagnia degli amici della Sezione CAI di “Vallelonga” – Coppo dell’ Orso. Raffaele, Giovanni e gli altri compagni di avventura, infatti, ci hanno guidato attraverso il silenzioso bosco della Valle Franchitta e la celeberrima Cresta Rossa, un filo panoramico fino alla ventilata vetta del Monte Argatone (2148 mslm), il punto più alto della giornata.
In cima, giusto il tempo per uno spuntino e qualche foto, prima di volare giù per cercare, inutilmente, di evitare una leggera quanto persistente pioggia estiva che ha reso malagevole e direi quasi eroica la discesa finale.
Di tutt’altro tenore il terzo tempo a Scanno e Vallelonga dove le sorprese non sono mancate…a tavola come per le vie del paese.
Giorgio D’Egidio
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DEL CAI TERAMO E DEL CAI ARSITA
Nel tardo pomeriggio di Sabato 6 Luglio, quando il Sole assume il colorito più dolce e il giorno sta per svanire una lunga fila colorata di persone: donne, uomini, ragazzi, giovani e vecchi ha iniziato a salire sul sentiero che porta al Camicia e che con una deviazione si allunga al Tremoggia. Hanno lasciato in basso il caos , il rumore , gli accampamenti e il fumo delle fornacelle asservite ai noti ristori di Campo Imperatore, sfida a un turismo montano sostenibile . Ebbene dopo la foto di rito ecco siamo già in quota il CAI di Teramo e di Arsita a goderci insieme questa nuova esperienza. Si sale lenti e parlando sottovoce , ammirando la luce diversa della roccia , dei pinnacoli e degli spigoli con il Camicia a guardia della nostra ascesa in una atmosfera sospesa nell’attesa del cambiamento. Si guarda in basso verso la Piana tutto diventa aereo, stiamo salendo verament,e il caos è lontano ci siamo solo noi , ecco alzi la testa e lì alla luce di un il cielo che si spegne mollemente e senza lampi appaiono i camosci sulle creste ,tanti ,curiosi e vicini a sorvegliare le loro balze e a curiosare.
Ci guardano, ci accettano e scompaiono nei loro giacigli notturni possiamo continuare sulla nostra via , siamo in armonia con con la natura ci hanno accettato. E’ arrivata l’ora di accendere le frontali ,ora siamo al buio. si acuiscono i sensi aumenta l’attenzione e diminuisce la salita, siamo sul lungo traverso che ci porterà sulla Croce buia del Tremoggia . Si alza il vento pungente, vento di quota, nervoso e freddo che non offre vie di fuga sulla cengia del nostro nostro cammino. Le lucine in basso, della Val Fino. della Val Pescara,Arsita . Penne .., Bisenti , i tanti paesi a oriente sulla costa e gli scorci dei pochi paesi che incombono su Campo Imperatore Castel del Monte , Santo Stefano … Calascio distraggono dal vento e ci accompagnano alla Croce. Siamo tutti in vetta , possiamo brindare e ristoraci, non si sente più il vento forse… c’è ancora, non importa siamo qui a goderci il buio, la notte nella sua forma e colore più vero in un sereno splendore di stelle senza Luna , insieme e in amicizia come fa la gente di montagna.
E’ arrivato il tempo di scendere, la lunga fila di lucine si riallinea e stempera di lampi la notte e come sul finestrino di un aereo che plana i lumi di terra diventano più definiti, alcuni scompaiono e poi quasi tutti, fino a che rimangono solo alcune scintille sempre più vicine a fare da faro in basso sulla piana.
C’è ancora un ultima erta discesa e siamo a Fonte Vetica . Finalmente siamo arrivati può iniziare la festa. Inostri sensi oramai abituati alla notte e alla percezione nel buio si rilassano : arrivano la fame , la sete si sentono i bisogni corporali. Si mangia e si beve ci sono le uova con i peperoni ,la birra e qualche bicchiere di vino (ci vuole proprio) , siamo stati bene. Siamo stati ospiti dei camosci custodi delle creste , abbiamo avuto il tempo del tramonto e del buio, il tempo della ascesa e della fatica, il tempo del vento e delle luci, il tempo della discesa e ora abbiamo il tempo dei bisogni corporali…sic . In questa notte il tempo si è allungato e si è ristretto secondo la nostra percezione , ma di una cosa siamo tutti sicuri :è stato un tempo leggero trascorso insieme con amicizia e camminando nella notte in sicurezza .
Un ringraziamento per la partecipazione e per averci dedicato il loro tempo va a tutti Soci del CAI di Teramo e del CAI di Arsita, in particolare a quest’ultimo, va un ulteriore ringraziamento per l’organizzazione e la convivialità .
E’ stato bellissimo e ci rivedremo sicuramente presto per trascorrere dell’altro tempo insieme.
Testo G.U. Foto Alessia Tirabovi; Scaloni Elisabetta; Simone Angiolelli
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DOMENICA 14 LUGLIO 2024. ANELLO del CORNO PICCOLO – Via Ferrata VENTRICINI
ESCURSIONE PER SOLI SOCI CAI CON NUMERO MASSIMO DI 8 PARTECIPANTI
(selezione in funzione dell’ordine di prenotazione)
L’itinerario parte dalla stazione a monte della cabinovia di Prati di Tivo presso “la Madonnina”.
Il primo tratto del sentiero è facile e panoramico, costeggiando la base del versante nord del Corno Piccolo, offrendo splendide viste sulla vallata sottostante.
Si giunge quindi all’imbocco della via ferrata P.P. Ventricini. Questa via ferrata è una delle più belle del comprensorio, con passaggi esposti e pareti verticali.
Arrivati al termine della ferrata saliremo fino alla Sella dei due Corni dove percorrendo il sentiero che riscende al Rifugio Franchetti torneremo al punto di partenza: la stazione a monte dell’impianto a fune presso “la Madonnina”. Si tratta di un’escursione dalle intense emozioni in ambienti maestosi ma allo stesso tempo impervi e severi. L’itinerario è sicuramente interessante e mai difficile. Adatto a chi non ha ancora maturato molta esperienza in vie ferrate complesse.
L’itinerario è un’esperienza indimenticabile per gli amanti dell’escursionismo e delle vie ferrate. Il percorso è impegnativo, ma offre panorami mozzafiato e la possibilità di immergersi nella natura selvaggia del Gran Sasso.
L’itinerario è adatto solo ad escursionisti esperti e ben allenati. (Grado di difficoltà – EEA)
È indispensabile essere attrezzati con casco, imbracatura, dissipatore di energia, scarponi da trekking e abbigliamento adeguato.
PER TUTTE LE INFORMAZIONE LEGGERE ATTENTAMENTE LA SCHEDA E/O CONSULTARE GLI ACCOMPAGNATORI.
Antonio Di Donato
SCHEDA – FERRATA – 14_07_2024
LOCANDINA – FERRATA – 14_07_2024
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MARCO RANALLI Istruttore Sezionale Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Nestore Nanni” del CAI L’Aquila.
Grande soddisfazione per la nostra Sezione e per il nostro socio Marco Ranalli, da poco nominato
Istruttore Sezionale di Alpinismo e Scialpinismo della Scuola “Nestore Nanni” del CAI L’ Aquila, al termine di un percorso formativo INTENSO.
A Marco dunque congratulazioni e sinceri auguri di una lunga carriera RICCA DI SODDISFAZIONI E SUCCESSI.
Giorgio D’Egidio
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Dopo aver appreso alcune nozioni di orientamento, il gruppo è partito per un’escursione ad anello nel bosco attorno al borgo di Casagreca; successivamente si è fatto ritorno presso il CEA del WWF di Cortino, dove i bambini hanno partecipato a un laboratorio a cura dell’Unione Astrofili Teramo (UAT), nel quale hanno ricreato e le costellazioni che poi hanno potuto osservare nel cielo notturno.
Non sono mancate neppure le stelle cadenti, che hanno reso l’esperienza ancora più magica ed emozionante. 🌠🌠🌠
Il CAI Family Teramo ringrazia il WWF Teramo per averci ospitato, UAT Unione Astrofili Teramo per la professionalità e competenza con le quali ci hanno illustrato la volta celeste, e tutte le famiglie che hanno partecipato all’ evento. 🙏💖🥰
Foto di Dino Di Leonardo
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GIOVEDI’ 11 LUGLIO
ANDIAMO A VEDERE I CAMOSCI SUL MONTE BOVE
Questa escursione è un vero concentrato di tutto quello che ti fa amare la montagna dove saremo ben ripagati dalla fatica con i fantastici panorami godibili dal Monte Bove: arrivati oltre quota 2.000 m, avremo di fronte a noi tutta la catena dei Sibillini! un panorama unico dai 2169 metri del Monte Bove Sud che abbraccia tutti i 2000 della catena, dal Vettore al Monte Rotondo. Ci troveremo a percorrere uno dei sentieri più suggestivi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, lungo questo percorso, oltre al camoscio appenninico, reintrodotto nel 2008 . con un po’ di fortuna, sarà possibile osservare molti altri animali selvatici come ad esempio il cervo e l’aquila reale. A fronte di ciò anche per ridurre il disturbo causato ai camosci, il Parco Nazionale dei Sibillini ha introdotto nel 2009 dei divieti di accesso stagionali ai vari settori del massiccio. Purtroppo il fascino e la bellezza di questa zona dei Sibillini viene però offuscato e ridotto dalla presenza di una funivia, chiusa senza mai essere stata utilizzata, che sale dalle piste da sci del Cornaccione alla vetta del Monte Bove Sud; cavi, piloni ed edifici, in abbandono da decenni, che sono anche un serio pericolo per chi si avvicina e che rimarranno forse ancora li per tanti anni a testimonianza di quanto danno l’uomo può provocare all’ambiente.
LOCANDINA Andiamo a vedere i camosci sul MonteBove
SC TECNICA Andiamo a vedere i camosci sul MonteBove
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Quando arriva il tramonto ,e sei sulle cime, mentre il sole scompare , le montagne cambiano colore per la nostra viva suggestione ma l’inquietudine della notte monta :man mano che diminuisce la luce e aumenta il buio andiamo inconsciamente con lo sguardo alla ricerca della luna e delle stelle che ci illuminino il cammino . Pian piano che arriva il buio si attivano altri sensi o se vogliamo aumenta la sensibilità di quelli che abbiamo: si acuiscono la vista . l’udito ,il tatto, l’olfatto . Un cammino notturno ci riporta indietro nel tempo, alle paure dell’inconscio , quando i nostri antenati guardinghi e sospettosi si aggiravano nella notte sui monti con colori e profili sfumati, attenti al grufolare degli animali notturni o forse al fruscio delle foglie più scure . Si, si ,camminare sotto le stelle , ammirare le costellazioni in tutto il loro splendore. assaporare la sinfonia magica dei suoni della natura di notte si tutto questo è bello, molto bello ma il camminare di notte in montagna ti insegna a superare la paura ancestrale del buio e dell’ignoto, camminare in ambienti che di notte sembrano ostili è una sfida con noi stessi , ancor di più se con la sola profondità delle stelle senza Luna, una esperienza gratificante bellissima che ci mette alla prova per superare i nostri limiti personali.
SCHEDA TECNICA NOTTURNA MONTE TREMOGGIA,
LOCANDINA NOTTURNA MONTE TREMOGGIA
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In questo weekend ricco di eventi, ancora un appuntamento con gli amici della Sezione CAI “Vallelonga – Coppo dell’Orso”. Questa volta protagonista sarà il Monte Argatone e le vette circostanti il Lago di Scanno con i suoi panorami mozzafiato.
Vi aspettiamo numerosi e…mi raccomando, leggete bene la Scheda Tecnica allegata.
Giorgio D’Egidio
Locandina Monte Argatone
18 – SCHEDA TECNICA intersezionale m.te Argatone
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LE CRESTE E I FIORI SULLA LAGA CON IL CAI SENIORES TERAMO
Sul filo di cresta quando ci si muove sul filo di cresta tra due versanti esiste la possibilità di dover scegliere in quale direzione guardare tra la terra e il cielo e, dopo aver raggiunto la cresta, lo spazio non ti basta mai cammini sulla traccia con passo leggero pensando a quale cresta si somigli , cerchi delle similitudini pensi alle creste percorse vicine e lontane e a cosa c’è laggiù. Perché laggiù è la parola che si associa di più alle creste: che paese è quello laggiù. là in basso ma anche così lontano , che montagna è quella laggiù, che lago è quello laggiù, che strada è quella laggiù….e il sentiero laggiù?
Si parte, si sale sul Gorzano, si sale in cima dove l’aria è più fresca, si sale al e verso il Sole, sugli scivoli e sui gradoni di arenaria, sui pratoni in quota e le piante di mirtillo che puntuali come ogni anno fra qualche settimana matureranno e raccoglieremo, sul verde ricco di fiori multicolori e di sassifraghe . E poi ecco la targa 2458 m, siamo in cima al Gigante di arenaria, ora ci aspetta la discesa in cresta fin sotto il vado, beandosi ancora gli occhi tra le macchie colorate delle fioriture spontanee, per risalire poi al Monte Spaccato 2283 m , da ora si naviga a vista verso il Pelone 2259 m.
Lontano gli altri Monti della Laga sono sul filo di cresta, fino a dove il nostro sguardo può arrivare . questa è l’ultima vetta di oggi è arrivato il momento di scendere puntando verso il Rifugio della Fiumata, ricco di orapi , Guardiano delle sorgenti del Fiume Tordino. Un po’ di riposo, ancora qualche scivolo di arenaria ci siamo , siamo al punto di partenza con gli occhi sazi di luce ,colori, cime e nuove creste da ricordare e da paragonare a quelle che verranno. Testo G.U.- Foto Fabrizio San Lorenzo . Sylvie Lebrun. Elisabetta Scaloni.
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LEGGI IL PROGRAMMA E LA SCHEDA TECNICA AL LINK SOTTOSTANTE 👇
https://drive.google.com/file/d/1LhjKgoHOYTF9wJrFZ7Phcx1aiAFf31kK/view?usp=drivesdk
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Ancora una giornata con i nostri ragazzi della S.O.S.E.C. Teramo e con il Sentiero Italia. Dopo aver tifato per i nostri colori nel campionato europeo di calcio, Dino e la sua squadra di volontari, ci aspettano tutti per terminare i lavori di ripristino della segnaletica orizzontale sulla bellissima tappa P16N Padula – Ceppo.
Non abbiate paura però: a differenza di quello della nostra nazionale, il cammino della S.O.S.E.C. Teramo sarà tutto in discesa. Si partirà infatti dal Ceppo per scendere verso il bellissimo borgo di Padula percorrendo così la tappa al contrario rendendola certamente per tutti più leggera e godibile. Mi raccomando però, leggete bene la Scheda Tecnica allegata.
Non resta dunque che ricordarvi di contattare al più presto gli Accompagnatori nella speranza che siate numerosi augurando a tutti BUON DIVERTIMENTO.
Giorgio D’Egidio
Manutenzione Sentiero Italia Tappa S.I. P16 N Padula – Ceppo
S.O.S.E.C. 30 GIUGNO 2024
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Ma chi era Caligine .. una divinità prigenia degli antica mitologia greca scarsamente rappresentata e nominata .
Giovedi’ 20 Giugno sui monti Ernici abbiamo incontrato Caligine, non la DEA di persona , ma alitato ,spirato e testimoniato la sua cappa persistente . Con la Caligine l’atmosfera si satura di umidità e il caldosi attacca addosso creando una patina di sudore e di quelle finissime particelle di cui Caligine è ricca ( dimensione del particolato da 2.5 fino a 10µ) , sogni oasi, fontane e ruscelli con acqua fresca dove bagnarti e bicchieri trasudanti di goccioline pieni di bevande colorate. Abbiamo camminato così per un tempo lungo quale queste prime giornate dell’Estate, prima salendo nel bosco e poi su tutte le cime una dietro l’altra inanellandole con il sottile filo delle creste ammirando all’orizzonte i profili di monti lontani avvolti dalla DEA come fossero ombre cinesi. Abbiamo camminato, salendo e scendendo, con la fatica che aumentava ad ogni passo senza preseze umane solo paesi sbiaditi all’orizzonte in un mondo senza tempo, in un universo sospeso di oggi , mille , diecimila anni fa come su una pista di montagne russe prima sul Monte Ginepro, proseguendo per monte Cappello e poi giù verso monte Brecciao e di nuovo su verso Monte Passeggio, Monte Fragara e a seguire come onde monte Pratillo e Pizzo Deta.
E dopo l’ ultima cima, ecco la discesa, prima per sentiero scosceso poi per bellissime vallette con bosco ombroso e verdi prati ,infine miraggio sognato e fattosi realtà la fonte ristoratrice. Ce l’abbiamo fatta è ora di tornare a casa verso l’autostrada senza creste e senza prati verdi ma con l’ultimo spettacolo che ci ha voluto regalare Caligine il Sole bianco lattescente che tramonta all’orizzonte avvolto dal velo della DEA.
(TESTO G.U. -FOTO MARIO LUPINI ,GIACINTO URBANI, FABRIZIO SAN LORENZO)
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Tempo bello, sollegiato, ma fresco e ventoso e un gruppo di 30 persone stupende dal CAI Teramo, CAI Antrodoco, CAI Rieti, CAI Ascoli Piceno, CAI L’Aquila, CAI Roma e … probabilmente mi dimentico una sezione… (?). Percorso non troppo lungo per un gruppo di 30 persone (originalmente pianificato un po’ più lungo), ma giusto per rientrare alle 17 al Campo Imperatore.
Chi vuole scaricarsi la traccia: traccia in GPX – traccia in KMZ
La più grande parte delle foto sono fatte dal nostro socio Arnaldo Pilotti.
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SULLE TRACCE DELL ‘ ORSO E DELL’ ANTICO POPOLO DEGLI ERNICI
Confine naturale tra le regioni Lazio ed Abruzzo, la catena montuosa dei Monti Ernici va dagli altipiani di Arcinazzo (altezza media m s.l.m.850) al monte Passeggio (m s.l.m.2064). la catena si estende in direzione Ovest-Nord/Ovest – Est-Sud/Est ed è delimitata a Nord dalla valle del f. Aniene, ad Est dalla valle del f. Liri, a Sud ed a Ovest dalla valle del f. Sacco. La configurazione attuale è il risultato dell’evoluzione che ha interessato la zona per centinaia di milioni di anni e che ha lasciato nelle sue rocce testimonianze attraverso le quali si può leggere tutta la loro storia.
Questi monti rappresentano con i territori circostanti il sunto delle ere geologiche: tra l’alternarsi di mare e terre emerse, vulcani e caverne sotterranee , erosioni, solchi e valli ; inoltre gli Ernici sono testimoni della presenza di specie animali scomparse e che li abitarono , il rinoceronte e l’ippopotamo, grossi felini leoni e tigri, e di quelli che sono rimasti lupi e volpi, aquile e piccoli animali che ancora incontriamo.
Sono inoltre, con il Fiume Cosa che più di ogni altro ha influenzato la storia degli antichi Ernici, testimonianza delle tracce dei nostri più antichi progenitori siano essi cacciatori che seguivano gli erbivori nella loro ricerca di pascoli o pastori che, per lo stesso motivo, guidavano greggi ed armenti: luoghi di passaggio obbligato con le loro valli per transumanze dal bacino del Fucino alla valle del Tevere, attraverso le valli del Cosa e dell’Aniene e per le transumanze dal bacino del Fucino , dalla valle Roveto e dagli alti pascoli degli Ernici alle Paludi Pontine, attraverso la valle del Cosa fino alla valle del Sacco….
E ci sarebbe ancora tanto da raccontare…
LOCANDINA MONTI ERNICI
SCHEDA TECNICA MONTI ERNICI – Copia
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Un’affascinante escursione intersezionale organizzata dal CAI di Teramo e dal CAI di Napoli – Sottosezione di Roccarainola che vi porterà alla scoperta di due cime iconiche del Gran Sasso: il Monte Camicia (2564 m) e il Monte Tremoggia (2453 m). Il percorso, con partenza da Fonte Vetica nell’altopiano di Campo Imperatore, si snoda tra panorami mozzafiato, regalando scorci indimenticabili sulla catena montuosa e sulla vastità del territorio circostante regalandoci un’esperienza emozionale e visiva unica.
Partiremo dal parcheggio nei pressi del rifugio di Fonte Vetica (1610 m), con il sentiero 252 prenderemo quota rapidamente fino a raggiungere la Sella di Fonte Fredda (1994 m).
Da qui lo sguardo potrà spaziare verso il mare Adriatico e le vette circostanti! Con il S. 254 saliremo in direzione nordovest lungo la cresta fino alla vetta del Monte Tremoggia (2350 m), per poi ridiscendere all’omonima sella (2331 m), da cui si riprende la cresta nel punto in cui il versante nord precipita per 1200 m verso valle, luogo ove si sono scritte pagine di storia dell’alpinismo! Una risalita per ripidi ghiaioni (S. 253) ci condurrà sulla vetta del M. Camicia (2564 m), la massima elevazione del leggendario Sentiero del Centenario, con mirabile affaccio su tutta la lunga cresta del versante orientale e sul Corno Grande!
Degno di nota il fatto che il nome del monte deriva dall’antica locuzione dialettale “Lu mont de li camiccie”, ovvero il monte dei camosci.
Da qui, e durante la discesa per il Vallone di Vradda, avremo la possibilità di poter avvistare il camoscio appenninico (o camoscio d’Abruzzo – Rupicapra pyrenaica ornata). Si tratta di animali piuttosto schivi, che vivono isolati (i maschi) od in gruppi con i piccoli (le femmine). Saltano con apparente noncuranza attraverso burroni e crepacci profondissimi per trovare il cibo lungo le lastre rocciose semi-verticali. Animali molto diffidenti, ma messisi a distanza di sicurezza si fermano e si girano spinti dalla curiosità, anche dalla presenza dell’uomo, ed in questi momenti si possono ammirare in tutto il loro splendore.
Sempre percorrendo il sentiero 253 perderemo quota gustando scorci panoramici fino a raggiungere il punto di partenza, completando un anello di indubbio fascino!
Con un po’ di preparazione e spirito di avventura, questa escursione vi regalerà un’esperienza unica tra le bellezze del Gran Sasso!
Antonio Di Donato
SCHEDA – MONTE CAMICIA – 23_06_2024
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TERAMO – Il Club Alpino Italiano di Teramo, Sezione “Gran Sasso d’Italia”, celebra quest’anno il suo 110º anniversario dalla fondazione con una serie di eventi che uniranno la bellezza delle montagne alla magia delle stelle. Si tratta di un programma ricco di iniziative pensate per tutti, dai più piccoli agli appassionati di astronomia e tradizioni locali.
Il primo appuntamento è fissato per sabato 15 giugno alle ore 20:30 presso l’Osservatorio Vincenzo Cerulli. Gli esperti guideranno i presenti in una serata di osservazione astronomica offrendo un’opportunità unica per ammirare le stelle attraverso i potenti telescopi dell’osservatorio.
Il 6 luglio, il CEA di Cortino ospiterà l’evento “I bambini osservano le stelle”. Questo appuntamento, realizzato in collaborazione con il WWF e l’Unione Astrofili Teramo, permetterà ai più piccoli di esplorare il cielo notturno e imparare divertendosi.
Il 20 luglio i Monti del Parco Nazionale Gran Sasso Laga faranno da sfondo all’iniziativa “In cammino con la poesia sotto le stelle”, un’escursione serale arricchita da letture poetiche, in collaborazione con gli astrofili di Piano delle Stelle Monti della Laga e dell’Osservatorio Astronomico Coma.
Il 27 luglio, in località Altavilla (Montorio al Vomano), ci sarà “La cucina di una volta sotto le stelle”. In collaborazione con l’associazione Spazi Ritrovati Alto Tordino A.P.S e gli Astrofili del Piano delle Stelle Monti della Laga, questo evento offrirà un viaggio nei sapori antichi della tradizione locale, in un’atmosfera suggestiva sotto il cielo stellato.
Il 10 agosto, in località Piano Roseto, musica e astronomia si incontreranno in “Musica vicino alle stelle”. Organizzato in collaborazione con il Conservatorio Gaetano Braga e gli Astrofili dell’Osservatorio Astronomico COMA, l’evento promette una serata indimenticabile di melodie e osservazione celeste.
A settembre sono previste due ulteriori serate di osservazione astronomica presso l’Osservatorio Vincenzo Cerulli e un’altra occasione per gustare “La cucina di una volta sotto le stelle” a Montorio al Vomano, in collaborazione con gli stessi partner.
«Da tempo la nostra sezione lavora instancabilmente per promuovere l’amore per la montagna e per preservare il patrimonio naturale del nostro territorio», afferma il presidente del CAI Teramo, Giorgio D’Egidio. «La montagna e il cielo ci hanno sempre insegnato a guardare oltre, a sognare, e questi eventi, che celebrano i 110 anni di storia del CAI Teramo, sono un modo per condividere questi valori con tutta la comunità. Invito tutti a partecipare e a celebrare insieme questo traguardo, che, con l’occasione di festeggiare un importante anniversario, rende omaggio alla bellezza e alla maestosità della natura che ci circonda».
Il programma potrebbe subire variazioni di orario e località a causa di eventi meteo avversi o per motivi logistici. Pertanto fare sempre riferimento alle specifiche locandine e per maggiori info, è possibile contattare il CAI Teramo – Sezione “Gran Sasso d’Italia” al seguenti recapiti: segreteria@caiteramo.it oppure al 348 7031 993.
https://tinyurl.com/mhxktrn9
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Sabato 15 Giugno inizia la serie di eventi sotto le stelle, con le stelle e tra le stelle in programma per i 110 anni dalla fondazione della Sezione CAI Teramo “Gran Sasso d’Italia”. Saremo all’ Osservatorio Astronomico d’Abruzzo sito sulla collina di Collurania. L’Osservatorio e’ uno degli osservatori astronomici pubblici italiani afferenti all’INAF(Istituto Nazionale di Astrofisica) , esso riunisce lo storico Osservatorio Vincenzo Cerulli con la stazione Osservativa di Campo Imperatore e costituisce una eccellenza scientifica della nostra città. I suoi ricercatori ci condurranno in un tour nel Museo storico, nel Laboratorio multimediale e poi se il meteo lo permetterà ci guideranno alla osservazione degli oggetti celesti navigando tra le stelle. Rivivremo la storia della astronomia, antica quanto l’origine dell’uomo, passando con un balzo dallo storico telescopio di Vincenzo Cerulli (nel 2016 la cupola visibile dalla citta’ e’ stata sottoposta a un completo restauro) ai sofisticati sistemi, fatti di reti informatiche interconnesse con dati che afferiscono da tutti i continenti, per lo studio dello Spazio profondo. Sara’ una serata emozionante, magica, da ricordare che come un transfer ci portera’ dalle tre dimensioni dello spazio (lunghezza, larghezza, profondità) alla quarta dimensione dell’universo : il tempo.
Il tempo che è passato anche dalla nostra fondazione.
E allora …. Dopo l’Universo, le Stelle e le Galassie quale augurio di buon cammino alla nostra Sezione per i suoi 110 anni se non la celebre frase di Guerre Stellari ……… Che la Forza sia con te…..
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Domenica 16 giugno le sezioni Teramo e Antrodoco del Club Alpino Italiano propongono un’escursione di 7 ore in ambiente selvaggia di alta montagna, su sentieri, su roccia, pendii erbosi e una cresta affilata. Seguiamo la cresta occidentale del Gran Sasso, da Campo Imperatore alla Cima Malecoste, passando per la Portella, il Pizzo Cefalone e la Cima Giovanni Paolo II. Al ritorno scendiamo nelle vallate del Venacquaro e del Campo Pericoli, passando per la Sella dei Grilli e la Sella Cefalone, per tornare sul sentiero della Portella a Campo Imperatore.
Dislivello in salita: +1330 metri, Dislivello in discesa: -1330 metri, Lunghezza: 16km
Durata: 7 ore Difficoltà: EE
Attrezzatura necessaria
Scarponi buoni, bastoncini, zaino giornaliero, acqua per la giornata, crema da sole, vestiti a più strati per la stagione estiva, capello da sole, giacca impermeabile, crema da sole, e, per chi vuole, un ricambio.
Partenza in macchina da Teramo, sede CAI, via Cona: ore 06:45
Incontro Uscita A24 San Gabriele-Colledara: 7:10 – ripartenza da San Gabriele-Colledara: 07:25
Incontro Uscita A24 Assergi: ore 7:45 – ripartenza da Assergi: 08:00
Punto di partenza dell’Escursione: Piazzale del Campo Imperatore, 67100 L’Aquila (collegamento google maps)
Adesione
E’ possibile aderire per soci CAI, PRIMA di venerdì 14 giugno 2024, ore 23:00 :
– chiamando con whatsapp, o mandando una email o un messaggio whatsapp all’ accompagnatore:
> Niels van Bemmelen, niels.van.bemmelen@gmail.com, whatsapp 3495075867, fisso 0861 1855995 oppure
– mandando una email alla segreteria della sezione Teramo del CAI, segreteria@caiteramo.it
Per più informazioni sul percorso, sulla preparazione e l’organizzazione, vedi la scheda tecnica: Scheda Tecnica Cima Malecoste da Campo Imperatore 20240610
Mappa del percorso
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La montagna ti seduce , ti ammalia ma bisogna lasciarsi conquistare senza opporre resistenza , senza pensare alla fatica che si fa come se questa fosse il naturale tributo che si paga a un amore corrisposto ma che ha bisogno di essere alimentato con il gioiello della passione di chi la sale e la scende. Il cammino ci ha portato dal cuore della montagna all’esterno verso la luce; dalle Gole verso il sole delle Creste . dagli anfratti scivolosi bui e stretti con la testimonianza delle alte e selvagge pareti all’altezza vertiginosa delle creste che si è annunciata già all’uscita in val D ‘Arano con un respiro che sapeva di profumi di erbe selvatiche , di coloratissimi fiori e silenzi violati da campanacci lontani.
Dipoi dalla valle salita, ancora salita con il cambiare costante dei paesaggi: dai boschi che costeggiano la Valle e le alte vette che la racchiudono , sino alla Croce, punto panoramico della cima del monte Etra. Per arrivarci siamo andati piano piano, ascoltando la voce del cuore che accellerava distratta al mutare costante dei paesaggi, dai faggi e noccioli del bosco, fino alle praterie su in quota e … finita l’ascesa abbiamo camminato tra i due versanti completamente scoperti , a picco sulla piana del Fucino fino alla vetta
E dopo la salita giu’ verso il basso ,verso il vuoto che attira e attrae quasi a perdere il controllo di te stesso, tanto da pensar di poter emulare il parapendio avvistato o il grifone che volteggiava sulle nostre teste a sfruttare le correnti ascenzionali per salire ancora più in alto e atterrare poi leggeri.
Alla fine siamo tornati nelle Gole per chiudere l’anello nel cuore di queste montagne che ci hanno ospitato, un po’ stanchi, ma con una condizione di benessere dentro perchè giornate impegnative nella natura come queste ti lasciano dentro le vere e proprie esperienze durevoli capaci di arricchire la vita. (Testo G.U.-Foto di tutti)
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16 giugno 2024
Parco Regionale Sirente – Velino
LA MONTAGNA SI TINGE DI ROSA è un imperdibile appuntamento in Montagna che con grande sensibilità la Commissione Regionale Tutela Ambiente Montano (TAM) del CAI Abruzzo ha istituito già da alcuni anni.
Alejandra Meda Presidente della Commissione Abruzzo Tutela Ambiente Montano comunica che “La montagna si tinge di rosa” è dedicata al rapporto tra donna e montagna, svelata nelle forme diverse. L’edizione 2024, la sesta, è programmata all’interno del Parco Regionale Sirente – Velino ed ha come obiettivo quello di far conoscere le professioni delle donne ed il loro rapporto con la montagna.
Le donne ci sono e sono importanti. La giornata CAI nel Parco si snoda come continuo racconto che aiuta a dare visibilità alla preziosa opera delle donne, mentre vivono e frequentano la montagna.
C’è attenzione a luoghi, vicende e storie. Le passate edizioni, che hanno riscosso notevole successo e sono state molto partecipate, si sono svolte nel Parco Nazionale del Gran Sasso, nel Parco Nazionale della Maiella e nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
La data stabilita è domenica 16 Giugno.
Incontreremo le figure femminili legate alle professioni all’interno del Parco che racconteranno la presenza della donna sulla montagna: il lavoro, la cultura e la tradizione.
Con noi in escursione Francesca Camilla D’Amico, suadente narratrice con il suo zaino di “montagne di racconti”.
L’evento di domenica 16 giugno, aperto a tutti, si considera aggiornamento per i soci CAI titolati TAM.
Per motivi organizzativi la partecipazione va comunicata alla sezione di appartenenza ed alla mail tam@caiabruzzo.it entro il 14 giugno 2024.
Ritrovo a Campo Felice, alle 9:00, Albergo Aladino
Escursione al Rifugio Sebastiani (Colletto di Pezza) 2102 m – dislivello 560 m – distanza 12 km
Tempo di percorrenza andata 2.30 h, ritorno 2 h – difficoltà E (escursionistica) – pranzo al sacco
(filidido)
—
Filippo Di Donato
Coordinatore Gruppo di lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette” – areeprotette@cai.it
Componente Gruppo di lavoro “Sentiero Italia Cai”
Telefono – email: 3397459870 – filippodidonato50@gmail.com
Giornalista ambientale, www.filippodidonato.it
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Dopo una preliminare lezione in Istituto infatti, i ragazzi si sono cimentati nell’uso dei più comuni attrezzi e tecniche di manutenzione ordinaria, riportando alla luce un tratto significativo dell’antico sentiero Pietracamela – Forchetta di Cima Alta.
Nell’ Aula magna dell’Istituto la Dirigente scolastica, Professoressa Caterina Provvisiero, ha sottolineato l’importanza del Progetto e della sinergia con il nostro sodalizio che ci auguriamo possa continuare anche in futuro. Un ringraziamento particolare anche a tutte le Professoresse che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto ma soprattutto ai meravigliosi ragazzi che hanno partecipato con grande entusiasmo producendo poi, al termine dei lavori, dei report audio-video molto originali.
Giorgio D’Egidio
Presidente CAI Teramo
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CON IL CAI SENIORES IN VOLO SULLE GOLE DI CELANO
UN GIORNO ALLA INDIANA JONES
SCHEDA TECNICA ANELLO MONTE ETRA DALLE GOLE DI CELANO
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Domenica 9 Giugno, insieme alla Federparchi , il CAI Teramo partecipa alla manifestazione con una serie di eventi a tema unendo in un unico filo conduttore l’ambiente marino e l’ambiente montano, l’obiettivo è di promuovere l’escursionismo , la cultura naturalistica e incrementare la conoscenza e il rispetto delle buone pratiche all’interno delle aree protette . L’appuntamento è rivolto a ogni turista, visitatore, escursionista o alpinista, che abbia voglia di muoversi da osservatore o protagonista,
Il programma Sezionale prevede un intenso fine settimana con una serie di eventi a cui invitiamo a partecipare ecco il programma :
Venerdi 7 Giugno, presso la Sede Sociale ore 20.30: incontro con Marco Borgatti e le Guide della Riserva del Borsacchio nel quale si parlerà della situazione legislativa della Riserva alla luce delle note vicende Regionali che ne hanno indicato il ridimensionamento, del consumo di suolo e di alcuni aspetti peculiari dell’habitat della Riserva.
Sabato 8 Giugno escursione in ambiente marino: cammineremo con le Guide del Borsacchio nel cuore della Riserva osservando insieme gli habitat , le dune , le rare specie animali e vegetali , percorrendo prima il tratto marino e salendo sulle colline per poi tornare verso il mare godendo del paesaggio, del profumo, dell’ aria e dei colori della biodiversità. La camminata terminerà con un picnic e una degustazione dei vini nella bellissima Cantina storica Mazzarosa Devincenzi .
Domenica 9 Giugno escursione in ambiente montano: cammineremo con il CAI e faremo conoscenza dei sentieri che vanno da Pietracamela sul Colle dei Prati Mignari e sul Montagnone e ammireremo splendide fioriture, alberi in fiore, prati verde intenso e viste sulla catena del Gran Sasso che solo da questa angolazione si possono avere. Si parte in macchina alle 6:45 dalla sede del CAI sulla Via Cona, no.180, (Ingresso Ist. Geometri), oppure alle 7:10 da Montorio al Vomano, mentre l’inizio della camminata, poco sopra Pietracamela, alla via Madonna del Cantoro è alle 8:00. La camminata ha un dislivello notevole (+920 metri), ma non è molto lunga (9 km). Il rientro è previsto alle 14:00 – almeno se non ci fermiamo per un rinfresco al rifugio Cima Alta.
Per vedere la locandina della camminata al Montagnone cliccate qui: Locandina Montagnone IN CAMMINO NEI PARCHI 20240609. La scheda tecnica, con tutte le informazioni, su come iscriversi e come prepararsi e si apre cliccando su questo link.
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In una sola escursione raggiungeremo tre vette oltre i 2.000 metri tra cui il monte Gorzano ,vetta più alta della Laga e della regione Lazio, con vedute spettacolari sulle altre catene montuose nonché riscendere ove nasce il Tordino. Vedremo le sorgenti del fiume , e camminando sui rilevi di arenaria piu’ alti dell’Appennino arriveremo al Monte Spaccato e al Pelone Meridionale,dalla cresta ammireremo la straordinaria varieta’ dei paesaggi della Laga con la sagoma del Gorzano incombente… i brecciai , le arenarie con gli scivoli d’acqua sommersi dal verde della primavera inoltrata, incontrando ogni tanto un masso erratico o qualche roccione che non mancano mai da questi posti. La fatica sara’ ampiamente ricompensata dal girovagare degli occhi tra il versante laziale e quello abruzzese alla ricerca continua di nuove suggestioni e dalla soddisfazione dell’andare leggeri circondati dal panorama infinito che ci troveremo a godere di lassu’.
LOCANDINA ANELLO GORZANO
SCHEDA TECNICA anello panoramico su tre vette over 2000 della Laga
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L’evento è stato caratterizzato da una performance musicale tenuta dai giovani musicisti, che hanno suonato cinque brani – Canone, Quizas quizas, Samba de verso, Carmen, Pink fuga – al cospetto dei bambini della scuola primaria “Noè Lucidi” e Michelessi, in un’ ottica di continuità tra gli ordini di scuola. La musica ha risuonato nella cavità rocciosa, creando un’atmosfera magica e un’esperienza indimenticabile per tutti i presenti.
In aggiunta all’esibizione musicale, l’evento ha visto la partecipazione di Andrea degli Esposti, la guida speleologica dell’ Eremo di Grotta Sant’Angelo, che, con la sua esposizione, ha permesso agli studenti e ai partecipanti di apprezzare non solo la bellezza naturale della grotta, ma anche il suo significato culturale e storico.
Prima dell’esibizione, i partecipanti hanno percorso un breve e confortevole sentiero che ha permesso loro di godersi la vista a picco sul fiume Salinello.
All’evento hanno partecipato, oltre ai docenti dell’ Istituto Zippilli Noè Lucidi, gli speleologi e i soci volontari del CAI di Teramo, anche lo stesso Presidente, Giorgio D’Egidio, a sottolineare il valore formativo dell’evento e l’impegno del CAI di Teramo nello stringere alleanze educative con le istituzioni scolastiche.
L’evento “Scuola in Grotta” si è rivelato un’esperienza educativa a tutto tondo, che ha saputo coniugare arte, cultura, storia e natura, lasciando un segno indelebile nella memoria di tutti coloro che vi hanno partecipato. Un esempio eccellente di come l’educazione possa travalicare i confini della classe e trasformarsi in un’avventura che educa il cuore e la mente.
Lara Pezzoli
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Questi boschi e questi paesi, ora quasi deserti, danno malinconia come il mare d’inverno a ripensare alle genti che li abitavano e facevano ricchezza di questi luoghi vivendo in maniera modesta, traendo guadagno dalla loro economia di sussistenza, come i pescatori per centinaia di anni, badando solo a produrre cio’ che era sufficiente per le necessita’ essenziali della loro vita . L’escursione di Mercoledi’ del CAI Seniores, partendo dalle cascate di Casanova e risalendo il Tordino, ci ha portato navigando a vista sulle rotte dei boschi della Laga verso Elce , Fonte Palumbo e infine ,sulla cresta dell’onda boschiva del monte Bilanciere , siamo arrivati al nostro Finis Terrae…. Macchia Tornella e Padula porti sicuri nel mare verde sconosciuto. Porti da visitare e scegliere, dove arrivare o partire per i boschi misteriosi della Laga come abbiamo fatto noi Mercoledi’ animati dal profondo desiderio di riacquisire e regalarci la gioia dell’ amore platonico per la montagna ,per gli alberi , per il cielo, per il bosco , per l’uccello, per il prato ,per ….la farfalla , godendo profondamente del nostro vagabondare e essere in cammino insieme . E dopo tanto vagabondare e godere della mente il meritato ristoro del corpo ,dopo l’approdo, al BB Pappappero di Padula da Paola che ci ha accolti come sempre con la sua genuina ospitalita’ . Testo G.U. /foto di tutti
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SIAMO STATI A VEDERE L’ARRIVO
DELLA TAPPA 8 DEL GIRO D’ITALIA
Il nostro Sabato al Giro d’Italia e’ iniziato dal piccolo paese di Casale con la salita fino alla chiesetta di S. Nicola e la splendida vista del Paretone che ci ha regalato la sua versione migliore. Ancora un po’ di sentiero e anche per chi era salito piu’ volte da questo versante la natura incomincia a svelarsi e a concedersi man mano che la fatica aumenta quasi a ricompensare la difficolta’ del cammino fino a svelarsi facendoci gustare le sue cose migliori con alberi contorti e secolari, affacci a cui sei sempre impreparato , fiori , prati verdi rilucenti ancora della brina notturna . Alla fine di questa salita bellissima e fuori dal mondo via giu’ verso i Prati di Tivo, verso il Giro d’Italia con il popolo degli appassionati ,degli amanti della bici o semplicemente curiosi , con la sua carovana rumorosa e colorata piena di vita , freneticamente nomade , sono arrivati i girini leggeri e veloci sulle loro bici con la loro grande passione a ricompensare l’enorme impegno fisico e il sudore di questo sport dove nonostante la tecnologia c’e’ sempre un uomo due gambe e un cuore a cavallo dell’acciaio
E dopo il clamore della carovana, il rosa del vincitore e ….le birre consumate aspettando l’arrivo, di nuovo con zaino e il Gigante nuvoloso alle spalle verso la discesa ad accompagnarci il tramonto lontano a ovest , le montagne orientali rosa , il profumo dei prati e del bosco gia’ all’ombra e ancora di piu’ abbasso per ripidi pendii verso la fine della discesa a Forca di Valle per sentire un po’ la stanchezza , la fame ma anche la nostalgia di questa bellissima giornata che si e’ conclusa con il traguardo del nostro piatto preferito la chitarra con le pallottine . Bellissimi momenti da aggiungere all’album dei nostri ricordi , grazie a tutti per la compagnia e a Arnaldo per le bellissime foto.
Testo G.U. Foto Arnaldo Pilotti
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Il Lago della Duchessa è incastonato in una bellissima conca dei monti omonimi (nel gruppo del Sirente – Velino) in un ambiente selvaggio e solitario ed è posto ad una quota di 1788 m.s.l.m. Per lunghi mesi dell’anno è gelato e coperto di neve.
Il Lago della Duchessa è balzato agli onori della cronaca con il sequestro Moro da parte delle Brigate Rosse avvenuto il 16 marzo 1978, quando il falso comunicato n. 7 del 18 aprile 1978 avvisava che la salma dell’Onorevole Aldo Moro giaceva nei fondali del Lago della Duchessa, di seguito viene riportato parte del falso comunicato: “Oggi 18 aprile 1978, si conclude il periodo “dittatoriale” della DC che per ben trent’anni ha tristemente dominato con la logica del sopruso. In concomitanza con questa data comunichiamo l’avvenuta esecuzione del presidente della DC Aldo Moro, mediante “suicidio”. Consentiamo il recupero della salma, fornendo l’esatto luogo ove egli giace. La salma di Aldo Moro è immersa nei fondali limacciosi del Lago Duchessa, alt. mt. 1800 circa località Cartore (RI) zona confinante tra Abruzzo e Lazio”.
Le ricerche effettuate nel Lago e nella zona circostante impegnarono numerosi uomini e mezzi e l’uso di piccole cariche esplosive per permettere ai sommozzatori di esplorare il fondo del Lago della Duchessa. Ovviamente, data la natura del luogo (il Lago in inverno è normalmente ghiacciato) e del comunicato (falso) gli sforzi furono infruttuosi.
Il corpo dell’Onorevole Aldo Moro venne fatto ritrovare dalle BR in via Caetani a Roma il 9 maggio 1978.
L’itinerario della nostra escursione parte da Cartore, quota 950 m, risale la Val di Fua e il Vallone del Cieco, per arrivare, dapprima, presso gli stazzi delle Caparnie, dove i vecchi rifugi in pietra, ancora visibili in loco, sono stati sostituiti da moderne casette in muratura, utilizzate in estate dai pastori, mentre rimane a disposizione per gli escursionisti, il rifugio “Gigi Panei” (1665 m) e poi sale fino al Lago della Duchessa (1788 m). Il rientro avviene per lo stesso tracciato di salita.
SCHEDA – Lago della Duchessa 19_05_2024
LOCANDINA – LAGO DELLA DUCHESSA
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SERATA METEO
PER CHI AMA L’OUTDOOR
PER LEGGERE IN MODO PIU’ EFFICACE I DATI METEOROLOGICI
PER CORREDARE TUTTI PARAMETRI
PER AVERE UNA CONOSCENZA DI BASE DEGLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE
PER MUOVERSI IN SICUREZZA E RESPONSABILITA’
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RISALIREMO IL TORDINO, VEDREMO LE MERAVIGLIOSE CASCATE DI CASANOVA , ATTRAVERSEREMO IL BOSCO , CI INOLTREREMO NEL REGNO DELL’ABETE BIANCO CON IL VERDE INTENSO DELLA PRIMAVERA E LA BIODIVERSITA’ CHE FANNO DA PADRONE ARRIVANDO ALLO SPLENDIDO BORGO DI PADULA .
SCOPRIREMO LA MAGIA DI QUESTI LUOGHI DOVE SI NASCONDEVA E DA DOVE PARTIVA PER LE RAZZIE E LE SCORRERIE IL FAMIGERATO GRUPPO DI BRIGANTI AL COMANDO DI MARCO SCIARRA .
E POI ANCORA ,,, CAMMINEREMO IN UNO DEI POSTI PIU’ SEGRETI E INVIOLATI DEL NOSTRO TERRITORIO DOVE LA NATURA LA FA ANCORA DA PADRONA AL COSPETTO DEGLI ABETI BIANCHI VERI E PROPRI RELITTI GLACIALI, CON UNA ETA’ CHE VA DAI 50 AI 200 ANNI, RIPRENDENDOCI IL NOSTRO TEMPO IN UNA DIMENSIONE UNICA A CUI OGGI NON SIAMO PIU’ ABITUATI .
SCHEDA TECNICA TRAVERSATA CASANOVA-PADULA
LOCANDINA TRAVERSATA CASANOVA-PADULA
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SCH TECN,ANDIAMO A VEDERE Il GIRO D’ITALIA AI PRATI DI TIVO
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Raggiunto il piccolo centro abitato di Cesacastina seguiremo le indicazioni nei pressi della chiesa del paese che portano, tramite una strada sterrata, a un bivio da dove parte il percorso in località Le Piane. Da subito ci accoglie una rigogliosa faggeta e, in breve, anche i corsi d’acqua iniziano ad avere una presenza sempre maggiore, sempre più consistente.
Proseguiremo la salita per giungere ai primi impressionanti scenari del Fosso d’Acero, quelli dove l’acqua ha imposto la sua potenza, quelli dove le pareti di roccia si sono fatte scivoli per i giochi scintillanti delle nevi invernali.
Basta continuare ancora a camminare per lasciarsi alle spalle la faggeta e unire allo spettacolo idrico anche l’eccelso panorama offerto dal Gran Sasso, da un lato, e dalle cime del Monte Gorzano e della Laghetta, dall’altro fino ad arrivare alla Fonte Mercurio da cui prenderemo poi la via di discesa per il rientro.
Appagati degli spazi e della bellezza di cui saremo contornati durante la giornata e con il rumore dell’acqua che ci ha accompagnato durante il cammino ci fermeremo per un terzo tempo presso gli amici del “100 Fonti Rent Bike”.
Antonio Di Donato
LOCANDINA – Anello delle Cento fonti 12_05_2024
SCHEDA – Anello delle Cento fonti 12_05_2024
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ll 27 e 28 Aprile siamo andati alla scoperta del Matese un ambiente non contaminato salvo Campitello dove resistono ancora alcuni residence anni 7 0/80 frutto della febbre dello sci di quegli anni. Siamo stati ospiti del Matese e delle sezioni CAI di questi luoghi i cui Soci ci hanno guidato alla scoperta di un territorio dove si possono sentire solo il vento e il proprio respiro, lontani dal caos e dalla frenesia della quotidianità. Qui nel Matese , nei paesi la vita scorre lenta e il paesaggio conserva ancora zone selvagge ricche di circhi glaciali ,con attività precedenti all’ultima glaciazione, presenta i Campanarielli che richiamano la forma di campane rocciose dal carattere più alpino che appenninico. e poi su tutti il monte Miletto. Purtroppo il terreno reso particolarmente insidioso dalle ultime nevicate primaverili non ci ha permesso di concludere la nostra escursione ai Campanarielli ma ci siamo rifatti gli occhi alla vista del circo glaciale e dei monti a corona , da qui il nostro comune pensiero :torneremo in questi posti e saliremo queste cime… lo meritano. Come merita di essere percorsa la tappa del Sentiero Italia Roccamandofi – Basilica Santissima dell’Addolorata di Castelpetroso, tappa bella da godere tutta specialmente se arricchita dalla variante nella gola sottostante Roccamandofi, attraversata in compagnia del Presidente della Proloco che ci ha anche guidato per le stradine del paese dei Briganti raccontandoci la sua storia. Sicuramente questo massiccio montuoso , a solo un paio di ore da noi , merita una visita più approfondita da vivere in amicizia ancora una volta insieme ai Soci del Molise da ricambiare con la nostra ospitalità e le nostre montagne in un prossimo futuro.
( TESTO G.U. FOTO G.U. /ILARIO DI GIUSEPPE).
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Eccole le cascate della Laga pronte ad accoglierci con un meraviglioso “sentiero d’acqua”. La geologia della Laga (così diversa da quella del Gran Sasso d’Italia) la conosciamo e lo stesso dei piccoli paesi che la caratterizzano. Solo qualche giorno fa, lo scorso 21 aprile, siamo stati in Contrada Fonte Palumbo, sui “sentieri del gusto”, splendidamente ospitati e saziati dall’Hotel la Pineta, per un singolare e accattivante incontro letterario ed enogastronomico (senz’altro da ripetere).
Domenica 5 maggio è invece la volta di avventurarsi per “cascate”.
Questa volta l’escursione intersezionale proposta dalle Sezioni CAI di Teramo e di Arsita inizia dal paese di Padula dove il verde ammanta tutto, con l’acqua del fiume Tordino e i resti del mulino che ci indicano il sentiero.
In viaggio
Da Teramo a Padula il percorso di avvicinamento è avvincente.
Consiglio di partire molto prima del tempo previsto per percorrere con il mezzo i km di distanza.
L’avvicinamento è da viaggiatori, con paesaggi mozzafiato che invitano a fermarsi a ogni curva. Ci si affaccia sia sulla Laga che sul vicino Gran Sasso d’Italia e, quando ci si immerge nel verde e tra le rocce della Laga il cambio di passo è notevole e ci si addentra in ambienti tutti da esplorare. Si perde il senso del tempo e lo sguardo spazia tra dossi, pendii, case sparse, coltivi resilienti; tutti luoghi segnati da arenarie e argille con l’acqua che è la grande artefice dell’escursione che ci aspetta.
Escursione EE
L’escursione va preparata anche a tavolino: leggere bene la Scheda tecnica.
Secondo la scala delle difficoltà del CAI classifichiamo l’Escursione come EE (ovvero per Escursionisti Esperti) in quanto, pur non presentando particolari difficoltà tecniche, abbiamo lunghezza e dislivello che chiedono escursionisti allenati.
Percorrenza, accoglienza e tutela Al termine dell’escursione, a Padula, l’accoglienza è di rito con il B&B Pappappero.
In Montagna ci sono sempre: percorrenza, accoglienza e tutela.
I sentieri sono lì e ci preoccupiamo di tenerli ben segnati e consentono di avvicinare e scoprire meraviglie della Natura. L’ospitalità è caratteristica delle genti di montagna, disponibili all’incontro per piacere di condividere e per eventuale necessità.
Da parte di tutti l’impegno per una tutela attiva, non circoscritta, ma attenta a promuovere persone e luoghi nel rispetto di identità, tradizioni, consapevoli dei valori e dei benefici indotti dalla Montagna.
Toponimi
Tutti insieme in escursione CAI intersezionale a Cantagalli, Cavata e Posaturo, singolari cascate.
In Montagna con il CAI , tra le più belle escursioni della Laga, con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che si svela passo dopo passo.
I nomi sono evocativi e legati a luoghi e storie che gli accompagnatori CAI sapranno narrare, iniziando dal canto del gallo.
Filippo Di Donato
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:94a70947-fd2a-41b1-9a65-3eae6fa50a72
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INTERSEZIONALE
SEZIONE ” GRAN SASSO D’ITALIA ” TERAMO
SEZIONE “MASSIMILIANO CIOTTI” ARSITA
SCHEDA TECNICA ANELLO PADULA – CAVATA-FIUMATA-PADULA
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Il 25 Aprile ha avuto luogo a bosco Martese la seconda edizione di ” A PASSEGGIO NELLA RESISTENZA” organizzata in collaborazione dal CAI Teramo e dalla Universita’ di Teramo con il patrocinio dell’ANPI e la partecipazione della Compagnia Teatrale dei Merli Bianchi. Nonostante il tempo incerto e il freddo numerosa e sentita e’ stata la partecipazione dei soci CAI , di componenti universitarie e di persone comuni. Il professore Andrea Sangiovanni docente di Storia Contemporanea ha curato e guidato il cammino letterario, sul sentiero della Resistenza, ricordando gli eventi che si sono succeduti nelle varie localita’ avvicendandosi con interventi recitati della Compagnia dei Merli Bianchi e letture, ad opera delle persone presenti, di brani di scrittori anche partigiani a memoria di quei giorni. Il Cammino e ‘ iniziato dal monumento ai Martiri di Sella Ciarelli e dopo una serie di soste , di letture e riflessioni e’ terminato in localita’ Ceppo di Rocca S. Maria in prossimita’ del Monumento ai Caduti della Resistenza dove ogni partecipante ha lasciato un piccolo pezzo di carta , scritto di suo pugno, con un pensiero rivolto e a ricordo di chi, in quei giorni, ha dato la propria vita per la nostra liberta’.
Alla manifestazione era presente anche una troupe televisiva del Tg 3 RAI che ha effettuato un servizio andato in onda lo stesso giorno , sia nell’edizione pomeridiana che serale , della testata televisiva. (Foto di Luigi De Angelis /Testo G.U.)
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Per il secondo anno vi proponiamo “A Passeggio nella Resistenza”, un evento organizzato insieme a MacFactory (Spin-off dell’Università degli Studi di Teramo), con il patrocinio del coordinamento regionale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e la partecipazione della compagnia teatrale “Compagnia dei Merli Bianchi”.on un numero massimo di 50 partecipanti, secondo l’ordine di prenotazione.
Per iscriversi è necessario compilare il seguente form con un numero massimo di 50 partecipanti, secondo l’ordine di prenotazione.
https://forms.gle/aCscKgJGiJxoqF1c8
Scadenza prenotazioni: 23 Aprile 202
SCHEDA TECNICA SENTIERO DELLA RESISTENZA
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IL NOSTRO PICCOLO PHARI DZONG (PICCOLO TIBET)
QUANDO E QUANTO SI PUO’ CAMMINARE INSIEME CON IL CUORE E LA MENTE ANCHE SE LE GAMBE SONO STANCHE.
Il core di Campo Imperatore è un luogo che non ti immagini. Un Campo a cui l’ Imperatore Federico II di Svevia attribuì il suo titolo Imperiale per la bellezza. Partiti dal Tempietto di S. Eusanio , di antica memoria, con una modesta ascensione abbiamo guadagnato la cima del monte Ruzza e da qui sulla cresta abbiamo aperto lo scenario sulle montagne, vicine e lontane fino ai monti della Meta , sui paesi riconoscibili dalle loro torri e poi in basso un territorio solcato da carrarecce, piccoli sentieri , rettangolini coltivati e colorati e solo tanto spazio deserto , senza fine, terra arsa dal sole con pochissimi alberi , senza ombra di umano o di qualcosa che lo ricordasse, nemmeno i pali della luce, solo qualche stazzo abbandonato a testimonianza degli armenti e dei loro rumori. Siamo riscesi dal Ruzza e andati sulle tracce dei pastori erranti , ormai desuete tra l’ocra della terra e il giallo dell’erba secca di questa primavera senza pioggia , camminando con tanto sole e anche tanta fatica, alzando ogni tanto la testa , su e giù per quei panettoni che tanto ricordano le steppe mongoliche fino ad arrivare ai laghetti e al verde dell’erba fresca . Ma tutti abbiamo trovato la forza che permette di andar avanti rinegoziando continuamente con te stesso i limiti mentali e fisici a testimonianza che forse non abbiamo dimenticato la nostra anima nomade, quando era normale camminare a contato intimo con la natura e di quanto fosse difficile spostarsi . .. perché il mondo nel quale ci siamo dispersi era il mondo reale fino a un paio di secoli fa.
Le foto testimoniano la bellezza dei luoghi del nostro piccolo Phari Dzong (Piccolo Tibet) e di quando e quanto si possa camminare insieme con il cuore e la mente anche se le gambe sono stanche. (Testo di G.U – Foto di Rocco Di Giacomo)
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La Giornata della Terra o Earth Day è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutte le cittadine e i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. Nata come movimento universitario e ufficialmente istituita il 22 aprile 1970, è divenuta con le celebrazioni delle Nazioni Unite un avvenimento educativo ed informativo che coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 Paesi del mondo.
In occasione della giornata della Terra per sensibilizzare i Soci CAI , per rinnovare il nostro impegno per la salvaguardia e la conservazione dell’ ambiente e come riflessione sull’importanza di questo impegno che abbiamo..
proietteremo il film 2040 su come potra’ o non potrà essere il mondo…nel prossimo futuro.
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Ad essi, al Presidente Francesco Sulpizio e a tutti gli altri eletti il nostro più sincero augurio di buon lavoro.
Club Alpino Italiano
Sezione Gran Sasso d’Italia
– Teramo –
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Al ritorno possibilità di ristoro presso “Lo Scoiattolo Country House” (prenotazione al momento dell’iscrizione).
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DALLA CHIESETTADI S. EUSANIO AI LAGHHETTI DI CAMPO IMPERATORE
L’escursione parte dalla chiesetta pastorale di S.Eusanio lato opposto e parte nascosta dell’Altipiano di Campo Imperatore e ci mostra percorrendo la cresta del monte Fugno a volo di uccello (o direi di drone per usare un esempio dei nostri tempi ) la maestosità del comprensorio del Gran Sasso che non sta solo nell’altezza delle cime ma anche nella bellezza del territorio, Questo luogo ,dai panorami meravigliosi, ricordava a Folco Maraini celebre alpinista e esperto orientalista, la sconfinata pianura di Phari Dzong, a quattromiladuecento metri di quota, sulla via tra l’India e Lhasa ( Piccolo Tibet è il soprannome di Campo Imperatore ), uno dei paesaggi più belli di quell’Asia che tanto lui aveva amato. L’anticipo di primavera dovrebbe farci intravedere le fioriture spontanee di tanti fiori dalle molteplici specie che germogliano in gruppi, invadono il terreno libero e a stagione inoltrata esplodono come una valanga a decine e decine di migliaia fino a ricoprire interamente il suolo.
Costeggeremo inoltre gli splendidi laghetti dispersi nella piana di Campo Imperatore che fino all’arrivo degli animali conservano il colore blu tipico dei laghetti alpini di natura glaciale ;i laghetti ospitano anche i tritoni e alcune specie di anfibi .
Beh!!! per chi ama i paesaggi e la fotografia sicuramente l’altipiano rappresenta in questa stagione una “visione” con cui riempire gli occhi e la memoria della camera fotografica .Sarebbe consigliato anche un piccolo binocolo..
BUON DIVERTIMENTO E BUON CAMMINO
info /pren.
-Giacinto Urbani 339 8053810 –
-Ilario Di Giuseppe 3477582023-
-GiuseppinaEvangelista 3487387462
DISLIVELLO 600 m -LUNGHEZZA 14 km -TEMPO 6h30’
PRANZO AL SACCO – AUTO PROPRIE
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Camminare questo semplice atto genera benessere fisico e mentale, ci risolleva lo spirito e allontana i brutti pensieri .Camminare per il CAI non è il solo movimento è anche muoversi insieme agli altri immergendosi nella natura e nella la storia del territorio , vedere luoghi nuovi o vedere con occhi nuovi luoghi conosciuti. Domenica 7 Aprile , i Soci del CAI Teramo si sono immersi nella natura, nella storia e nel cuore del Piccolo Tibet ricevendo molto più di quello che tutti cercavano. Domenica è stato un cammino di qualità nella natura ,nella storia e nella cultura . Abbiamo avvistato i camosci ,le lepri , le poiane , visto fiorire le prime Pulsantille , ci siamo assorti alla vista delle praterie ,dei laghetti e delle doline di alta quota con le montagne prospicenti … e poi abbiamo assaporato e raccontato la storia delle Locce , della piccola Grangia di Santa Maria a Carboni , della grande Grangia di Santa Maria del Monte , delle Condole ….; i nostri occhi e le foto scattate sono pieni di queste immagini e la nostra mente ritorna ancora ai monaci o hai pastori che per centinaia di anni hanno vissuto su questo territorio e lo hanno custodito, ne hanno solcato i sentieri o i piccoli tratturi affrontando condizioni climatiche disagevoli e il territorio selvaggio.
La vista di questi luoghi e il ricordo di chi li ha abitati affrontando e resistito a inverni duri, nevosi e al caldo bruciante dell’estate, ci rammenta che non vi è elemento o forma di vita che a nostri occhi non sia degno di essere celebrato, custodito e compreso per uno sviluppo sostenibile : dalle montagne apparentemente immobili , dal fiore sconosciuto , dal soffio del vento , dal rudere a memoria di una vita vissuta , al piccolo tratturo per gli antichi spostamenti….
Ma ,questa storia non finisce qui anche domenica 14 Aprile saremo ancora sulle tracce dei pastori e dei loro armenti verso l’altipiano delle Locce partendo dal tempietto agro-pastorale di Sant’Eusanio per dirigerci poi verso i laghetti di Campo Imperatore . Buon Cammino a tutti.
TESTO G.U.
FOTO DI ROCCO DI GIACOMO
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ALTOPIANO DELLE LOCCE
SULLE TRACCE DEGLI ANTICHI PASTORI E DEI MONACI CISTERCENSI
PARTENZA ORE 7,15 SEDE CAI TERAMO
Partiremo dai pressi del Laghetto di Santo Stefano raggiungeremo l’altopiano delle Locce e passando per il laghetto di Passaneta arriveremo ai ruderi della chiesa di Santa di Santa Maria del Monte . Da qui con il S.I. si ripartirà verso le Condole tornando alla Torre Medicea di Santo Stefano.
Cammineremo tra i prati che si preparano all ’imminente primavera percepiremo la storia di un passato ormai lontano , calpesteremo i secolari sentieri degli antichi pastori, entrando nei ricoveri scavati nella montagna e visitando le rovine del Monastero della Grangia che fu il presidio dei Monaci Cistercensi in queste luoghi. Lasceremo spazio alla nostra immaginazione, rivivendo un tempo lontano avendo come compagni di cammino i pastori, le greggi e i monaci Cistercensi che vivevano su queste bellissimo Altopiano
LOCANDINA ANELLO DELLE LOCCE
SCHEDA TECNICA ANELLODELLE LOCCE
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DOMENICA 24 MARZO – IL GIRO DEL PUZZILLO
PANE E BELLEZZA
Dopo un anno senza neve , con i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale, dovremo abituarci a vedere le nostre montagne sempre meno bianche e più brulle , anche durante l’inverno . Dovremo abituarci a vedere impianti da sci senza neve ,comprensori turistici con innevamenti naturali che durano solo pochi giorni l’anno , saremo costretti per vedere la neve a frequentare i luoghi dove è più celata, dove batte meno il sole , dove il vento la ha accumulata o più in alto ancora , tra un decennio al massimo il riscaldamento totale potrebbe rendere questo fenomeno ancora più raro. Si parla di una risalita della linea di praticabilità dello sci da discesa di circa 150 m per ogni °C di aumento della temperatura. Il 2023 è stato l’anno più caldo della terra, i profili delle montagne si sono ridisegnati , stanno mutando anche i territori montani e per questo devono cambiare le regole del gioco. Il ruolo del CAI in questo contesto è di promuovere e di far conoscere ai propri vecchi e neo soci le nuove regole del gioco ( Tutela della Biodiversità, Cultura civile, Salvaguardia ambientale, Riscoperta del paesaggio ).
I soci del CAI devono avere come punto di riferimento il Bidecalogo , acquisire e imparare le nuove regole del gioco necessarie per le nuove condizioni , perchè l’ambiente è cambiato e dobbiamo fare in modo che l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi vengano preservati anche per le future generazioni. Molti neo Soci e anche vecchi conoscevano Campo Felice per i campi da sci ,come stazione di sport invernali, e non conoscevano la gemma preziosa che racchiudeva il luogo,
L’escursione di Domenica fatta tra queste montagne , fino a qualche anno fa sarebbe stata ricca di colore bianco , monocromatica e direi anche freddina invece, abbiamo avuto sole con temperatura mite e un po’di vento freddo a ricordare che eravamo appena fuori dall’inverno. Insomma la neve siamo dovuta andare a cercarla ed era pur sempre poca ,ma le cime innevate sopra i 2000 m ci sono ancora, il fascino della montagna non è scomparso , abbiamo ammirato l’antico anfiteatro glaciale della valle Leona dominata dalle tante vette …. dal Costone ,dal Morrone , dalla Cimata del Puzzillo e dalla Cimata di Pezza…., la bellezza è ancora li’ e speriamo ben oltre gli anni che la statistica predice . Le nostre montagne chiedono di adattarci a loro e non noi ad esse proteggendole il più possibile dal turismo di massa e dall’antropizzazione che minerebbero ancora di più l’equilibrio che per di milioni anni le ha governate.
Quindi l’uomo può vivere senza Pane ma non senza Bellezza ….. e allora . se qualcuno ci chiedesse , come ricorderesti questa escursione? ….sicuramente per la Bellezza delle montagne e della compagnia però Domenica siamo stati fragili e dopo tanta Bellezza ci siamo concessi anche un po’ di Pane e che Pane :
e perciò per Domenica 24 Marzo quale ricordo più bello se non PANE E BELLEZZA.
( Testo G.U. – Foto Arnaldo Pilotti e Rocco Di Giacomo)
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L’immersione corporea e narrativa nell’ambiente fluviale ci ha ricordato che tutte le civiltà antiche si sono sviluppate attorno a corsi d’acqua e di come l’acqua è vita…..auguriamo a tutti ma soprattutto ai piccoli partecipanti dell’evento di oggi di poter sempre percorrere lunghi sentieri d’acqua e di imparare ad averne cura: Prosit !
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MA SARA’ BELLO LO STESSO
Scheda Escursione Puzzillo 20240324
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A volte per una serie di motivi non abbiamo la possibilità di allontanarci dalla nostra città per raggiungere mete di montagna, ma questo non ci deve scoraggiare perchè la natura e un po’ di “wildness” ci aspettano a pochi km da noi , appena fuori Teramo . Non bisogna andare lontano da casa per ritrovare ambienti naturali e incontaminati , li abbiamo vicinissimi e non li conosciamo; come stare in casa e non saper che abbiamo un giardino. Chi ha vissuto su queste terre conosceva il corso dei nostri due fiumi, camminava a piedi o al più andava a cavallo per risalire verso le case arroccate di mezza montagna e sapeva riconoscere i profili delle colline, delle montagne, gli alberi, sapeva dove erano le fontane e dove poteva trovare riparo durante un temporale insomma era come per noi che ci siamo urbanizzati e conosciamo il bar, il negozio, la panetteria.
Il nostro territorio non può essere solo la città ,riscopriamo le nostre radici è tutto quello che ci sta attorno da esplorare e da godere anche a pochi passi dall’agglomerato urbano. Domenica 17 Marzo con una quarantina di soci abbiamo risalito il Vezzola da Villa Popolo . Il sentiero è uno stradello largo sterrato a volte anche ombreggiato e di facile percorrenza, la meta finale può essere uno dei tanti borghi a cui accedere lungo il percorso o, se si vuole, si può andare più lontano e raggiungere con altre carrarecce e/o sentieri, i paeselli abbandonati della Laga , i monti Gemelli , addirittura i confini Marchigiani ….Noi con un bel sentierino , a seguito dello stradello lungo il fiume abbiamo raggiunto il piccolo rifugio del Pastore a Valle Piola godendo poi di un buon pranzo .
Camminare insieme e in tanti si può , promuovendo lo spirito di gruppo e di aggregazione CAI , dopo i lunghi periodi di isolamento pandemici stiamo ritrovando la voglia di farlo e lo abbiamo fatto. Non importa quanto siamo andati veloci ci è bastato poco per entrare nella natura passo dopo passo , quasi sotto il giardino di casa, sulle vecchie mulattiere , sui sentieri dei pastori , sulle vie dei fuggiaschi e dei briganti riscoprendo i piccoli segni della primavera in arrivo : i primi asparagi , i prati di ranuncoli fioriti , l’acqua dei ruscelli, le case dirute a testimonianza di vite spese in questi luoghi; perchè ogni luogo ha una bellezza unica, non importa se siamo a 10 km da casa o su alte montagne.
Le bellissime foto di Luigi e Arnaldo sono il racconto della nostra escursione, o come direbbe qualcuno il book, esse testimoniano di come sia possibile guardare con un altro occhio il “nostro giardino “ quello che abbiamo vicino casa e che non abbiamo mai visitato perchè alla ricerca di mete lontane e forse anche meno belle. Questo “book” è un ulteriore invito alla riscoperta dei luoghi dove viviamo; un territorio ricco di storia, profili, odori e rumori della natura; il territorio che ci circonda appena usciti di casa, un patrimonio da esplorare e vivere con il giusto spirito perchè come diceva qualcuno:
“Da soli si va veloci ma in compagnia si va lontano”
(Testo G.U. -Foto Luigi De Angelis- Arnaldo Pilotti)
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Questo paesaggio mozzafiato farà da cornice alle letture animate con il Kamishibai sul tema dell’acqua, a cura delle volontarie del Circolo L.A.A.V. e ai giochi di gruppo proposti dal CAI Family.
Vi aspettiamo per trascorrere insieme una giornata all’insegna dell’avventura, della natura e del divertimento in famiglia!
SCHEDA TECNICA https://drive.google.com/file/d/172ptu19jQehdtdHQL19IO5qqktqE3QKI/view?usp=drivesdk
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Il CAI Seniores Teramo ha celebrato il 14 marzo ” Giornata Nazionale del Paesaggio”
Il nostro piccolo gruppo con passo lento e continuo, partendo dal piccolo paese di Aringo e tornando a Capitignano, è andato per monti , per le terre di mezzo camminando su sentieri dimenticati , ha attraversato i boschi , le praterie e i crinali che separano il lago di Campotosto e la valle dell’Aterno. I paesaggi mutevoli, complice la bellissima giornata , sono stati compagni del cammino. Abbiamo abbracciato con lo sguardo, viste vicine e lontane, fino dove era possibile ..a riconoscere i monti e i borghi a scoprire laghetti effimeri e l’azzurro del lago in contrasto con le cime innevate . Abbiamo goduto appieno di questi ambienti e osservato di come , per il momento le matrici fisiche e antropiche di questo territorio, interagiscano in maniera sostenibile . La speranza è che venga conservato e tutelato questo patrimonio , la sua biodiversità , la sua geologia educando le future generazioni alla custodia e alla cultura del paesaggio , individuando e salvaguardando, ove possibile, l’equilibrio naturale e i criteri percettivi di questo bellissimo balcone naturale. G.U.
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La manifestazione dedicata alle donne, organizzata dal Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo, è stata coordinata da Aurelio Ferreo, ed è tornata anche quest’anno!
In Montagna con il CAI per incontrarsi, conoscere, divertirsi, sorridere, osservare e leggere l’ambiente.
Con il CAI le esperienze in ambiente sono sempre multisensiorali e in questo caso multicolorate con la simpatia del rosa a dominare la scena.
Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio
Ci siamo ritrovati nella Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio. In tanti, anche questa volta e, piacevolmente, con numerosi ragazzi e ragazze, attratti dal valore d’insieme dei luoghi e dalla curiosità di percorrere una delle più importanti opere idrauliche d’Abruzzo.
Le Gole di San Venanzio sono di per sé un ambiente singolare, per la conformazione rocciosa, l’acqua che le percorre e le ha scavate, la vegetazione presente, prima, durante e dopo le gole, per la successione di ecosistemi diversi e le testimonianze della presenza dell’uomo.
Luogo di fascino, osservazione e meditazione.
Un programma coinvolgente
L’ottima organizzazione CAI ha consentito di vivere un’esperienza varia con più temi trattati.
L’avvio dal paese di Raiano, percorso nei vicoli per raggiungere l’Acquedotto romano delle Uccole, seguito nel suo sviluppo interno, consapevoli della consistenza dei lavori nella roccia e dell’abilità realizzativa. L’eremo di San Venanzio di Camerino ci ha accolti con la chiesa e attraverso la loggia a cavallo del fiume con la grotta abitata dal santo. Notevole la suggestione data dalla particolare morfologia delle gole e le vicende storico-religiose narrate dalla Guida Ambientale Escursionistica Luciano Di Bernardino
Il fiume Aterno
Chi ha disegnato questo ambiente è il fiume Aterno costeggiato verso il vecchio mulino e la sorgente sulfurea “La Solfa”. Al rientro in paese la sosta presso la chiesa Santa Maria Maggiore.
Insieme per
Complessivamente hanno contribuito alla riuscita della giornata i componenti del Gruppo CAI Seniores con Giacinto Urbani (soci attivi e sensibili alla trasversalità delle azioni del CAI e all’incontro tra generazioni), la biologa Lia Sisino (neo Vice Presidente della Sezione CAI Teramo, che ha avvicinato tutti al multiforme ambiente naturale che le Gole rappresentano), il responsabile del settore naturalistico della riserva Paolo Di Giulio (promotore del ruolo e delle finalità di una importante Riserva naturale d’Abruzzo), la Guida Ambientale Escursionistica Luciano Di Bernardino (cultore e conoscitore dei luoghi, sasso dopo sasso), l’archeologa Annamaria Daniele (che ha aiutato a leggere i segni della nostra preziosa civiltà del passato in stretta relazione con l’ambiente) il tutto con il patrocinio della FSA “Federazione Speleologica Abruzzese”.
Ma cosa sono queste Uccole? La risposta dall’archeologa Annamaria Daniele: l’Acquedotto prende il nome dalle aperture, “uccole”, sul tetto della lunga struttura, realizzate per facilitare l’asportazione dei materiali di risulta nella fase di costruzione e successivamente per ispezionare l’acquedotto e come accesso per la sua manutenzione; in sostanza finestre affacciate sul canale.
Quanto sono importanti queste esperienze del CAI? La risposta da Giorgio D’Egidio, neo Presidente della Sezione CAI Teramo: iniziative come quella della Gole di San Venanzio, che ha preso spunto dalla Festa dell’8 marzo, sono aggreganti e danno senso alla partecipazione di soci, associazioni e aree protette. Si tratta di un’attività all’aria aperta che unisce aspetti diversi e coinvolge età diverse, assolvendo pienamente al ruolo sociale e culturale del CAI.
E che dire del valore dei territori? La risposta da Filippo Di Donato coordinatore GdL CAI-Parchi: con questa iniziativa si riconosce valore al nostro meraviglioso territorio d’Abruzzo e al sistema delle Aree Protette. Le Gole di San Venanzio (Riserva Regionale) sono infatti un corridoio ecologico tra il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Regionale Sirente Velino.
Grazie al CAI si è svolta un’esperienza escursionistica e culturale d’Abruzzo, da raccontare e riproporre.
Filippo Di Donato
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LOCANDINA RISALITA VALLE DEL VEZZOLA
SCHEDA TECNICA RISALITA VALLE DEL VEZZOLA
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GIOVEDI 14 MARZO
LA CRESTA SUL LAGO DI CAMPOTOSTO
Un cammino che si snoda sulle vecchie mulattiere o carrarecce a ricalcare gli antichi sentieri che battevano in passato i contadini e i pastori abruzzesi, con le redini alla mano, su muli o cavalli, alla volta degli antichi borghi e dei campi coltivati di montagna.Un cammino sulla lunga dorsale del lago di Campotosto tra la valle dell’ alto Aterno e il lago partendo da Aringo, passando per Monte Civitella, uno dei rilievi più alti ad Ovest del Lago di Campotosto,e arrivando a Capitignano. Saremo accompagnati sempre dalla vista di panorami che si estendono lontano.Territori ricchi di storia e tradizioni risalenti anche all’era preromanica (qui arrivarono i Sabini ), fino a tempi più recenti ne è un esempio la grande Chiesa parrocchiale di San Flaviano di Capitignano, dove parcheggeremo l’auto, risalente all‘XVI secolo, in restauro dopo il terremoto del 2009 e tante altre vestigia e palazzi nobiliari .
LOCANDINA ARINGO_CAPITIGNANO X MONTE CIVITELLA
SCHEDA TECNICA ARINGO_CAPITIGNANO X MONTE CIVITELLA
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Destinatari
Il corso è rivolto a tutti soci CAI che vogliono cominciare a muoversi autonomamente in montagna, che vogliono creare delle mappe digitali e cartacee utilizzabili per i propri trekking e uscite, e a soci interessati al recupero, alla creazione e alla pubblicazione di sentieri e di una rete sentieristica, collaborando con la Struttura Operativa di Sentieristica E Cartografia (SOSEC) del CAI Sezione Teramo.
Approccio del corso
Il corso si svolgerà parzialmente in sede, parzialmente online, in DAD e in ambiente montano. Ogni lezione in classe si concluderà con dei compiti online. Si alterneranno due lezioni in classe con un’uscita in montagna per esercitarsi sul campo.
Le ultime due lezioni ‘in classe’, della terza parte del corso, la cartografia digitale si svolgeranno online / in DAD, con uso di un computer.
Elementi del corso
Il corso consisterà di tre moduli:
Modulo 1. Orientamento base, come da livello escursionismo base: elementi base (bussola, altimetro, inclinometro), sapersi orientare, leggere la carta, stabilire e seguire un percorso, elementi base di cartografia.
Modulo 2. Orientamento avanzato, come da livello escursionismo avanzato e uso GPS: progettazione di un’uscita, rilevamento sul terreno, strategie di attacco e ricerca, vie di fuga, uso GPS per tracciare la posizione e il percorso seguito, seguire un percorso prestabilito, limitazioni del uso del GPS.
Modulo 3. Cartografia digitale, preparazione, aggiornamento, uso e pubblicizzazione di percorsi e carte con strumenti digitali.
Per il terzo modulo (la cartografia digitale) è necessario un computer Windows (10 o 11) abbastanza veloce, un telefonino Android con funzione GPS oppure un GPS con la possibilità di caricare delle mappe, una connessione internet stabile, abbastanza veloce (min. 1Mb/sec.), accessori audio e video (webcam, microfono), un account google e un certo livello di competenza digitale.
Iscrizione parziale
E’ possibile iscriversi solo come ascoltatore (non attivo) all’ultimo modulo del corso, la cartografia digitale, per le 2 lezioni online in DAD.
Programma in breve
Modulo 1: Orientamento Base
Giovedì 4 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 1: Presentazione corso, definizioni, introduzione e strumenti.
Domenica 7 aprile, 8:00 – 13:00
Uscita 1: Uscita di orientamento e navigazione.
Martedì 9 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 2: Elementi di cartografia.
Modulo 2: Orientamento Avanzato
Giovedì 11 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 3: Introduzione GPS, Oruxmaps, OSMand e panorama di carte digitali.
Domenica 14 aprile, 8:00 – 14:00
Uscita 2: Uscita di orientamento e navigazione.
Martedì 16 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 4: Scaricare altre mappe, uso GPS e Orux per tracciare sentieri.
Modulo 3: Cartografia Digitale
Giovedì 18 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 5 in DAD: Introduzione di altri strumenti di cartografia sul computer
Domenica 21 aprile, 8:00 – 15:00
Uscita 3: Uscita di rilevamento di un sentiero.
Martedì 23 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 6 in DAD: Contribuire alla mappa openstreetmap e al catasto dei sentieri regionale.
Informazioni dettagliate
Puoi trovare informazioni dettagliate scaricando la descrizione del corso e il modulo di iscrizione.
Se sei certo che sei disponibile a seguire le lezioni, puoi anche direttamente registrarti sul modulo interattivo per la richiesta d’iscrizione al corso.
Il numero massimo previsto per il corso è 30 partecipanti. Qualora il numero delle iscrizioni supererà il numero massimo dei partecipanti stabilito, la precedenza sarà data valutando data e ora di iscrizione.
Costo del corso
Non è previsto nessun costo di iscrizione per i soci CAI, in regola con il tesseramento.
Comunque è consigliato, subito dopo la prima lezione, l’acquisto di:
una bussola d’escursionismo – da discutere il tipo e l’uso nel primo giorno del corso – (tra € 10 e € 20).
l’app Android ‘Oruxmaps’ (+/- €5,00) per la seconda e terza parte del corso.
il programma Windows cartografico ‘OKMaps’, (+/- €20,00) per la terza parte del corso.
Materiali formativi forniti
Tutti gli handout delle presentazioni degli argomenti del corso.
Accesso alle registrazioni delle lezioni online.
Materiale utile in formato digitale per l’orientamento (es. nomogramma di Naismith, tabella di tempi di percorrenza, ecc.).
La possibilità (e la competenza…) di scaricare delle mappe topografiche e altre, messe a disposizione dalla regione o altri enti.
Manuali Oruxmaps, OKMaps e GeoResQ in formato digitale.
Indicazioni su come ottenere supporto per gli altri programmi cartografici e siti cartografici utilizzati (openstreetmap, hiking.waymarkedtrails, QGis, ecc.).
Moduli per la registrazione ufficiale di sentieri al catasto regionale dei sentieri.
Speriamo fortemente che il corso contribuirà alle competenze dei nostri soci per orientarsi e muoverti autonomamente in montagna. Inoltre, speriamo che dopo questo corso ti fa venire la voglia di contribuire alla creazione e alla manutenzione della nostra rete sentieristica, nel territorio del CAI Sezione Teramo:
Un Club Alpino Italiano che VA in montagna è un Club Alpino Italiano che FA in montagna!
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PARCO IN AULA A MONTORIO AL VOMANO – Scuola Statale dell’Infanzia
mercoledì 28 febbraio 2024
AVVENTURA FIUME
Un colorato gruppo di piccoli esploratori ed esploratrici si è mosso lungo le vie di Montorio al Vomano. Tutti i giovanissimi.
Ma quanti anni hai? Ho chiesto rivolgendomi a un riccioluto bambino… Ne ho 5! Rispondendo con voce forte, alzando piena la mano libera con le dita distese, mentre l’altra teneva stretta una sua sorridente amichetta.
La domanda non è cascata nel vuoto e ancora hanno risposto in tanti altri, gioiosamente, sempre con le piccole le dita protese.
Ma dove andate, così con tanta sicurezza? La risposta corale: al fiume Vomano.
Il loro progetto di Educazione Ambientale è “Acqua fonte di vita”. Le insegnanti della Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano, insieme alle tante proprietà dell’acqua, hanno scelto di approfondire lo studio del fiume Vomano negli aspetti naturali e negli aspetti antropici.
L’abitato è infatti lambito dal fiume, che nasce a Monte San Franco, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si fa tortuosamente strada tra le rocce carbonatiche e le arenarie, è sede di importanti impianti idroelettrici con invasi dedicati e attraversando le colline e la pianura, sfocia nel mare Adriatico.
Un fiume importante ricco di storia e vicende.
I bambini e le bambine ne sono affascinati e da un belvedere, tutti affacciati, inseguono con lo sguardo le volute dell’acqua, incuriositi dallo spumeggiare tra massi sporgenti e dalla forma sinuosa del fiume, osservando anche l’arco del ponte che ne scavalca il corso e unisce le sponde. Vocianti e animati prendono appunti sui segni della natura, con le piante, rocce, sabbia, colori, e quelli realizzati dall’uomo, indicando anche le opere non buone alla bellezza del fiume.
L’esperienza continua osservando splendidi murales. Il primo, ampio e luminoso, proprio sul tema dell’acqua, mostra il grande lavatoio (che si incontra subito dopo) con le donne impegnate a lavare i panni mentre i ragazzi giocano a cavallina, scavalcandosi a gambe aperte o correndo agili spingendo il cerchio di ferro. A seguire scene di quotidianità e di vita tranquilla.
Grazie alla mappa che bambine e bambini hanno in mano, ci si riesce a districare nelle strette vie e, scendendo ripide scalette, a raggiungere il letto del fiume, osservandolo così da vicino, quasi a toccarlo.
E partono altre domande a raffica: quanto è profondo? dove sono le trote? quanto è largo?
Il grande prato verde, timidamente punteggiato dal blu della veronica, accoglie tutti per iniziare il gioco dell’acqua con i suoi cambiamenti di stato.
Le maestre hanno preparato fascette azzurre con la lettera O di ossigeno e fascette bianche con la lettera H di idrogeno.
Bambine e bambini le indossano diventando piccoli atomi e, al via, ogni atomo di ossigeno prende per mano due atomi di idrogeno, trasformandosi così nella molecola dell’acqua. E il gioco diventa attivo. È tanto freddo e le molecole si stringono e tutte vicine, al suono di una musica lenta, formano il ghiaccio (solido, che ha volume e forma ben definita). Un raggio di sole buca le nuvole e scalda il ghiaccio, mentre la musica aumenta il suo ritmo, e così, sempre tenendosi per mano, le molecole H2O iniziano a distanziarsi e a scorrere liberamente come acqua (liquido, che ha un suo volume ed assume la forma del recipiente). E adesso arriva tanto sole e tutti sono liberi, diventano leggeri fino a volteggiare e librarsi nell’aria, (vapore, né forma, né volume che occupa tutto lo spazio a disposizione). Bambine e bambine, al ritmo di una musica più veloce, sempre senza lasciarsi, sciamano come api su tutto lo spazio verde, rincorrendosi e gridando. E tutto questo si ripete più volte. La musica rallenta e con lei il movimento che indica il cambiamento di stato. La musica rappresenta il calore che è la forma di energia causa dell cambiamento di stato. Lo vediamo direttamente nella quotidianità delle mura domestiche, sottraendo calore il vapore diventa acqua e successivamente ghiaccio (come fa il freezer del frigorifero) e viceversa riassorbendo calore si torna allo stato liquido. Si tratta di fenomeni fisici reversibili.
In natura è il meraviglioso ciclo dell’acqua dove i ghiacciai sciolgono e alimentano i corsi d’acqua che giungono al mare per poi evaporare e spinti dal vento raggiungono le zone più fredde di condensazione e come pioggia e neve (a volte anche come grandine) tornano al suolo. Le montagne sono serbatoi d’acqua che attraverso le sorgenti danno il via alla magia dinamica del fiume, che unisce le alte vette al alle profondità del mare, e così fa il fiume Vomano.
Le montagne sono purtroppo quel luogo della terra che in forma accelerata subisce le azioni negative dovute al cambiamento del clima, con il pericoloso innalzamento delle temperature.
Recuperato l’ordine l’esplorazione è continuata verso un’altra ansa del fiume, dove purtroppo la sponda opposta al nostro punto di osservazione è stata denudata degli alberi e spianata dalle ruspe. Vicino a noi abbiamo osservato anche due ampi ceppi, testimoni di grandi pioppi tagliati. Non riusciamo a capire perché di tanto danno ambientale, ma vedremo di documentarci.
Il tempo scorre ed è ora di tornare a scuola per il pranzo.
Una ripida scalinata ci riporta verso il centro del paese e percorriamo le vie salutati calorosamente da ogni persona incontrata, ammaliate da quel lungo ordinato serpentello colorato e festoso.
Adesso restiamo in attesa delle cromatiche è fantasiose restituzioni da parte di questi curiosi e attenti attori di una singolare esperienze in ambiente, con le loro insegnanti e i soci della Sezione Cai di Teramo.
PARCO IN AULA è un progetto di Educazione Ambientale promosso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” delle Sezioni CAI di Castelli e Teramo, ha presentato più progetti e tra questi la Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano ha scelto “Acqua Fonte di Vita”, la Scuola Media di Castelli “Sapori e Saperi della Montagna” e il Liceo Artistico di Castelli “Rifugio Enrico Faiani”.
Mascottes di queste esperienze sono il prof. “Ovidio Verde” e il “vagamondo Camoscio Carlino” che prossimamente si faranno conoscere.
Hanno partecipato a questa esperienza n.59 tra bambine e bambini organizzati in tre gruppi accompagnati dalle insegnanti: Lara Pezzoli, Simona Paolini, Maria Rita Nori, Rita Di Carlantonio, Gilda Paolini, Iolanda Sersante, Alessandra D’Ignazio e dai soci Cai: Filippo Di Donato, Giacinto Urbani, Aurelio Ferreo, Federica Delli Compagni e Pietro Seca
AVVENTURA FIUME
Possiamo chiamare queste attività sul Vomano “AVVENTURA FIUME” svolta da bambine e bambini insieme al Club Alpino Italiano di Teramo e al CEA “gli Aquilotti”.
Prossimi incontri serviranno per riflettere su alcuni argomenti e sulla Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo 2024 dal tema “ACQUA PER LA PACE – Acqua per tutti: garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti” ed è poi prevista un’uscita con pranzo al sacco da svolgere lungo il fiume.
Educazione e Sostenibilità racchiudono scelte e comportamenti che sanno di futuro
EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE E ALL’OSSERVAZIONE: attraverso disegni, mappe, foto, cartellone e testi, per tutti noi la rappresentazione e la narrazione di luoghi, trasformazioni e aspettative.
C’è poi l’incontro del fiume con il mare attraverso il dialogo tra il polpo e la trota.
PARCO TERRITORIALE ATTREZZATO FIUME VOMANO.
L’attenzione al fiume pone l’accento sul ruolo del Parco Territoriale Attrezzato Fiume Vomano.
Istituito con la Legge Regionale n. 109 del 9 maggio 1995. E’ esteso 335 ettari e costituisce una riserva abruzzese con sentieri, storia e specie interessanti.
TRENTA ANNI
Può essere una buona idea prepararci nel 2025 ai 30 anni della istituzione del Parco Fiume Vomano.
AGENDA 2030: con i 17 obiettivi da raggiungere indica le azioni guida da adottare e seguire come cittadini responsabili e consapevoli.
COSTITUZIONE: pietra angolare nella crescita dei giovani, arricchita negli artt. 9 e 41 con il diritto delle nuove generazioni, garantite nell’accesso alle risorse ambientali di qualità.
——–
PS: Dopo quella meravigliosa mattutina danza della pioggia che i ragazzi hanno liberamente espressa, nel pomeriggio la richiesta è stata accolta e la pioggia è scesa copiosa, dalla montagna al mare.
articolo 2024.02.29 parco in aula – sito Teramo (1)
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La manifestazione dedicata alle donne, organizzata dal Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo, torna anche quest’anno!
Domenica 10 marzo ci recheremo a Raiano (AQ) per visitare l’acquedotto romano delle Uccole. Successivamente, ci dirigeremo alla scoperta dell’Eremo di San Venanzio.
La partecipazione è aperta a tutti, grandi e piccini, e non è richiesta una particolare abilità fisica.
Di seguito troverete il programma, vi aspettiamo numerosi!
Programma:
07.30 Ritrovo presso il casello autostradale A14 di Roseto, automunite dir.Raiano (AQ).
09.00 Ritrovo e partenza escursione ipogea a Raiano (AQ) in piazza Umberto Postiglione di
fronte alla chiesa di Santa Maria Maggiore.
Attraversando i vicoli del paese ci dirigiamo
all’acquedotto delle Uccole di epoca Romana dove visiteremo il suo interno.
L’escursione proseguirà in direzione eremo di San Venanzio;
11:00/11:30 visita guidata all’interno dell’Eremo.
12:30 Pranzo al sacco, area verde antistante l’Eremo.
14:00 Si prosegue con l’escursione costeggiando il fiume Aterno in direzione del
vecchio mulino, breve sosta per poi proseguire alla visita delle sorgenti sulfuree.
Essendo un percorso ad anello dalle sorgenti si torna in piazza Umberto Postiglione
a Raiano ore 16:00 circa con fine escursione.
Note/Avviso:
Escursione di media lunghezza adatta a tutti e senza notevole difficoltà tecniche,
costo ingresso eremo San Venanzio €2,50 a persona “ per la guida ambientale”.
I bambini 12 anni compiuti non pagano.
Abbigliamento da trekking, impermeabile in caso di pioggia, scarponcini, bastoncini, acqua,
casco e luce frontale, la sezione fornirà il materiale “casco e luce frontale” a chi ne sarà sprovvisto.
Soci CAI partecipazione gratuita, bambini non soci dai 3 ai 12 anni compiuti
assicurazione obbligatoria 5,00 €uro. Adolescenti/adulti/delegati
“ NON SOCI CAI ” come da regolamento è necessario attivare l’assicurazione
giornaliera al costo di 10,00 €uro
Prenotazione obbligatoria entro le ore 20.00 del 08.03.2024
Fornire Nome, Cognome e data di nascita. Contattare: Ferreo Aurelio 3315788106; Sisino Lia 3348496437; Di Giacomo Nicoletta 3284775110;
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I soci della Sezione CAI Teramo sono invitati a partecipare all’Assemblea di sabato 2 marzo. Quest’anno l’importante appuntamento prevede il rinnovo del Consiglio Direttivo per il prossimo triennio.
Sarà l’occasione per prendere atto di quanto svolto nei diversi campi di attività tra Escursionismo, Family CAI, Seniores, S.O.S.E.C., Speleologia, Tutela dell’Ambiente, Alpinismo, Corsi, Rapporti istituzionali e interassociativi.
Dall’attività svolta a quelle in programma per un ricco calendario di eventi 2024. Come ci ricorda il Presidente uscente Luigi Pomponi “sono trascorsi 110 anni da quando un gruppo di teramani illustri diede vita il 6 febbraio del 1914 alla sezione di Teramo del Club Alpino Italiano”. Tanto orgoglio e soddisfazione per quello che è stato fatto, ma in questa fase storica di policrisi, che vede la montagna in prima linea per il cambiamento climatico, diventa ulteriormente importante quello che riusciremo a fare in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e dei dettami della Costituzione con particolare riferimento agli articoli 9 e 41. La Sezione CAI di Teramo, come capoluogo provinciale può svolgere un ruolo di coordinamento e di riferimento. Diventa particolarmente importante per i nuovi eletti, porre attenzione alla Comunicazione sociale, ai Giovani (iniziando dalle bambine e dai bambini) e al Territorio dove sono presenti tanti piccoli Comuni montani, all’Inclusione e alla Partecipazione.
Ci animano passione e cura per la montagna con un respiro che, dalle “Terre Alte” abbraccia i luoghi fino alle sabbiose coste.
Anche il Calendario, in 20 anni di storia documenta questo essere sempre positivamente “in cammino”.
L’appuntamento per ogni socia e socio CAI Teramo è per domani 2 marzo alle 15:30 a Teramo presso la sede sociale in via Cona numero 180.
Filippo Di Donato
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Sull’onda del progetto “Acqua Fonte di vita” inizia il percorso educativo con la Scuola dell’Infanzia Statale di Montorio al Vomano. Domani saremo accompagnati da 57 esploratrici ed esploratori, alla scoperta dei luoghi, osservando l’omonimo fiume che lambisce la cittadina. L’occasione per leggere insieme l’ambiente lungo le rive, scoprire gli stati di aggregazione della materia (tra ghiaccio, acqua e vapore acqueo), provare a immaginare dove nasce il lungo fiume (non è un caso che ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) e quali sono le funzioni e i servizi offerti dalla preziosa acqua. Atomi e molecole animeranno un creativo gioco che porterà tutti a tenersi per mano.
Saranno ore festose e tranquille con il CAI-Scuola all’aria aperta, insieme ai soci del CAI di Teramo e del Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti”.
Accompagnano: Filippo Di Donato, Giacinto Urbani, Aurelio Ferreo, Federica Delli Compagni, Pietro Seca, Lara Pezzoli.
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Descrizione itinerario:
Si parte dall’area picnic che si trova prima di iniziare la discesa verso Macchia da Sole identificabile da una
fontana, alcuni tavoli e un braciere in pietra. Dall’altro lato della strada il cartello metallico che indica l’inizio
del sentiero a quota 900. Si inizia il cammino addentrandosi nel bosco su sentiero ben tracciato e segnato. Si
prosegue sempre nel bosco di faggi senza grosse pendenze fino alla località Forchetta a quota 1.261 m. dove
si entra nella valle degli scoiattoli e inizia la discesa.
Si percorre quindi la valle sottostante al versante ovest del Monte Foltrone dove si scorgono le imponenti
pareti inaspettate in un monte così familiare e rassicurante.
Il sentiero conduce comodamente a Battaglia dopo poco più di 7 km
Accompagnatori:
Antonio Di Donato
Franco Di Michele
Tel.:
320 792 0917
349 688 4440
Mail: segreteria@caiteramo.it
francodimichele64@gmail.com
Scheda da Macchia da Sole a Battaglia
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Il sole alto sullo storico borgo di Poggio Umbricchio ci ha guidati lungo il facile percorso verso il Fosso Ardascone, affluente del più noto Fiume Vomano, e tra il labirintico bosco che lo protegge.
Salti d’acqua e piccole gemme inaspettate, hanno fatto da cornice alla prima piccola sosta servita per rifocillarci in vista del tratto più impegnativo della Valle del Vatilato. La salita contrariamente a quanto previsto, è stata agevole e ben premiata dalla meravigliosa Loreta, a San Giorgio, frazione del Comune di Crognaleto, che con tanta pazienza, ci ha coccolati con gustosi taglieri dei più tipici prodotti locali.
Ripreso il cammino, in breve tempo e attraverso verdi altipiani e rocce imponenti, finalmente siamo scesi a “Lu Puj” (termine dialettale per indicare il nome del paese) dove ad attenderci c’era un vero “tesoro nascosto”: la Chiesa di Santa Maria Lauretana. Un grazie speciale agli Amici della Pro Loco, in particolare ad Enzo, Oreste ed Anna che ci hanno guidati tra i segreti e gli aneddoti della Chiesa e di tutti gli angoli del borgo, facendoci sentire come a casa.
Grazie di cuore anche a tutti coloro che ieri hanno partecipato e reso speciale il Cammino, la Compagnia e la Giornata.
Giorgio D’Egidio
Grazie a Elisabeth D. G., Enzo E. ed Oreste E. per le bellissime foto.
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“Lu Puj” in dialetto teramano è il soprannome scelto dai suoi abitanti per la piccola ma accogliente POGGIO UMBRICCHIO, frazione del Comune di Crognaleto, abbarbicata su uno sperone di roccia dei Monti della Laga.
Ancora una volta vi guideremo lungo i sentieri della Storia e della Natura e tutto questo insieme agli Amici della Pro Loco del paese.
Vi mostreremo antichi tratturi, un borgo sede di un antico insediamento romano lungo la storica VIA CAECILIA con interessanti testimonianze conservate oggi nella Chiesa di Santa Maria Lauretana, ma anche panorami mozzafiato, boschi labirintici e fossi selvaggi, il tutto condito con leggerezza ed un po’ di spirito d’avventura.
Vi aspettiamo!
Giorgio D’Egidio
Locandina Poggio Umbricchio
SCHEDA TECNICA POGGIO UMBRICCHIO
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La traversata è da anni un’uscita pensata per visitare sulle ciaspole o sugli sci i posti belli panoramici tra il versante Aquilano e il versante Teramano del massiccio dei Monti della Laga e solitamente viene pianificata in un periodo in cui si può aspettarsi abbastanza neve per giustificare la portate delle ciaspole. La versione 2024 della “Ca-Fra” è diventata testimone e le foto scattate anche archivio storico di una situazione meteorologica – e forse climatica – che si si vede sempre di più in questo periodo del anno: fino a 1.600 metri, l’altitudine su cui siamo usciti dal bosco sulla prateria del Coppo, non c’era neve quasi per niente!
La salita al Coppo (m 1.604) si faceva subito… e per non arrivare alle 12 e mezza alla trattoria Monti della Laga, abbiamo deciso di andare in cerca della neve, seguendo il percorso alto per Colle Mare (m.1.816).
Quando siamo partiti dal Coppo, dopo una breve pausa, il meteo sembrava subito un po’ più invernale, ma non era prevista l’intervento dalla divinità della neve, Chione, figlia di Borea. E, nonostante che tirava il Libeccio, sopra le 1.750 metri, arrivati sul sperone orientale sotto il Colle del Vento, cambiava il meteo da poco invernale a condizioni da Grande Nord… Sia per il nome del Colle, sia per Chione, ma tra nebbia, vento e la neve alla deriva, l’uscita era diventata una vera escursione invernale.
Fortunamente la neve non era così abbondante che la traversata del Fosso Rubiata e gli altri fossi che scendono quel versante del Monte di Mezzo e della Montagnola, ha creato delle sfide più grandi. C’erano due breve passaggi dove valeva la pena stare attento per non scivolare nel fosso, ma il vento, anche questa volta, non ha portato via nessuno.
La combinazione di vento e neve a deriva, sul Colle Mare (m. 1.816), che abbassava decisamente la temperatura percepita, ci faceva scendere per i prati ampi del Colle, dalle condizioni arctiche in mezzo chilometro a una giornata di fine inverno, sulla parte più bassa del colle, che si chiama Colle dei Prati (m. 1.708). E scendendo sotto le nuvole e la nebbia si apriva il cielo, con scorci panoramici sulla catena del Gran Sasso, ancora con le vette tra le nuvole.
Dopo rinfresco (o riscaldamento) portato dal nostro Luigi e foto di gruppo, la discesa per il bosco della Selva (m. 1.660) ci ha portato sullo sperone della Lama, che finisce al paese di Frattoli.
Sulla Lama è cambiata di nuovo il meteo e scendendo ci siamo ritrovati uno scenario di primavera, con temperatura decisamente troppo alta per il periodo dell’anno.
Come sempre, l’escursione si è conclusa con il pranzo abbondante al ristorante-trattoria Monti della Laga a Frattoli…
Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta, finire l’escursione e i bichieri!
Ci vediamo alla versione 2025 della Ca-Fra!
Qui sotto la galleria completa. Grazie per le foto a Luigi d’A., Gianluca P., Luigi A., Claudio C. e Joost vB.
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Accompagnati da un socio della locale Associazione Felecta che ha molta cura di questi territori e dei suoi percorsi , siamo arrivati alla bella cascata dello Schizzataro, purtroppo non ghiacciata, adempiuto alle foto di rito, ripresa la salita l’erto sentierino ha svelato la seconda sorpresa del giorno i bellissimi insediamenti agropastorali scavati nella roccia tutti perfettamente conservati e accessibili.
Affascinati dalla singolarità e dalla grandezza degli insediamenti abbiamo tardato e fotografato per continuare poi la costa che si svela in pochissimo tempo, su un pianoro a 1200 metri con la bellezza dell’Abbazia dei Santi Crisante e Daria . L’Abbazia . a cui abbiamo avuto accesso grazie all’ amico della Felecta, presenta la volta a capriate e restano ancora due pannelli, di carattere bizantino, raffiguranti San Michele e la Vergine realizzati tra il XII e XIII secolo. Dopo la parentesi culturale ripresa la salita dalla cima monte Rofano , la vista va ai grandi spazi : non lontano la cima di Monte Ruzza e poi dalla parte opposta la catena del Gran Sasso , con le sue cime allineate e sfrangiate a delimitare l’orizzonte. La discesa bellissima verso Filetto, con panorama sulla piana del Fugno, ha regalato l’ultima perla: l ‘ antica chiesa agropastorale dell’Eremita Sant’ Eusanio, costruita nel 1500, punto di valico e stazione di pedaggio per il transito dei greggi transumanti verso le Puglie. Immaginate milioni di pecore che si apprestavano a intraprendere il lungo viaggio verso il tavoliere con i cani, gli armenti, i pastori e i lupi ….sempre pronti . Questo è un luogo magico, questi sono luoghi che non ti aspetti di trovare e noi torneremo perchè vogliamo di nuovo rivivere questa magia . Grazie agli amici della Felecta e al mitico Fabrizio. G.U.
PS Le belle foto, manco a dirlo, sono di Luigi.
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Escursione invernale senza neve e con sole primaverile Domenica 4 Febbraio CAI Teramo e CAI arsita e nel mitico Canyon di Campo Imperatore, arso e secco come non mai, una delle più affascinanti location del cinema italiano. Sotto il monte Bolza a fare da fondo salendo da Castel del Monte e siamo immersi in questo luogo senza tempo dove hanno cavalcato e si sono alternati attori del calibro di Schawarzenegger, Bud Spencer , Terence Hill , Mastroianni ,Michel Piccoli…. eravamo tanti , le Sezioni di Teramo e Arsita e gli scenari nella limpida giornata ci hanno ripagato della piccola salita iniziale in quota . Siamo atterrati in breve nel canyon camminando e chiacchierando con i nuovi e i ben rivisti amici i di tempi lontani, tutti insieme godendo dello scenario a campo aperto, del cielo azzurro e del caldo sole.
Abbiamo attraversato tutto il canyon passando sotto i torrioni di roccia nel suggestivo paesaggio celato e nascosto. Un luogo iconico e….. sospeso che merita sicuramente di essere ricordato .
Adesso prima che si spenga il ricordo, ancora con queste immagini negli occhi, potremmo andare a rivedere alcune scene di films come Il Deserto dei Tartari di Buzzati , Keoma , Continuavano a chiamarlo Trinità…. per rivivere o addirittura immaginarci protagonisti delle stesse scene
Al termine del nostro percorso raggiunto il Rifugio Ricotta, con tante foto negli occhi e la voglia di continuare a camminare insieme, con lo spirito che da sempre contraddistingue i soci CAI ci siamo salutati dandoci appuntamento alla prossima escursione Intersezionale sul S.I. : l’anello delle Sette Cascate sui Monti della Laga . G.U.
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UN FILM CHE CI PORTERA’ LONTANO IN UN VIAGGIO NELLE TERRE SCONFINATE DELLA MONGOLIA , LA STORIA DI UN AMICIZIA VISSUTA TRA UN BAMBINO E UN ADULTO , UNA STORIA EMOZIONANTE CHE VIENE DA LONTANO CHE CI FA RESPIRARE L’ODORE UMIDO DELLA TARDA ESTATE DOVE IL TEMPO SI FERMA E DIVENTA CATARSI .
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Ci avventureremo su:
sentieri poco conosciuti e frequentati che dal vicino abitato di Filetto (partenza a quota m.1.060), con un percorso ad anello ci porteranno in breve tempo a vedere la cascata dello Schizzataro, raggiungeremo la panoramica cima del monte Rofano 1514 m e visiteremo la Chiesa dei Santi Crisante e Daria composta da un unica navata e gli insediamenti rupestri.
Cammineremo sulle tracce della segnaletica sistemata negli ultimi anni dall’associazione “Felecta” godendo di un bellissimo panorama con balconi naturali sulle catene montuose circostanti passando tra boschi e radure . Insomma un bel Mix di natura e cultura.
SCHEDA TECNICA ANELLO DEL MONTE ROFANO-4
LOCANDINA ANELLO MONTE ROFANO
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Domenica 11 febbraio la sezione Teramo del Club Alpino Italiano propone un’escursione invernale su sentieri, strade di montagna e i prati sotto il Peschio Menicone e il Monte di Mezzo. Per ora non è prevista molta neve, e proponiamo un percorso flessibile, così che possiamo anche salire più in alto se non c’è neve e la situazione meteorologica ci permette.
Dopo il trasporto in pullman, da Teramo o (per chi preferisce) da Aprati, l’escursione parte dalla diga del Fucino, al Lago di Campotosto, ad un’altitudine di 1.316 metri. Saliamo per sentieri nei boschi sotto il Peschio Menicone, per uscire sul prato del Coppo (m. 1.604), dove si comincia a scoprire il panorama sulla catena del Gran Sasso. Dopo una breve pausa si prosegue, sempre per i faggeti della Laga, salendo al Colle dei Prati (m. 1.708), da cui ci godiamo uno dei panorami più belli su tutta la catena del Gran Sasso. Tempo, meteo e situazione nivologica permettendo saliamo a Colle Mare (m. 1.813) e proseguiamo sopra il livello del bosco per arrivare sopra la prateria della Macchiarella (m. 1.831), che scendiamo, per prendere la stradina al Piano Grande (m. 1.635), e poi a La Lama per Frattoli (m. 1.120).
A Frattoli finiamo l’escursione, come sempre nella Campotosto-Frattoli, alla Trattoria Monti della Laga con un pranzo abbondante. Dopo il pranzo ripartiamo in pullman per Teramo.
Dislivello in salita: +610 metri, Dislivello in discesa: -825 metri, Lunghezza: 10,5 km
Durata: 6 ore Difficoltà: E / EAI
Attrezzatura necessaria
Scarponi invernali, bastoncini, zaino giornaliero, acqua, crema da sole, vestiti a più strati per la stagione invernale, capello, giacca impermeabile, guanti, ghette, ciaspole (uso da confermare), lampada frontale e, per chi vuole, un ricambio.
Partenza in Pullman da Teramo, sede CAI, via Cona: ore 07:00 (ora incontro: 06:45)
2a Località di incontro: Aprati, SS80 (ora incontro: 07:45)
Partenza escursione dalla diga del Fucino: ore 08:30
Adesione
In sede del CAI Teramo, Via Cona, 64100 Teramo: venerdì sera (2 o 9 febbraio) tra le ore 20:30 e 22:00
al telefono / whatsapp del presidente, Luigi Pomponi: 3473767682 oppure tramite eMail (segreteria@caiteramo.it ) o
con l’accompagnatore Niels van Bemmelen: whatsapp 3495075867 / fisso: 0861 1855995 / niels.van.bemmelen@gmail.com
Per più informazioni vedi la scheda tecnica: scheda tecnica escursione 11 febbraio Campotosto Frattoli
Mappa del percorso
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Questa domenica siamo stati a 📍Città della Pietra, Prati di Tivo, nella speranza di vedere delle concrezioni di ghiaccio.
Come potete immaginare c’era poca neve e poco ghiaccio ❄️, ma non ci siamo lasciati scoraggiare.
Tornati al piazzale di Prati di Tivo il nostro Mauro aveva una sorpresa per noi: un borsone pieno di cibo e bevande🥂 per il suo compleanno (che, ovviamente, ci eravamo dimenticati).
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Prima giornata in falesia del nuovo anno dedicata ai giovani del gruppo, scaldati da un tiepido sole e dall’amicizia che ci unisce!
Ci teniamo allenati, nonostante il freddo, per affrontare al meglio le prossime sfide verticali.
Grazie a tutti i partecipanti e agli istruttori del Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo.
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Magia e allegria nel fine Settimana dell’Epifania!
Qualche tempo fa abbiamo vissuto momenti indimenticabili! Il 6 Gennaio 2024 a Pizzoli (AQ), le befane hanno incantato tutti con la loro discesa dal campanile della chiesa di Santo Stefano, mentre il giorno precedente a Sant’Omero (TE), le amabili vecchine dispensatrici di doni hanno deliziato grandi e piccini scendendo dal palazzo municipale.
Un grazie speciale alle amministrazioni comunali di Pizzoli e Sant’Omero per aver reso possibili queste meravigliose iniziative che riscaldano il cuore e rafforzano le nostre tradizioni.
Un caloroso ringraziamento va anche all’Azienda Dolciaria Gelco di Castelnuovo Vomano, a Sapori Veri Notaresco e al Bar Pasticceria Di Rocco a Guardia Vomano.
Infine, un applauso va ai componenti del Gruppo Grotte e Forre del CAI di Teramo che con la loro allegria hanno portato gioia e divertimento a tutti i presenti.
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Le suggestive immagini del Piano del Rascino di Domenica 21 Gennaio
Uscita pensata per “ciaspolare” lungo l’altipiano carsico del Rascino e trasformata, per la mancanza di neve, in una piacevole escursione, resa gradevole da un’atmosfera di stampo primaverile all’insegna di una giornata connotata dall’amabile compagnia degli amici del CAI di Antrodoco e Rieti.
Le foto del nostro past President rendono tangibile il fascino del luogo e del godibile panorama che dalla cima di Torrecane spazia verso il Terminillo, il Monte Calvo, il Gran Sasso, il Sirente-Velino, la Maiella e i Sibillini.
Impareggiabile la vista del Piano del Rascino con l’omonimo lago e i colori e la luce in esso riflessi
Buona Montagna a tutti e..alla prossima escursione.
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I FILMS DEL CANYON DELLO SCOPPATURO
Intersezionale Club Alpino Italiano
Sezione.Gran Sasso d’Italia T e r a m o
Sezione Arsita M.Ciotti
Questa escursione da’ l’opportunità di scoprire uno dei luoghi simbolo dell’Abruzzo: il Canyon dello Scoppaturo. Talmente bello che gli escursionisti lo hanno ribattezzato il “Canyon delle Meraviglie”.E infatti il canyon dello Scoppaturo è uno dei luoghi più affascinanti e scenografici dell’Abruzzo. Non a caso qui sono state girate scene moltissimi film, western e non. Per esempio, chi non ha visto Continuavano a chiamarlo Trinità con Bud Spencer e Terence Hill In realtà a quanto pare il nome ufficiale di questo luogo è il canyon della Valianara.
E qui entrano in ballo leggende sulle streghe legate a Castel del Monte. Sì, perché nelle credenze popolari, Valianara è una delle streghe più potenti della zona. E a lei viene associato la fantastica storia di un imponente monolite che si trova proprio all’interno del canyon con la grotta poco più avanti…..
SCHEDA TECNICA CANYON SCOPPATURO (1)
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Domenica 28 gennaio la sezione Teramo del Club Alpino Italiano propone un’escursione in ambiente innevato, su sentieri, strade di montagna e altopiani dal Piano del Rascino (m.1145), sopra Fiamigniano, nella provincia di Rieti, al Monte Torrecane (m.1576).
Visitiamo l’omonimo lago del Rascino, prima di salire alle Olanette, un pendio sulla cresta che divide il Pian del Rascino dal Piano di Cornino. Sul secondo piano visitiamo anche il suo Laghetto, prima di salire al Monte Torrecane, dove nell’antiquità sorgeva una torre, probabilmente nel territorio della tribù Italica degli Equi.
Dal Monte Torrecane scendiamo per le Coste di Torrecane al punto occidentale del Piano del Cornino, che attraversiamo per tornare sulla cresta che divide i due piani, e scendiamo per i ruderi del Castello del Rascino per tornare al punto di partenza.
Dislivello in salita: +650 metri, Dislivello in discesa: -650metri, Lunghezza: 11 km
Durata: 6 ore Difficoltà: E / EAI
Attrezzatura necessaria
Scarponi invernali, bastoncini, zaino giornaliero, acqua, crema da sole, vestiti a più strati per la stagione invernale, capello, giacca impermeabile, guanti, ghette, ciaspole, lampada frontale e, per chi vuole, un ricambio.
Partenza in macchina da Teramo, sede CAI, via Cona: ore 06:40 (ora incontro: 6:30)
Incontro Uscita A24 San Gabriele-Colledara: 6:50 – ripartenza da San Gabriele-Colledara: 07:05
Partenza escursione dal altopiano del Rascino: ore 9:00
Punto di partenza dell’Escursione: AltoPiano del Rascino, 02023 Fiamignano, Provincia di Rieti (collegamento google maps)
Adesione
E’ possibile aderire per soci CAI, PRIMA di venerdì 26 gennaio 2024:
– chiamando o mandando una email o un messaggio whatsapp all’ accompagnatore:
> Niels van Bemmelen, niels.van.bemmelen@gmail.com, whatsapp 3495075867, fisso 0861 1855995 oppure
– mandando una email alla segreteria della sezione Teramo del CAI, segreteria@caiteramo.it
– usare il modulo iscrizione sul sito CAITeramo.it
Per più informazioni vedi la scheda tecnica: scheda tecnica escursione 28 gennaio 2024 dal Rascino al Monte Torrecane
Mappa del percorso
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Domenica di sole e di relax per i soci del CAI Teramo sulla neve del Voltigno che non delude mai.
Il classico giro partendo dallo chalet per arrivare al lago di Sfondo e al rifugio del CAI di Penne su uno strato di neve fresca e soffice caduta nella giornata di Sabato.
Il sole ci ha accompagnato per tutta l’escursione regalandoci calore e il cielo terso senza vento ci ha permesso di godere del paesaggio mentre senza fatica abbiamo raggiunto il punto di partenza e poi il meritato ristoro come dimostrato da alcuni scatti .
Diciamo che abbiamo fruito di una bellissima seduta di montagna terapia godendo di tutti gli aspetti benefici di carattere psico fisico che una giornata come questa può dare…
Buona montagna e alla prossima escursione G.U.
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Sabato 20 Gennaio il Cai Family di Teramo vi porterà a spasso nel tempo, percorrendo il sentiero che dal territorio di Cusciano (fraz. Montorio al Vomano) giunge al grazioso borgo di Azzinano, il paese dei murales. Qui la Pro loco del posto ci parlerà dei giochi di una volta e ci aprirà le porte della casa della pittrice naif Annunziata Scipione; i suoi quadri, rievocando i momenti di vita contadina, ci faranno immergere nell’atmosfera semplice e genuina di un tempo passato.
Percorso a/r: 8,7 km
Dislivello: 180 m
Difficoltà: T
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Domenica 21 Gennaio 2024
ciaspolata nella magica
Valle del Voltigno
Questa valle non smette mai di stupirci e ogni volta che la si percorre mostra sempre aspetti sconosciuti e magici, ancor di più, nel periodo invernale quando la neve rende favola i suoi luoghi dove il crepitio della neve calpestata è il solo rumore che accompagna i nostri passi.
L ‘ambiente onirico tra doline carsiche e il fascino di questo mondo cristallizzato ci riporterà alle foreste nordiche piene di miti, sagre e leggende. Durante il cammino ci faremo rapire dalla magia dell’Inverno con i faggi trasformati in aerei merletti di ghiaccio, le cime vicine del Gran Sasso e quelle lontane dei Monti della Laga. Cammineremo in un ambiente selvaggio davvero surreale, dove il calpestio della neve e l’assoluto silenzio evocheranno sensazioni uniche , irripetibili e sulla neve brillante non sarà difficile trovare le tracce di cervi, caprioli, lupi e addirittura anche del raro orso marsicano..
Emozioni assicurate!
LOCANDINA VOLTIGNO DA V. CELIERA
SCHEDA TECNICA VOLTIGNO DA V. CELIERA –
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Dopo una breve sosta, godendo del timido tepore, siamo ripartiti in direzione della Storna con qualche fermata di rito per fotografare e ammirare il panorama nel frattempo, man mano che aumentava la quota altimetrica, rinforzava il vento di traverso acuendo il freddo percepito, che non ci ha dato tregua in cresta sino a quota a 2100 m. dove siamo arrivati tutti . Qualche altra folata di vento forte…
E.. poi giù velocemente a riguadagnare calore e trovare sollievo dal vento fin alla bella sosta ristoratrice con panettone, cioccolata e rum del mitico Luigi che ,per fortuna, non manca mai in queste occasioni .
Sicuramente ,lo si vedeva dalle facce e dalla soddisfazione dei partecipanti, è stata una bella giornata in allegra compagnia sulla neve, al sole camminando immersi nella natura e conclusa dandoci appuntamento alla prossima escursione. G.U.
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Ritorna CAI Cinema in Sezione Venerdi 12 Gennaio alle 20.30 .
Vedremo ancora un film dedicato al Cammino in montagna e metaforicamente al Cammino della vita e all’amicizia :
Le Otto Montagne tratto dal libro di Paolo Cognetti
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A grande richiesta tornano le befane del Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo!
Venerdì 5 e sabato 6 Gennaio il Gruppo Grotte sarà impegnato nella discesa delle befane, prima nel paese di Sant’Omero (TE) e, nel giorno seguente, a Pizzoli (AQ).
Un appuntamento da non perdere, pensato per il divertimento di piccoli e grandi.
Le nostre vecchie befane viaggeranno a lungo per portare caramelle e panettoni a tutti i partecipanti!
Vi aspettiamo numerosi per trascorrere insieme delle giornate all’insegna del divertimento e di tanta tanta magia.
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Come da tradizione il CAI Teramo. gruppo Seniores, ha organizzato per le ultime ore dell’anno una breve escursione ai Prati di Tivo per darsi gli auguri di fine d’anno e brindare in allegria . Dopo un suggestivo percorso nel bosco e la visita alla Città di Pietra ci siamo ritrovati a festeggiare, con tutti gli escursionisti e i cavallerizzi di passaggio, all’ Arapietra godendo al sole dello splendido panorama . “Tutti insieme appassionatamente” come dice il titolo del film ” ci siamo ” incontrati” per augurare a tutti un 2024 di pace e serenità ,valori per chi ama la montagna, ancor più belli da vivere nello spirito di convivialità e condivisione da sempre anima e collante del CAI.
G.U.
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Parte bene il nuovo anno per il CAI Teramo, all’insegna dell’amicizia e del divertimento.
Trascorsi tre giorni sulle montagne del bellissimo Parco Regionale del Sirente – Velino con il Rifugio V. Sebastiani che ha fatto da Campo Base alla “spedizione” del sodalizio aprutino.
Tre giorni in cui, ospiti della gentilissima Eleonora, che da anni con professionalità e competenza gestisce il presidio, abbiamo assaporato oltre ad ottimi piatti della cucina anche l’atmosfera di un ambiente unico, le forti emozioni nate dall’estrema variabilità del meteo ma anche dalla gioia della condivisione come quella provata con Raffaele e Verdiana, amici della Sezione CAI Coppo dell’Orso-Villavallelonga e con Stefano, alla sua 5a vetta Over 2000 che allo scoccare della mezzanotte ha potuto festeggiare il suo 11° compleanno tra tanta gente ed amici.
Insomma, “se il buon giorno si vede dal mattino”, l’augurio per la nostra Sezione è quello di un altro meraviglioso ed emozionante anno insieme…”Naturalmente in Montagna”.
Giorgio D’Egidio
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PER MOTIVI DI BRUTTO TEMPO, L’ESCURSIONE E’ RINVIATA A DOMENICA 14 GENNAIO.
Domenica 14 gennaio la sezione Teramo del Club Alpino Italiano propone un’escursione invernale, abbastanza impegnativa, su sentieri, strade di montagna e prati dal Ceppo alla vetta del Pizzo di Moscio, alt. 2411 metri. Per ora non è prevista molta neve, ma con le temperature dell’ultimo periodo ci potrebbero essere tratti ghiacciati, quindi dovremo fare molta attenzione.
Si parte dal campeggio del Ceppo (m. 1.356), si entra nel bosco affrontando subito un dislivello di circa 450 metri per arrivare ai Prati del Lago dell’Orso. Qui si apre un bellissimo panorama, dal Gran Sasso ai Sibillini, ed inizia una salita meno ripida, ma comunque lunga. Dal Lago dell Orso si sale ancora passando per gli Jacci di Verre (m. 1900), camminando in cresta fino alla Storna (m. 2100).
Arrivati al bivio del sentiero che scende agli Stazzi della Morricana (località la Storna) si valuteranno le condizioni meteo e del terreno per decidere se affrontare l’ultima parte dell’ascesa alla cima di Pizzo di Moscio. In caso di presenza di ghiaccio sulla parte più ripida gli accompagnatori potranno decidere di non salire in vetta (evitando cosi’ di portare e usare i ramponi). Si consiglia agli escursionisti di dotarsi di ciaspole che potrebbero essere necessarie su alcuni tratti del percorso.
Dislivello in salita: +1.105 metri, Dislivello in discesa: -1.105 metri, Lunghezza: 12,5 km
Durata: 6 ore e 30 minuti Difficoltà: E / EAI
Attrezzatura necessaria
Scarponi invernali, bastoncini, zaino giornaliero, acqua, crema da sole, vestiti a più strati per la stagione invernale, capello, giacca impermeabile, guanti, ghette, ciaspole, lampada frontale e, per chi vuole, un ricambio.
Partenza in macchina da Teramo, sede CAI, via Cona: ore 07:00 (ora incontro: 6:45)
Partenza escursione dal ex-campeggio del Ceppo: ore 8:15
Adesione
E’ possibile aderire per soci CAI, PRIMA di venerdì 5 gennaio 2024:
– chiamando o mandando una email o un messaggio whatsapp a uno degli accompagnatori:
> Giacinto Urbani, urbanig52@gmail.com, tel./whatsapp 3398053810 oppure
> Niels van Bemmelen, niels.van.bemmelen@gmail.com, whatsapp 3495075867, fisso 0861 1855995 oppure
– mandando una email alla segreteria della sezione Teramo del CAI, segreteria@caiteramo.it
– usare il modulo iscrizione sul sito CAITeramo.it
Per più informazioni vedi la scheda tecnica: scheda tecnica escursione 7 gennaio 2023 al Pizzo di Moscio
* riferimento all’opera di Mozart: Alesi, Calibani e Palermi, “le più belle escursioni – Mt della Laga”, 2005
Mappa del percorso
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Scarica Programma CAI Teramo 2024
Con molto piacere condividiamo con tutti i soci, gli appassionati e i nostri simpatizzanti il calendario delle attività per l’anno in corso.
Le attività escursionistiche, pensate per rispondere alle esigenze di tutti i frequentatori delle nostre Terre Alte, spaziano da attività più semplici a giornate o trekking più impegnativi. Il coinvolgimento quest’anno è rivolto anche alle famiglie e ai più piccini con giornate a loro dedicate o una giornata dedicata alle sole donne con la giornata rosa.
Le attività in Grotta e Forre sono, ovviamente, a cura del nostro Gruppo Grotte e Forre.
Le attività in sezione invece spaziano da corsi completi a mini-corsi, serate a tema, condivisione di esperienze o proiezioni di film/documentari che pubblicheremo sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook ad ogni occasione.
Vi ricordiamo, inoltre, che chiunque può partecipare alle attività in ambiente e alle attività in sezione. Le uscite e le serate sono completamente gratuite per i Soci CAI e i non Soci sostengono il solo costo assicurativo (10 €).
Stay tuned!
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Sono giorni di festa e allegria per le vie dei nostri paesi durante il Natale. Babbo Aurelio e i suoi elfi (del Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo e del gruppo Seniores) hanno fatto visita a Castelnuovo Vomano e ad Azzinano.
Venerdì 22 dicembre, prima tappa: Castelnuovo Vomano – Babbo natale speleo incontra i bambini dell’asilo nido “Caffè dei Piccoli Artisti” per donare dolci e sorrisi, in compagnia delle due renne Molly e caprotto.
Sabato 23 Dicembre, seconda tappa: Azzinano – il borgo dipinto ha ospitato Babbo Aurelio (accompagnato dai fedelissimi elfi Mauro e Paola) e lo zampognaro Teatino Settimio Raposelli. Insieme alla proloco hanno regalato stupore e gioia alla gente del borgo. Caprotto sempre presente e attrazione principale.
Dal gruppo Grotte e Forre del CAI Teramo e dal Gruppo Seniores un sentito Buon Natale!
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All’andata, poco dopo Pagliaroli, si arriva in località Fonte Palumbo dove si lascia un’auto per il ritorno.
Successivamente si raggiunge lo splendido paesino di Valle Vaccaro caratterizzato dalle tipiche case in pietra non deturpate da strutture moderne dove inizia il cammino (q 1100 m).
Dal paese si sale ripidamente verso la cresta dominata da una stalla da dove si può godere il panorama esteso dal
mare al Gran Sasso.
Si prosegue su un tratto del S.I. fino a incrociare la strada bianca che porta a Colle della Pietra (q 1654 m) che però si lascia subito dirigendosi verso dx (q 1487m punto più elevato del percorso).
Si percorre il sentiero nel bosco raggiungendo, con lievi saliscendi, la forchetta di Altovia (q 1334 m), il bivio per
Cortino (q 1378 m), il bivio per Macchiatornella (q 1364 m), la sella del Bilanciere (q 1210 m), il rifugio del Bilanciere
(q 1235 m), la vetta di detto monte (q 1263 m).
Da questo punto inizia la discesa verso Fonte Palumbo (q 1003 m) dove sosteremo in attesa del rientro delle auto.
Si potrebbe rimanere a pranzo presso l’albergo “La Pineta” al costo di € 20,00 ciascuno per gustare la loro
cucina tipica (menù da contrattare) che però lavora, in questo periodo, solo su prenotazione.
Per questo motivo, chi volesse pranzare, è tenuto a dare la propria adesione entro il pomeriggio di giovedì 7 dicembre.
Numero minimo di persone per il pranzo: 10.
di seguito SCHEDA TECNICA
Scheda Tecnica da Valle Vaccaro a Fonte Palumbo
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Domenica 3 dicembre Il CAI ti propone una camminata in montagna, abbastanza impegnativa, su sentieri, strade di montagna e prati da Forca di Valle a Casale San Nicola. Prima, da Forca di Valle seguiamo il classico percorso CAI 103 per arrivare alla Croce di Cerchiara, da dove si scende per entrare nel Bosco di San Nicola per prendere il percorso CAI 200A, che scende a Casale San Nicola. L’ultimo tratto del percorso segue una strada boschiva non segnata, che scende per il Bosco di San Nicola sulla Colle della Carpinia e sul Colle Castello per uscire alla chiesa di San Nicola, che possiamo visitare. Dalla chiesetta ci vogliono 30 minuti per scendere a Casale San Nicola. Il tutto sempre sotto il paretone del Corno Grande.
In caso che troviamo molta neve sul tratto alto del percorso, potrebbe essere utile portare delle ciaspole.
Dopo l’uscita possiamo mangiare qualcosa al Bar Ristorante Casale a Casale San Nicola.
Dislivello in salita: +840 metri, Dislivello in discesa: -800 metri, Lunghezza: 10,2 km
Durata: 6 ore Difficoltà: E / EAI
Attrezzatura necessaria
Buone scarponi alte, bacchette, zaino giornaliero, acqua, crema da sole, vestiti in più strati per la stagione invernale, capello, giacca impermeabile, guanti, ghette, eventualmente ciaspole (nel caso di neve sul tratto alto del percorso).
Partenza in macchina da Teramo, sede CAI, via Cona: ore 6:45 (ora incontro: 6:30)
Incontro uscita A24, Colledara – San Gabriele: ore 7:00 (da Teramo ore 7:10), ri-partenza: 7:15
Adesione
E’ possibile aderire per soci CAI, PRIMA di sabato 2 dicembre 2023:
– all’accompagnatore niels.van.bemmelen@gmail.com, whatsapp 3495075867, fisso 0861 1855995 oppure
– alla segreteria della sezione Teramo del CAI, segreteria@caiteramo.it
– usare il modulo iscrizione sul sito CAITeramo.it
Per più informazioni vedi la scheda tecnica: 3 Dicembre 2023 Forca di Valle – Casale San Nicola
Pranzo dopo l’escursione
Dopo l’escursione possiamo mangiare qualcosa al Bar Ristorante Casale, a Casale San Nicola. Chi vuole mangiare qualcosa è pregato di fare la scelta da un menu semplificato e all’adesione indicare cosa vuole mangiare.
Menu semplificato
Primi (a scelta)
Fettucini ai funghi porcini
Penne al ragù
Secondo
Grillata mista (porzioni da condividere – indicare se vuoi partecipare alla grillata mista)
Bevande e contorni da ordinare separatamente
Mappa del Percorso
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Il percorso parte e arriva dal C.E.A. (Centro Educazione Ambientale) del WWF e per una buna parte si svolge sui prati di piano Roseto per arrivare poi alla Madonna della Tibia e da qui alla rocca di Roseto per tornare poi al C.E.A
LOCANDINA ANELLO DELLA MADONNA DELLA TIBIA
SCHEDA TECNICA ANELLO DELLA MADONNA DELLA TIBIA
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La partenza, prevista per il giorno 2 novembre, è stata “carica”: l’attrezzatura speleologica personale e i cambi degli 11 membri del gruppo hanno riempito i portabagagli di 3 auto (e che auto!).
Dopo più di due ore di strada, l’Ostello Del Volo ci ha accolti con cordialità e simpatia, ma si sa: durante un raduno di speleologia il riposo è un miraggio (giusto quelle poche ore necessarie per ricaricare parzialmente le energie). Sì, perché tra mostre, conferenze, grotte, proiezioni e amicizie (vecchie e nuove) il tempo non è mai abbastanza.
Nel corso delle quattro giornate, nelle quali il meteo non è stato clemente, il Gruppo Grotte ha visitato il bellissimo paese di Costacciaro ma anche la natura che lo circonda, Monte Cucco in primis.
Sulla vetta, le raffiche di vento superavano gli 80 km/h e le temperature erano molto basse, per questo la prima uscita programmata (Grotta di Faggeto Tondo) è saltata. Nessun segno di scoraggiamento per il gruppo di speleologi teramani: la mancanza si trasforma in opportunità e, grazie ai verdi prati, il pranzo è servito. Risotto ai funghi e funghi ripieni per tutti, anche per i passanti!
Non si poteva concludere il raduno, però, senza una bella gita sotto terra. Il giorno seguente le condizioni meteo erano forse peggiorate ma il Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo è formato da temerari che hanno affrontato nebbia, vento e qualche fiocco di neve per raggiungere la Grotta di Monte Cucco e visitare lo splendido Ramo delle Ossa. Con le sue sale immense e le sue concrezioni bianchissime è stata un’esperienza splendida e indimenticabile (anche a causa della disavventura finale che ha portato i membri del gruppo a spingere la speleo-macchina per ripartire).
Ovviamente, lo Speleobar era tappa fissa ogni sera per brindare in compagnia di tutta la comunità speleologica italiana e internazionale.
Al prossimo raduno!
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Boschi suggestivi, ripidi pendii, affacci su verdi vallate, vette autoritarie e un maestoso anfiteatro hanno impreziosito la festa organizzata per noi, soci del CAI Teramo, nel piccolo ma accogliente Rifugio di Coppo dell’Orso in un territorio ricco di bellezza, amato e protetto da persone ospitali e genuine che hanno saputo trasformare una semplice escursione intersezionale ed un momento conviviale in una giornata indimenticabile. Questo è quello che sono riusciti a fare gli amici della Sezione CAI Coppo dell’Orso-Villavallelonga, ieri, domenica 29 ottobre, sui sentieri del Monte Cornacchia(2003mt) tra i Monti Marsicani del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise( fresco centenario). Grazie di cuore a tutti…
Giorgio D’Egidio
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ESCURSIONE AUTUNNALE INSIEME AL C.A.I. SENIORES
IN VOLO SULLA CATENA AQUILANA DEL GRAN SASSO
SCHEDA TECNICA DALLA MADONNA DELLA ZECCA AL CAMARDA
LOCANDINA DALLA MADONNA DELLA ZECCA AL CAMARDA (1)
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DOMENICA 29 OTTOBRE 2023 ricambieremo la cortesia salendo insieme fino al Monte Cornacchia (2003 mslm) nel cuore dei Monti Marsicani, affacciati sulla celeberrima Conca del Fucino. Insieme, infatti, passando per il loro Rifugio Coppo dell’Orso (1900 mslm), attraverseremo ambienti solitari in una zona di confine a cavallo tra due regioni: Abruzzo e Lazio. Scopriremo panorami insoliti e fortemente scenografici del PNALM (Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise) che proprio in questa stagione offre i colori e le luci migliori e tutto questo sempre, ovviamente, in un bellissimo clima di amicizia e solidarietà che da sempre contraddistingue il nostro sodalizio e le due Sezioni in particolare. Vi aspettiamo dunque numerosi…e, non dimenticate che il termine ultimo per le iscrizioni è Venerdì 27 ottobre alle 21,00.
Buona Montagna a tutti.
Giorgio D’Egidio
18 – SCHEDA TECNICA
Locandina
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Gli interventi del Prof. Filippo Di Donato, della Prof.ssa Anna Ciammariconi dell’Università di Teramo, dei Sindaci Marco Tiberii e Lino Di Giuseppe, di imprenditori locali quali i fratelli Amarii, Giorgio Di Matteo e l’Agronomo Rinaldo Mauro Di Matteo, di Davide Peluzzi Guida Ambientale Escursionistica e Ambasciatore del PNGSML, di Federico Di Luciano portavoce del movimento Fridays For Future e di Dante Caserta del WWF Teramo hanno, insieme a quelli dell’Ing. Gennaro Pirocchi e del Dott. Luigi Pomponi del CAI Teramo e dell’Arch. Marcello Nardoni del CAI Ascoli, dato vita ad una Tavola Rotonda Informale sapientemente condotta da Annarita Di Domenico dell’Associazione Spazi Ritrovati Alto Tordino.
Un momento sentito e partecipato con un pubblico numeroso e giustamente critico ma consapevole dell’importanza del discorso intavolato che si tenta di portare avanti. Tanti gli aspetti analizzati, spesso con parole abusate ma anche quelli inediti che purtroppo ci raccontano di temi molto spesso ignorati quali ad esempio l’Eredità che lasceremo alle generazioni future come ci ricordava il giovanissimo Federico Di Luciano portavoce del movimento green Fridays For Future il quale insieme a Dante Caserta del WWF Teramo, sottolineava l’importanza di un cambio culturale per poter indirizzare più consapevolmente le scelte di spesa in particolare di quella pubblica.
Tutti gli interventi successivi hanno visto emergere, inoltre, altri valori preziosi quali la Comunità. La sua importanza è emersa anche da uno studio sulle popolazioni con il più alto numero di centenari che ne decreta la sua presenza tra i fattori essenziali per una vita longeva.
Il Dialogo la cui crisi appare evidente, soprattutto tra gli attori principi della vita sociale, Istituzioni, Ente Parco, Amministrazioni locali e mondo dell’associazionismo tutto ma anche, purtroppo, tra cittadini stessi, deve tornare centrale nella vita di questi spazi. Continuare a dialogare e a cercare un punto d’incontro è di vitale importanza per la sopravvivenza di tutti i territori minori e per la creazione di un altro fondamentale valore: fare Rete. Per sopperire alla cronica mancanza di fondi e attenzione delle Amministrazioni locali, sottolineata dalla Prof.ssa Anna Ciammariconi, Presidente del Corso di Laurea in Turismo Sostenibile dell’Università di Teramo e dai due Sindaci Marco Tiberii e Lino Di Giuseppe (rispettivamente di Cortino e Rocca Santa Maria), occorre che ognuno di noi, con la propria esperienza, il proprio sapere e le proprie competenze si faccia promotore di questo valore, si trasformi, come diceva il Prof. Di Donato in un pezzettino di quello che è definito come Capitale Umano.
Fare Rete anche e soprattutto con azioni concrete quali quelle proposte ieri al termine dei lavori con la creazione di un Gruppo di Lavoro Permanente che racchiuda tutti gli Attori interessati; che si proponga come portatore sano di idee e dialogo, nel tentativo di suggerire soluzioni a costo zero per indirizzare scelte di spesa sostenibili e identitarie del nostro ricco territorio (o Patrimonio Naturale), unico a livello nazionale come più volte ricordato dall’Ing. Gennaro Pirocchi ideatore del Trekking Aprutino (cammino di lunga percorrenza lungo i sentieri più belli della nostra provincia) e da Davide Peluzzi che ha esortato a mettere in campo “il coraggio delle idee”. Ripartire da esso e dall’accoglienza delle Comunità, guardando ai riferimenti alternativi per adattarli al territorio stesso, come sottolineato dall’Arch. Marcello Nardoni, senza però puntare unicamente sul turismo, collaborando insieme per il rilancio di territori dimenticati come auspicato dal Presidente del CAI Teramo il Dott. Luigi Pomponi.
Giorgio D’Egidio
SPAZI RITROVATI DELLA LAGA
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I partecipanti erano numerosissimi molti escursionisti e tanti i Soci dei due Sodalizi che si sono avventurati nelle Gole dell’Inferno Spaccato e hanno goduto del bosco e della vista delle Sorgenti del fiume Fino , una fila lunghissima che ha iniziato a camminare nel bosco non senza aver prima assaggiato dei buonissimi dolcetti artigianali con un bel caffettino. Raggiunto “il buco” ci siamo avventurati nella faglia accedendo attraverso l’ ingresso occulto e abbiamo camminato dentro la nascosta e misteriosa fessura aperta nella roccia che a guardare in su vedi solo uno spicchio di cielo. In gruppi di circa 15 persone con caschetto e in massima sicurezza tutti sono entrati e hanno potuto accedere con il supporto degli accompagnatori e del Soccorso Alpino presente durante tutta l’escursione.
All’uscita della Gola uno “sdijuno” a base di formaggi e salumi locali che ci ha dato lo sprint per arrivare alle sorgenti del Fino ….E qui sorpresa ….. ci aspettava un suggestivo trio di violini la cui musica ci ha rapito con le foglie caduche e le note al vento in momenti bellissimi ammalianti e sognanti portandoci nel bosco incantato delle fiabe.
Ripreso il cammino e con ancora nella testa e nell’aria le note ascoltate all’uscita del bosco c’erano ad aspettarci , quasi a voler continuare la magia della musica e del bosco, i Falconieri con i loro rapaci bellissimi e pronti farsi accarezzare così come avevano fatto nella mattinata con i bambini che ci avevano preceduto con una escursione parallela ma più semplice e più breve. Dopo queste magia siamo tornati sulla Terra ….e qui nella sala polifunzionale del Comune di Arsita con il benvenuto del Sindaco e di Manolo (Presidente CAI Arsita ) ristoro per tutti …e che ristoro buona la pasta cucinata dalle signore del paese, ancora più buono il pollo al forno con le patate e i dolcetti di fine pasto da ricordare e non scordare i tipici Tatù .
E come ha scritto un nostro socio Musica ,Natura ,Falconieri ogni ben di Dio da mangiare nel bosco e fuori ..cosa vuoi di più.
Ma cosa riportiamo e deduciamo da questa bellissima giornata che il CAI di Arsita ci ha regalato?
Qual’è l ‘idea o il pensiero condiviso che vengono fuori ?
Occorre fare uno sforzo per elaborare un coordinamento Sovrasezionale Provinciale con lo scopo di intraprendere iniziative comuni , aumentare le escursioni intersezionali in specie in ambito Provinciale , cooperando e collaborando in modo da lavorare tutti insieme per rafforzare la presenza del Club Alpino sul nostro territorio.
Iniziamo ci vuole solo un po’di buona volontà altrimenti si corre il rischio di disperdere energie.
L’unione fa la forza.
Buona Montagna a tutti
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Giorgio D’Egidio
Scheda Tecnica Sabato 21
Scheda Tecnica Domenica 22
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I giorni 3 e 10 Ottobre si è svolto un progetto didattico, condiviso tra la scuola Primaria di Morro d`Oro e la sezione CAI di Teramo .,consistente in una lezione in classe e una lezione /escursione in ambiente montano. Al progetto hanno partecipato gli alunni della quinta A e della quinta B di Pagliare di Morro d’Oro . Il progetto aveva lo scopo di sensibilizzare gli alunni alla conoscenza e alla conservazione del nostro patrimonio naturalistico nel rispetto di uno sviluppo sostenibile.
Dopo la lezione in aula del tre Ottobre seguitissima e piena di domande , il 10 Ottobre i bambini sono arrivati di primo mattino al Piazzale Amorocchi dei Prati di Tivo.
La giornata era splendida con il sole dolce di fine estate e il vociare dei bimbi ha riempito il Piazzale pressochè deserto, da lì è iniziata la loro piccola avventura verso le Sorgenti del Rio Arno …..Ma lasciamo la parola a loro , al loro racconto……..ai loro diarii !
La giornata a Prati di Tivo raccontata in una pagina di diario, dagli alunni della classe 5^A della
scuola primaria Pagliare di Morro D’Oro.
Pagliare10.10.23
Caro diario,
oggi non abbiamo vissuto un normale giorno di scuola ma siamo andati in un posto dove c’è poca traccia dell’uomo: la montagna.
Siamo andati a Prati di Tivo accompagnati dalle guide del C.A.I., il signor Giorgio, il signor Giacinto e la signora Giuseppina.
Alle 8,45 siamo saliti su “Abruzzo Touring” un pullman di lusso con sedili reclinabili e le tendine.
Una visione da film horror!!!
Dopo più di un’ora di viaggio finalmente siamo arrivati. Appena scesi, ci ha investiti l’aria che, come mi aspettavo, era fredda.
Dopo un rapido spuntino, in fila indiana, abbiamo intrapreso il nostro percorso. Ma prima, la guida CAI, il signor Giorgio, ci ha fatto notare una bandiera su una roccia.
“È la bandiera del CAI”, ci ha detto, “e ogni volta che ne vedete una, vuol dire che siete sul sentiero CAI, quindi siete al sicuro!”
La bandiera è composta di tre fasce: la prima rossa, la seconda bianca, la terza rossa come la prima. Passando per una strada siamo arrivati ad una baracca; la guida ci ha spiegato alcune cose sul Sentiero Italia.
Lungo il tragitto abbiamo incontrato un cespuglio di bacche. Il nome delle bacche è “rosa canina”. La guida, la signora Giuseppina, ci ha detto “Questa è la rosa canina, ricca di vitamina C; viene utilizzata per preparare le marmellate e altro. Se la volete mangiare state attenti perché nei semi ci sono piccoli aghetti”.
Io cosa ho fatto curioso come sono? Ne ho presa una, mi sono sporcato il dito e l’ho succhiato: il succo era aspro. E così ho fatto un pieno di vitamina “C”. Più avanti abbiamo visto un falso sambuco che invece produce un frutto non commestibile.
Entrati nel bosco, siamo stati avvolti dagli alberi di faggio: sembrava che mi abbracciassero.
Il sig. Giorgio ha detto. “Vediamo se riesco a trovare una cosa… Eccola! Questa è la faggiola”. L’ha messa sul palmo della mano e ce l’ha mostrata. È di colore marrone. “La faggiola è il frutto del faggio. Da essa si può ricavare l’olio e, tostato e macinato, può essere un surrogato del caffè”.
Lungo il sentiero la signora Giuseppina ha dato al sig. Giorgio una pietra con le impronte di una conchiglia: un fossile. Il sig. Giorgio ci ha spiegato che milioni di anni fa al posto del Gran Sasso e in generale in altre montagne c’era il mare e ci sono anche le prove: i fossili! Appunto.
Il nostro cammino è stato interrotto dal sig. Giacinto che è uscito dal percorso ed è ritornato con un fungo. Il suo nome è “mazza di tamburo”. È un fungo commestibile, di colore bianco con dentro tante lamelle.
Abbiamo fatto una lunga camminata con un bellissimo panorama. La guida ci ha fatto vedere il “picco San Pio XI” e il “picco Confalonieri”.
A un certo punto la strada era bagnata e, facendo silenzio, abbiamo udito il rumore della cascata.
Abbiamo continuato il percorso e tra spiegazioni, discese e salite ripidissime, paesaggi variopinti e scoperte spettacolari siamo arrivati alla meta: il punto Belvedere delle cascate del Rio Arno.
A gruppi, insieme al sig. Giorgio, abbiamo visto la cascata che nella sua discesa è divisa da un masso. È bellissima! Vacci pure tu diario e vedi.
Ci siamo avventurati poi verso il punto di partenza dell’escursione, “ripassando” tra le montagne che sembravano di un racconto di fantasia.
Dopo aver pranzato insieme, prima di salire sul pullman abbiamo fatto una foto di gruppo.
Salutate e ringraziate le guide siamo saliti sul pullman per tornare a casa.
La stanchezza è stata tanta ma ne è valsa la pena. Abbiamo visto da vicino cose che ci sono state presentate la settimana scorsa nella lezione teorica dal sig. Giorgio e dal sig. Luigi che è il presidente del C.A.I. Abbiamo imparato molte cose e sono felice.
Bene, non ho più niente da raccontare e devo andare.
A presto diario!
La giornata a Prati di Tivo raccontata in una pagina di diario, dagli alunni della classe 5^B della
scuola primaria Pagliare di Morro D’Oro.
11 ottobre 2023
Caro diario,
ieri abbiamo vissuto una giornata fantastica a Prati di Tivo, una località dell’Abruzzo situata in montagna. Adesso ti raccontiamo tutto. Appena arrivati a scuola abbiamo fatto 15 minuti di italiano fino a quando la maestra della 5^A ci ha bussato alla porta e ci ha detto che era ora di partire. Siamo scesi in cortile dove ci aspettava un grande pullman bianco e, accompagnanti dalle maestre Daniela e Antonella e da altre due insegnanti della classe 5^A, siamo saliti pieni di ansia edi adrenalina.
Appena partiti abbiamo cominciato a ridere e a chiacchierare, poi attraverso il vetro abbiamo iniziato ad ammirare il paesaggio: da una parte vedevamo la dolce natura composta da alberi, viti, ulivi, distese di terra coltivate; dall’altra parte invece vedevamo un paese completamente antropizzato fatto di case, grandi giardini, farmacie, ristoranti e lunghe strade. Durante il tragitto abbiamo notato anche il lago artificiale di Piaganini formato dalla diga della Centrale idroelettrica di San Giacomo, che sbarra il corso del fiume Vomano. Dopo circa un’oretta dalla partenza siamo arrivati. Appena scesi dal pullman abbiamo fatto una piccola merenda e conosciuto la guida del CAI (Club Alpino Italiano) Giorgio, papà del nostro amico Stefano, che ci ha accompagnanti durante il percorso insieme ad altri collaboratori. Poi abbiamo cominciato a camminare.
Il sentiero che avremmo seguito ci avrebbe condotti alla Val Maone. Poco prima di inoltrarci nel bosco, abbiamo visto in una roccia la segnaletica del Club Alpino, ovvero una bandiera con due strisce orizzontali rosse e una bianca che indica il percorso da seguire. Abbiamo iniziato con l’osservazione di una vistosa pianta di rosa canina piena di bacche rosse che contengono vitamina C e il sambuco velenoso, ma in realtà il suo nome botanico è ebbio. Dal sentiero Italia abbiamo subito osservato davanti a noi la montagna del Corno Piccolo della catena del Gran Sasso,il gigante della natura, fatto di pietre che ci fissava severo. Quindi ci siamo addentrati nel meraviglioso bosco di alti faggi che sembravano tantissimi soldatini dove noi eravamo i loro capitani. A terra abbiamo osservato le faggiole che sono i frutti del faggio di cui sono molto ghiotti gli scoiattoli e i cinghiali e, se macinate, si trasformano in un surrogato del caffè o in olio di semi.
Il signor Giacinto, il collaboratore che ci accompagnava, ha poi trovato e raccolto un bellissimo fossile di conchiglia, testimonianza di epoche remote in cui il mare arrivava ai piedi della montagna. Poco distante, ha raccolto un fungo chiamato mazza di tamburo: appena lo ha tagliato ha emanato un gradevolissimo profumo! Dopo aver attraversato il bosco con il tappeto di foglie secche che calpestavamo, lungo la strada ciottolosa fatta di discese e salite, siamo giunti alla meravigliosa cascata del Rio Arno. Il dolce e veloce scorrere dell’acqua cristallina che sbatteva contro le rocce si sentiva sempre più man mano che ci avvicinavamo e per ammirarla da vicino siamo scesi attraverso delle scalette di legno che portavano ad una specie di balconcino. Lo scenario era bellissimo e la visione ci rilassava!
Sulla via del ritorno ci siamo stancati un po’ perchè complessivamente abbiamo percorso circa quattro chilometri, ma fortunatamente ci siamo fermati per la pausa pranzo in una verde prateria per poi riprendere il cammino e tornare al parcheggio del pullman .La giornata è stata meravigliosa, il sole era caldo e luminoso e il cielo azzurro.
Caro diario, ma tu sei mai andato in montagna? Ti consigliamo di andarci presto perchè ti divertirai tantissimo e porta con te i tuoi amici più cari perchè sarà ancora più bello. Abbiamo imparato tante cose nuove e speriamo di fare presto un’altra gita, così ti scriveremo ancora.
Con affetto,
i tuoi amici scrittori
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Buona escursione a tutti
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Diventare Socio
LOCANDINA SIRENTE DALLA VALLE DELLA LUPARA
SCHEDA TECNICA SIRENTE DALLA VALLE DELLA LUPARA
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Bellissima escursione in piacevole compagnia di tantissimi escursionisti soci CAI e non, sulla cresta del Monte Aquila a fare amicizia , a parlare di montagna , vivere la montagna e ascoltare chi come Giuseppe Albrizio la montagna la descrive con la padronanza di chi la conosce ,la pratica…la ama
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SCHEDA TECNICA EREMO DI SANTA MARIA MADDALENA
LOCANDINA EREMO DI SANTA MARIA MADDALENA
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L’escursione ad anello, di circa 12 km, con una salita iniziale impegnativa durante la quale saremo piacevolmente sorpresi da mirabili vedute aeree, ci condurrà piano piano sulla prima vetta: il Monte Aquila (2494 mt). Passo dopo passo, inizieremo a scendere prima verso la seconda vetta, Picco Confalonieri (2422 mt, un balcone sull’anfiteatro di Campo Pericoli), poi verso il Rifugio Duca degli Abruzzi dove ad attenderci ci saranno gli infaticabili Carlotta e Luigi per un brindisi beneaugurante.
Dialogheremo con Giuseppe Albrizio, grande appassionato di escursionismo, presidente e cofondatore del Club2000mt delle vette dell’Appennino di cui è anche esperto conoscitore, a tal punto da essere nominato, nel 2017, Accompagnatore Escursionistico Onorario dalla sua Sezione CAI di Rieti. Giuseppe Albrizio nutre da sempre una grande curiosità nei confronti di vette, valichi e altipiani di montagna, pur avendo iniziato la sua proficua attività escursionistica solo all’età di 35 anni, quando attratto dalla copertina di una rivista in edicola, decide di acquistarla e di muovere i primi veri passi che lo porteranno in breve tempo, a scalare, tra i primi, tutte le vette dell’Appennino oltre i 2000 mt .
Perciò, se siete curiosi…vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
SCHEDA TECNICA ANELLO M.TE AQUILA
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39° corso di introduzione alla speleologia.
Il corso propone ai partecipanti il primo approccio alle escursioni nelle zone carsiche sotterranee presenti nelle aree montuose dell’Italia centrale, la conoscenza del processo delle formazioni carsiche ipogee ed epigee e la conoscenza di attrezzature e tecniche di progressione.
Le lezioni si terranno nella sede CAI (il giovedì sera alle 21:00) e in ambiente (la domenica), per conoscere le peculiarità del territorio ed apprendere le tecniche necessarie per affrontare in totale sicurezza i percorsi di natura carsica. Durante tutto il percorso, gli allievi saranno seguiti e formati da istruttori della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche.
I partecipanti dovranno essere dotati di:
Scarponcini da trekking
Tuta integrale (tipo meccanico)
Guanti da lavoro
Maglia in pile (oppure capo caldo)
Calzamaglia o pantalone termico
Ulteriori informazioni:
La partecipazione al corso di speleologia è riservata a chi abbia un’età superiore al 15° anno, siano muniti di certificazione medica attestante l’idoneità alla pratica sportiva non agonistica e siano soci del Club Alpino Italiano.
La quota di iscrizione al corso è di € 100,00 (euro cento) per partecipanti con età uguale o superiore ai 26 anni; euro 80,00 per quelli con età inferiore ai 26 anni, ed è comprensiva di:
Copertura assicurativa per le uscite in ambiente
Dispense delle lezioni teoriche trattate
Casco con illuminazione
Imbraco da speleologia
Attrezzature collettive di progressione
Nel caso di non soci CAI, alla quota di partecipazione dovrà essere aggiunta la quota di iscrizione al Club Alpino Italiano, da saldare tramite bonifico: € 50,00 (euro cinquanta) per i partecipanti con età uguale o superiore ai 26 anni; € 25,00 (euro venticinque) per quelli con età inferiore ai 26 anni. Conto corrente IBAN: IT76 M 05424 15300 000 0 000 50124 (Banca Popolare di Bari – Sede di Teramo) intestato a “Club Alpino Italiano – Sede di Teramo”.
Gli spostamenti per raggiungere gli ambienti di escursione ed esercitazioni e per le lezioni teoriche dovranno effettuarsi con mezzi propri.
Scarica:
Locandina completa di Programma Corso 2023
Modulo iscrizione
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Una bellissima giornata passata oltre regione, in particolare a Subiaco (RM), insieme agli amici speleo dello Shaka Zulu Club Subiaco.
La Risorgendo dell’Inferniglio è una risorgenza attiva situata lungo le sponde del fiume Aniene, nei pressi dell’incubatoio ittico provinciale. Il sito si trova a 512 m s.l.m mentre l’acqua che scorre al suo interno proviene da Campo dell’Osso che invece si trova a 1550 m s.l.m. (per saperne di più clicca qui).
All’interno della grotta si possono ammirare suggestivi fenomeni carsici con forme di erosione straordinarie; inoltre il torrente e i numerosi laghetti si prestano a un bella nuotata sotterranea (ovviamente è necessaria la muta perché la temperature dell’acqua è molto bassa).
Un ringraziamento speciale va a Gabriele, a Corrado e a tutti gli altri Shaka Zulu che ci hanno permesso di vivere questa esperienza indimenticabile in un luogo fantastico.
Amici, torneremo presto dalle vostre parti per altre avventure!
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“I congressisti fecero poi una escursione, in automobile fino a Ponte Rio D’Arno, poi, divisi in squadre, preventivamente organizzate, a piedi per la Valle del Rio D’Arno, a Pietracamela, e Campo Pericoli, ove, a cura specialmente dell’avv. Scarselli, Console del Touring Club Italiano, era stato preparato un buon attendamento. Il mattino successivo, all’alba, più di quaranta escursionisti, guidati dal giovane alpinista signor Marcello Danesi, compirono felicemente ed allegramente la salita del Corno Grande e ridiscesero all’accampamento. Il terzo giorno, sveglia alle tre e discesa per il Vado di Corno ad Isola del Gran Sasso, ove era preparato il pranzo dal fattore Sig. Melo e, dopo il pranzo, un ricevimento graziosamente offerto dal Colonnello Tartagliozzi. Alla sera, gli automobilisti ricondussero a Teramo i gitanti, lieti della bellissima escursione compiuta.”
Dalla <<Rivista mensile del CAI Centrale>>: Il Secondo Convegno Alpinistico Regionale Abruzzese (1922: Teramo, 5-6-7-8 Agosto)
Con lo stesso spirito della “prima escursione intersezionale” della nostra amata Sezione, di cui si ha traccia scritta, ci prepariamo ad accogliere, domenica 10 settembre, gli Amici della Sezione CAI VALLELONGA – COPPO DELL’ORSO. Con essi infatti trascorreremo una meravigliosa giornata “lieti della bellissima escursione…” su una delle più belle e panoramiche ferrate del Gran Sasso: la Ferrata Enrico Ricci. 900 metri circa di dislivello positivo affacciati sull’orlo del famoso PARETONE, lo strapiombo orientale del “Monte Corno” , un baratro di oltre 1300 metri con nulla da invidiare alle più blasonate pareti alpine.
Dunque non esitate oltre…vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
SCHEDA TECNICA Ferrata Ricci 10.09.2023
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“Vi piacerebbe vedere la vera macchina del Tempo? domandò il Viaggiatore del Tempo. Dopodiché, presa la lampada, ci fece strada…”
da “La Macchina del Tempo” di H.G. WELLS
E come una vera macchina del tempo, l’escursione di domenica 3 Settembre, organizzata in collaborazione con gli Amici di Decathlon, ci permetterà di mettere indietro le lancette dell’orologio fino all’epoca dei primi popoli italici che vissero l’agro-teramano: Siculi, Umbri, Etruschi, Sabini e Pretuzi. Partiremo da Piano Vomano, piccolo borgo che si affaccia sul “Gigante che dorme”, un tempo a protezione e controllo dell’antica Via Cecilia che collegava Roma alle colonie di Hatria e di Castrum Novum sul Mare Superum poi divenuto Adriatico. Lentamente raggiungeremo i ruderi di S. Martino ed il Colle del Vento con le sue Mura Megalitiche, un possente tratto di mura in opera “quasi quadrata” che scopriremo insieme al nostro socio Davide il quale ci farà viaggiare indietro nel tempo fino alla località S. Lucia con il secondo ed ultimo nucleo della “Città Perduta”. Tornati alle auto, saremo ospiti nello Store di Decathlon di Piano d’Accio dove ad attenderci troveremo le ultime novità e tanti gadgets in omaggio. Mi raccomando…vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
SCHEDA TECNICA
CITTA’ PERDUTA 3-09-23
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BREVE TREK AD ALTA INTENSITÀ SABATO 2 E DOMENICA 3 SETTEMBRE SUL MONTE CORVO E DINTORNI
SABATO:DAL PAESE DI INTERMESOLI AL RIFUGIO FIORETTI DOVE SI PERNOTTA
DOMENICA: SALITA AL MONTE CORVO PER LA CRESTA OVEST E RIDISCESA AL PAESE DI NERITO
SCHEDA TECNICA GIROVAGANDO INTORNO AL MONTE CORVO 2-3 Settembre
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Dettagli nella scheda tecnica allegata
SCHEDA TECNICA ANELLO DELLE FERRATE VENTRICI E DEI GINEPRI
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"All'ombra d'un faggio gigante
sedevo assorto e lontano miravo
valli distese e lor dolce oscillare.
Sedevo un tappeto di foglie
e udivo l'acuto cantare
e gli innumerevoli suoni
d'uccelli stanchi di volare.
Sedevo e immaginavo
tra l'alte erbe di quelle valli,
i mondi che mi son nascosti,
i lor misteri e i loro molti inganni.
Sedevo all'ombra di quel faggio.
E tutt' attorno si taceva."
Andrea Brezza
Alla fine di una stagione estiva così intensa, ecco una breve escursione ad anello con partenza ed arrivo dal piccolo ma accogliente borgo di Macchiatornella. Protagonisti assoluti saranno antichi sentieri, terre un tempo coltivate con la sola forza della fatica, della caparbietà e della estrema povertà; i boschi con sua maestà il Faggio e l’acqua, tanta acqua, quella del Fosso del Malvese e delle innumerevoli sorgenti che rigano i pendii come lacrime su viso.
Ascolteremo “gli innumerevoli suoni” ma potremo ammirare anche CERRI, i cui frutti ricchi di tannino sono poco graditi ai cinghiali; oppure i NOCCIOLI tanto preziosi all’inizio del XIX° sec. dopo il blocco delle spezie voluto dall’Imperatore Napoleone che diede impulso alla creazione della PASTA di GIANDUIA; ed infine, se saremo fortunati, l’AGRIFOGLIO, pianta simbolo di ETERNITA’ ed AGGRESSIVITA’, usata sin dai tempi degli antichi Romani sugli usci di casa, per scacciare GUAI, SPIRITI MALIGNI ed INTEMPERIE.
Insomma, lentamente, nella poesia di un attimo sospeso accoglieremo questo ennesimo dono: un momento di pace nella nostra chiassosa frenesia…in compagnia del C.A.I. Teramo.
Giorgio D’Egidio
SCHEDA TECNICA Anello di Macchiatornella_1_
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Forse qualcosa ci è mancato…il sole . forse qualcosa era in più… le nuvole, ma siamo saliti potevamo vedere di più , potevamo vedere di meno ma è stato bellissimo come le foto e i ricordi che abbiamo riportato a casa .
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Questa escursione non prevede la salita di nessuna vetta ma il dislivello e i severi ambienti di montagna affrontati fanno respirare la vera essenza dell’alpinismo mostrandoci il versante Nord della catena in un modo vai visto.
(Per cause dovute al sequestro della strada di accesso alla fonte del Peschio l’escursione potrà subire una variazione del percorso che inizierà dal Castello di Pagliara)
SCHEDA-TECNICA-ANELLO-DELLA-COSTELLAZIONE-DEL-PESCHIO
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Cima remota ed isolata di grande suggestione in questa ambientazione d’alta quota, pur essendo meno alto, Picco Pio XI è molto scenografico, il suo caratteristico piano inclinato dalla base raggiunge la vetta con un salto in alto di quasi trecento metri di quota,
SCHEDA TECNICA PICCO PIO XI LA VETTA DEL PAPA ALPINISTA
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Giovedì 27 Luglio i Seniores (non tutti lo erano,,,, come si vede dalle foto ) e gli amici del CAI di Lanciano sono stati su una delle più belle creste degli Appennini : la cresta Est del monte Vettore.
Cresta ….issima . lunga, grandiosa ,incantevole …spettacolare….imponente . Di seguito sono allegate alcune splendide foto del nostro Mimmo che testimoniano la bellezza del luogo e il piacere della splendida compagnia che ci ha accompagnato durante l’escursione.
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SABATO 5 AGOSTO
SATURDAY NIGHT FEVER ON CAMICIA
ANDIAMO A VEDERE L’ALBA E LE STELLE SUL CAMICIA
SCHEDA TECNICA MONTE CAMICIA NOTTURNA
LOCANDINA MONTE CAMICIA NOTTURNA
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Gli Speleo e i Seniores del CAI Teramo hanno accompagnato i bambini della Caritas Diocesana di Teramo nella grotta di San Michele Arcangelo alla scoperta di quello che non si vede in superficie.
Siamo rimasti in silenzio a ascoltare le goccioline che cadevano e al buio per capire come si orientano i pipistrelli .
La cose più belle : la loro vivacità , il loro coraggio , attenti e per niente impauriti dalla nuova esperienza come tutti i bimbi che si affacciano alla vita .
Abbiamo beneficiato e goduto della loro socialità colorata e multietnica che fa riflettere su quanto siano problematici i rapporti tra adulti e di quanto siano semplici per i bambini .
Grazie piccoli Angeli ci avete ringiovanito la mente e il cuore donandoci attimi di spensieratezza, grazie per essere stati con noi …alla prossima .
VID-20230725-WA0008
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21 luglio 2023 – Grotta Sant’Angelo (Ripe di Civitella)
Il Gruppo Grotte e Forre Cai Teramo ha accompagnato oltre 40 bambini (di età compresa tra i 6 e i 13 anni) nelle ampie sale di Grotta Sant’Angelo, situata lungo il sentiero che da Ripe di Civitella porta alla Gole del Salinello.
L’uscita è stata organizzata e richiesta dal Consorzio Solidarietà Aprutina e Caritas Diocesana Teramo – Atri che hanno voluto far provare un’esperienza nella natura ipogea ai propri ragazzini.
Durante la giornata, la dottoressa Annamaria Daniele ha stimolato la curiosità dei piccoli spiegando loro l’importanza archeologica del posto in cui si trovavano (per maggiori info visita il link), mentre la dottoressa Lia Sisino li ha affascinati con racconti sulla fauna ipogea dopo un incontro ravvicinato con dei pipistrelli.
Non è mancato anche un po’ di timore durante la consueta prova del buio, il giochino (che consiste nello spegnere tutte le luci) che gli speleologi propongono a tutti i nuovi visitatori delle grotte per farne avvertire il respiro.
Un ringraziamento speciale va al Gruppo Seniores della Sezione CAI Teramo che ha aiutato il Gruppo Grotte nell’organizzazione della giornata e nella gestione della vivace comitiva.
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SCHEDA TECNICA ANELLO VETTORE DA FOCE X MONTE TORRONE
LOCANDINA ANELLO VETTORE DA FOCE X MONTE TORRONE
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Io ero alle Gole del Rio Garrafo
Ma tu c’eri?
Domenica scorsa, 23 Luglio, il CAI di Teramo si è trasferito alle Gole del Rio Garrafo , ne eravamo tanti.
C’erano i ragazzi del Gruppo Grotte e Forre c’erano gli escursionisti (i tosti e i meno tosti), c ‘erano i vecchi Seniores e anche i giovani che fa bene al cuore vederli . Tutti insieme appassionatamente.
Le Gole erano uno spettacolo acqua , verde, luci, ombre e poi Grotta Fredda: acqua trekking, cascate, un po’ di Speleo a Grotta Fredda e l’avventura … c’erano tutti gli ingredienti per far diventare la giornata indimenticabile.
E’ cosi’è stato, da domenica 23 luglio, le Gole saranno nell’album dei ricordi più belli della nostra Sezione e della nostra memoria …
E quando i Soci si incontreranno prima o poi la domanda sarà:
Ma tu c’eri alle Gole del Rio Garrafo ?
Ah ….Io c’ero non sai che ti sei perso.
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SCHEDA TECNICA GOLE DEL GARRAFO
LOCANDINA GOLE DEL GARRAFO
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La struttura recentemente rinnovata che contiene al suo interno 17 posti letto, una cucina a gas, un bagno, corrente elettrica e riscaldamento con stufa a legna è situata sopra un gradino roccioso in posizione aperta e soleggiata.
SCHEDA TECNICA RIFUGIO FONTE TARì’ 8-9 LUGLIO
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SCHEDA TECNICA ANELLO SIBILLINI DA FONTE SAN LORENZO 4 OVER 2000
LOCANDINA ANELLO SIBILLINI DA FONTE SAN LORENZO 4 OVER 2000
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PARCO NAZIONALE DELLA MAIELLA
PERNOTTO NUOVO RIFUGIO FONTE TARI’ 1540 m slm
LAMA DEI PELIGNI
SABATO 8/DOMENICA 9 LUGLIO 2023
PROGRAMMA RIFUGIO-TARI
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SCHEDA TECNICA MONTE CAMICIA PER IL TREMOGGIA DA FONTE VETICA
LOCANDINA MONTE CAMICIA PER IL TREMOGGIA DA FONTE VETICA
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In compagnia dei piccoli soci e non del CAI Family, i ragazzi della S.O.S.E.C. Teramo ( Struttura Operativa Sentieri E Cartografia), partiranno dal piccolo borgo di Padula nel Comune di Cortino e si immergeranno nelle ripide e folte foreste di faggi fino al limite del bosco. Navigheranno attraverso praterie d’alta quota e sfioreranno innumerevoli corsi d’acqua, in questo periodo particolarmente ricchi, assaporando quello che è il carattere più selvaggio della Laga, non a caso, terra e riparo di famosi briganti.
L’educazione ambientale e la cura del territorio montano, pilastri fondanti del nostro sodalizio, saranno al centro della giornata perché la sfida è anche CULTURALE: far crescere nel cuore di piccoli e grandi, l’AMORE per il “proprio territorio” e la CONSAPEVOLEZZA che il Sentiero Italia CAI è un’occasione irripetibile per il rilancio delle Terre Alte di tutta la Provincia, volano per una auspicata RINASCITA SOCIALE.
Mi raccomando…non prendete impegni. Vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
Scheda Tecnica S.I. P16N
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E finalmente CAI Gusto a Poggio Umbricchio … Siamo stati accolti già di primo mattino dagli amici della Proloco e dal mitico Enzo a mo’ di oste in sintonia con il buonissimo sdijun a base di pane , cacio spalmabile e una deliziosa salsina di alici marinante con l’ olio di oliva senza contare il rosatello assoluto o mesciato con la gazzosa; poi siccome erano le nove di mattina per i più delicati (pochi bisogna dirlo) caffè e pastarelle . Siamo partiti e in breve, senza tanta fatica, ammirando gli squarci sul Gran Sasso ,fotografando il possibile , guadato il torrente Ardascone senza difficoltà, abbiamo attraversato il ponte sul fiume Vomano arrivando al Mulino De Giorgis, aperto per l’occasione, dove ci aspettava un bel bicchiere del famoso rosatello fresco. Vista l’ora tarda saggiamente abbiamo saltato la visita alle case rupestri ( che peraltro ci siamo preposti di tornare a visitare ) e sotto un bel sole siamo risaliti al paese; nemmeno a dirlo che appena arrivati ha iniziato a scrosciare ma, per nostra fortuna, eravamo già sotto il tendone a gustare gli ottimi ravioli ripieni di porcini e una bella spolverata di tartufo (quello vero!) , poi penne al sugo di coda alla vaccinara e senza dirlo quel bel rosatello di cui sopra . Tra un piatto e l’altro abbiamo potuto godere anche della visita alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Lauretana dove è custodito un cippo, ritrovato nei pressi di Poggio, risalente all’Imperatore Valentinano utilizzato a sostegno della fonte battesimale. Le foto allegate sono solo una piccola parte di quelle scattate e speriamo rendano l’idea della giornata, del cibo e della convivialità vissuta .
Sicuramente molti di noi torneranno e si sentiranno, dopo questa giornata. un pò ambasciatori di Poggio e della splendida ospitalità dei suoi abitanti.
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L’escursione si svolge in una zona che si trova tra Campo Imperatore e il Voltigno subito al di sotto di Vado di Sole. Il percorso parte dalla Cascata del Vitello d’Oro e porta verso Campo Imperatore , attraversando il Vallone d’Angora dove tra le alte pareti rocciose la sorgente Pisciarelli alimenta il fiume Tavo che nasce in località Pietrattina sotto il monte Guardiola al margine orientale dell’altopiano . Percorso decisamente suggestivo per la cascata, per la natura selvaggia e per le pareti del canyon che rivelano tutte le ere geologiche attraversate .
SCHEDA TECNICA CASCATA VITELLO D’ORO VALLONE D’ANGORA
LOCANDINA CASCATA VITELLO D’ORO VALLONE D’ANGORA
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Giornata piena di montagna e di avventura sul Gorzano e sulle pendici del Gorzano con un bellissimo gruppo di ragazzi… si di ragazzi, perchè lo spirito degli ex ragazzi Seniores e del Gruppo Grotte e dei nuovi ragazzi del CAI Teramo ci piace constatare che è lo stesso. E allora tutti insieme sul Gorzano su una delle creste più belle della Laga in un tripudio di fiori, colori, odori …. brezza quella che ci vuole e poi di nuovo giù a capofitto verso le cascate con tante foto scattate e verso la tanto attesa birretta.
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GIUSEPPINA EVANGELISTA 3487387462-FILIPPO CORRADETTI 3389527124-GIACINTO URBANI 3398053810
locandina poggio umbricchio (1)l
Sabato andiamo a ” lu Puj “così in dialetto viene chiamato Poggio Umbricchio, a scoprire questo
Borgo fortificato con origini antichissime, risalenti a Silla che come riporta Nicola Palma è
posto su un ramo della via Cecilia che andava da Roma a Castrum Nova (l’odierna Giulianova) .Il paese ha attraversato la storia ed è stato protagonista della storia della provincia di Teramo ,
dalle epoche più antiche, alla dominazione Spagnola , poi una Roccaforte dei Briganti etc etc e non finisce qui e lo vedremo sulle case , nella chiesa , sulle stradine e lo ascolteremo dai racconti.
Tutto questo e altro si può trovare sul sito del paese sviluppato in maniera molto esauriente
Sabato andiamo all’antica “Podio de Ymbreccle” come ai tempi di Federico II in un territorio dove è
passata la storia ma anche dove la natura riesce ancora ad avere il sopravvento sull’uomo .
Gli amici della Pro-Loco ci porteranno per gli antichi sentieri calcati dai boscaioli,dai pastori,sui
terrazzamenti strappati alla foresta con i muretti a secco,ora abbandonati ,e parleranno dei
mulini e delle tradizioni molitorie e ancora ci racconteranno le storie della Paura, dei casolari
abbandonati, del vecchio paese, dei lunghi inverni e delle primavere attese e del loro “Popolo
fedele e volenteroso pronto al sacrificio ma anche al divertimento” , così come si definiscono ,
così come sono e così come ci accoglieranno .
SABATO 24 GIUGNO
SARÀ UNA GIORNATA PARTICOLARE DA GODERSELA TUTTA
GODENDO DELLA LORO OSPITALITA’
E GENTILEZZA PER CUI SONO FAMOSI
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DAL SACRO CUORE AL GORZANO
A cavallo tra il confini della regione Lazio e dell’Abruzzo, si ergono alcune tra le più belle montagne dell’Appennino centrale, i Monti della Laga di cui il Monte Gorzano è la vetta più alta di tutto il Lazio. La salita al Gorzano dalla chiesa del Sacro Cuore è una via poco frequentata dal turismo di massa che vale la pena esplorare a passo lento tra boschi di faggio e torrenti di acqua freschissima al cospetto del massiccio di questa montagna che vigila e protegge tutti viaggiatori rispettosi dell’ambiente naturale.
Da questa magnifica cima è possibile avere una splendida panoramica sulle
montagne dell’Appennino Centrale e in special modo sul massiccio del Gran Sasso, che da qui sembra quasi di toccare.
Il percorso è abbastanza ripido in alcuni tratti, ma permette di apprezzare tutto il fascino di un ambiente ancora incontaminato.
I’itinerario è ben segnalato con i classici tratti C.A.I. (segni rossi e bianchi). Per le sue caratteristiche è consigliabile percorrerlo dalla fine di maggio fino ad ottobre inoltrato, quando la neve non è più presente, inoltre suggerisco di indossare dei pantaloni lunghi dato che il sentiero attraversa dei prati dove cresce rigogliosa l’ortica e il cardo
E se visiteremo la Cascata della Barche per un facile sentiero , deviando leggermente, raggiungeremo anche la Cascata di Trecina Bassa dove potremo fermarci, ascoltando lo scroscio dell’acqua ,ad ammirare le piante grasse e le essenze floreali di ogni specie che non ci aspetteremo mai di vedere a queste altezze.
SCHEDA TECNICA MONTE GORZANO DA SACRO CUORE
LOCANDINA MONTE GORZANO DA SACRO CUORE
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24/06/2023 – ore 18:00 – via Cona nº180
Un patrimonio del nostro Abruzzo quasi dimenticato. Le miniere della Maiella, riconosciute anche dall’UNESCO, saranno al centro della serata divulgativa organizzata dal Gruppo Grotte e Forre del CAI Teramo che si svolgerà presso la sede CAI “Gran Sasso” Teramo (via Cona nº180).
Un’incontro all’insegna della scoperta grazie alla testimonianza degli esperti del GRAIM (Gruppo Ricerca Archeologia Industriale Maiella) e della FSA (Federazione Speleologica Abruzzese).
Vieni a trovarci il 24 giugno alle ore 18:00 per scoprire la storia delle miniere della Maiella, una storia ricca di fascino che percorre gallerie, cunicoli e pozzi scavati nel calcare bituminoso e che ha coinvolto, nel corso tempo, migliaia di lavoratori e lavoratrici.
Sarà fantastico e molto interessante riscoprire l’attività mineraria della Maiella con racconti, foto e fantasia.
Ti aspettiamo!
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Immaginiamo di tornare indietro nel tempo, a quando eravamo bambini e sognavamo di essere dei coraggiosi esploratori in viaggio verso le misteriose montagne all’orizzonte. Immaginiamo ora, con tutta la fantasia e la poesia che ci contraddistinguono, il legame che intercorre tra l’Esplorazione, l’animo umano e la Geografia.
La parola ESPLORARE deriva dal latino EXPLORARE cioè “osservare, indagare” e tra i suoi diversi significati include anche: ” Percorrere allo scopo di effettuare un’attenta ricognizione specialmente geografica.” Questa è la relazione tra l’Esplorazione e la scienza della Geografia come rappresentazione e descrizione del pianeta Terra. Ma cosa lega queste con l’animo umano?
Entrambe possono generare una “pericolosa” relazione tra la “Nostra Natura” e la “Natura che ci circonda” rendendoci liberi da quell’invasivo ” Spirito di Omologazione” tanto caro all’odierna cultura del Mercato Globale. Ecco dunque spiegata la forza misteriosa che ci spinge ad intraprendere indagini, ricerche o percorsi a noi sconosciuti, talvolta anche molto intimi, verso l’ignoto, verso l’Animo umano.
” Ovunque la natura parla all’uomo con una voce familiare al suo animo”. Queste le parole di Alexander von Humboldt per spiegare quello che probabilmente ha spinto il nostro amico e socio Davide, durante il progetto “Explora Monte Corvo Nascosto”. Iniziata nella prima metà del 2019, questa intima ricerca durata appena 40 anni, gli ha permesso di apprezzare e scoprire le “Torri Nascoste” nella Valle del Crivellaro una delle più selvagge ed affascinanti del versante Nord del Monte Corvo ( 2623 mt.) Un luogo misterioso fatto di calcare, pieno di vita e di quella verticalità che sembra toccare il cielo o che sta lì, a guardia di quel primitivo modo di vivere che tanto amiamo e a cui noi tutti, anche solo per un attimo, anche solo per un giorno, aneliamo.
Mi raccomando…non prendete impegni. Vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
Località e Orario Incontro Teramo – sede CAI Via Cona Ore 7,15
Partenza escursione da Teramo
7,30
Partenza escursione da Prato Selva 8,30
Durata 6 ore
Difficoltà EE
Lunghezza Km. 11,00
Dislivello S: m. + 920 D: m. – 920
Scheda Tecnica de Le Torri Nascoste del Corvo 18.06.2023
Per maggiori info:
Davide Peluzzi – 347 443 9287
Luigi Pomponi – 347 376 7682
Giorgio D’ Egidio A.S.E. – 347 520 6748
Niels van Bemmelen A.S.E. – 349 507 5867
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Come da 7 anni a questa parte, anche nel 2023 il Gruppo Grotte e Forre del CAI Teramo ha organizzato una giornata speleo dedicata ai piccolini.
Siamo partiti da La Cordella, un luogo incantevole nel comune di Valle Castellana (TE), dove, attraversando un breve sentiero (circa 2 km), siamo arrivati alla Grotta della Paura.
Le adesioni sono state numerose e, per questo, abbiamo dovuto dividere tutti i partecipanti in due gruppi in modo da rendere la visita sicura e piacevole per tutti (accompagnatori compresi).
Oltre all’esperienza del buio della grotta, i bambini hanno potuto apprendere qualche piccola nozione sugli ambienti ipogei (formazione, speleotemi e fauna) e sulla pratica speleologica.
Il fondo della grotta ha riservato ai bimbi una piacevole e curiosa sorpresa: ad attenderli c’era il simpatico “pipistrello Giallorenzo”.
Ma la 7ª edizione di Speleobimbo non termina solo con la speleologia. Tornati al rifugio La Cordella, dopo un sostanzioso pranzo al sacco per recuperare le energie, si è svolto un laboratorio di archeologia sperimentale: la Dottoressa Annamaria Daniele ha spiegato ai bambini che le grotte sono frequentate sin dai tempi antichi e ha mostrato loro alcune tecniche per la lavorazione della ceramica utilizzate nel lontano passato.
A conclusione della giornata caffè per gli adulti e lotteria con gadget per i bambini.
Per l’ottima riuscita dell’evento si ringraziano tutti i componenti del Gruppo Grotte e Forre del CAI Teramo per il loro impegno e il loro spirito di dedizione, la FSA (Federazione Speleologica Abruzzese) per il patrocinio e la divulgazione, il Blog speleologico La Scintilena, i fratelli Gino e Adornino Monti per la cordialità e per averci concesso l’utilizzo del loro accogliente rifugio, prezioso vista la pioggia pomeridiana.
Chissà cosa riserverà ai piccoli la prossima edizione di Speleonbimbo… non resta che aspettare il prossimo anno e scoprirlo!
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SECONDA EDIZIONE DEL CAI GUSTO INSIEME AGLI AMICI DELLE GUIDE
Dopo una camminata nel mondo del fratino e delle dune ci avvieremo sugli antichi sentieri verso la Fonte dell’Accolle e il Borgo di Montepagano per ritrovarci tutti al Museo Civico della Cultura Materiale che visiteremo e dove pranzeremo.
Nel dopo pranzo visita al Borgo e ritorno alle macchine.
N.B. NECESSARIA
LA PRENOTAZIONE PER IL PRANZO
ENTRO GIOVEDÌ 15 GIUGNO
(10€ adulti e 5€ bambini).
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e delle meraviglie delle aree protette, in una montagna da conoscere, viva per cultura e natura.
Undici edizioni di questa riuscitissima manifestazione che coniuga la tradizionale esperienza escursionistica con la frequentazione delle Aree Protette.
Conoscere, capire, approfondire il significato di un’Area protetta, di un Parco, rappresenta uno dei punti di forza del percorrere sentieri all’interno
di territori di particolare pregio non solo naturalistico, ma anche storico, culturale e di aggregazione.
“In Cammino nei Parchi” 11^ edizione – domenica 11 giugno 2023
Dalla Diga del Rio Fucino, si sale fino ad arrivare al bellissimo prato del Coppo (1604 m.), quindi sempre in salita si raggiunge il Peschio Morricone (1955 m).
Seguiamo la cresta panoramicissima toccheremo prima il Colle del Vento (2010 m.) e poi il Monte di Mezzo (2155 m.).
Arrivato sul Monte di Mezzo, scendiamo a raggiungere la vetta della Montagnola (2014 m.).
Continuiamo a scendere, per prati con bellissime viste sulla catena del Gran Sasso fino a raggiungere il Colle del Mare ((1806 m.) e poi Colle dei Prati (1708 m.).
Ritornati al Coppo riprendiamo lo stesso sentiero che abbiamo fatto in salita, per tornare al punto di partenza, la Diga del Fucino.
Dislivello
APPUNTAMENTI:
06,45 Appuntamento Sede Sezione Cai Teramo
07, 00 Partenza
07,10 Incontro a Montorio
07, 25 Partenza da Montorio
08,25 Incontro alla Diga Rio Fucino
08,40 Partenza escursione
Per maggiori informazioni e prenotazioni, fare riferimento a quanto indicato nella Scheda e Locandina allegata e contattare direttamente l’accompagnatore.
Locandina Monte di Mezzo IN CAMMINO NEI PARCHI
Scheda Monte di Mezzo dalla Diga del Fucino
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Cosa hanno in comune il Club Alpino Italiano ed un borgo medioevale che ha da poco festeggiato il suo primo millennio di vita? Apparentemente nulla! In realtà tanto. Scopriamo infatti che ad accostare il CAI al Comune di Morro d’Oro, piccolo centro di cui si hanno notizie per la prima volta in un documento del 1021, sono l’AMORE per il proprio territorio e la RICERCA della bellezza in tutte le sue forme: il paesaggio, i prodotti tipici ed i saperi che rendono uniche le nostre terre, l’arte e le persone che la rendono tale attraverso i propri occhi.
Per questo la Sezione del Club Alpino Italiano di Teramo anche quest’anno (2a Edizione) ri-propone questo meraviglioso racconto che si snoda per le vie del centro storico o sulle strade bianche che conducono a giardini officinali, frantoi e cantine curate con la passione di tutta una vita; per questo in maniera tenace, coraggiosa, folle, ripartiamo anche dal “nostro paesaggio culturale” convinti di percorrere la strada giusta.
Vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
Locandina CAI GUSTO 10 Giugno
Per Info e prenotazioni
Giorgio D’Egidio A.S.E. 3475206748
Filippo Corradetti – 3389527124
segreteria@caiteramo.it
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Anche quest’anno il Gruppo Grotte e Forre apre le porte del mondo sotterraneo ai più piccoli (dai 4 ai 16 anni accompagnati dai genitori). L’uscita è stata inserita anche nelle giornate evento programmate per il CAI FAMILY di Teramo.
PROGRAMMA SPELEOBIMBO 2023:
Ore 8:00 – Accoglienza e registrazione presso il CAI Teramo, spostamento con auto proprie verso Casale Gino Monti in località Cordella di Valle Castellana (Te).
Ore 9:15 – Inizio passeggiata. Lungo il percorso panoramico si potranno ammirare le splendide vallate dei Monti della Laga e le cime dei Sibillini. Livello Escursionistico “ E ” percorso agevole.
Ore 10:00 – Arrivo e visita GROTTA della PAURA, cavità ipogea su roccia arenaria.
Ore 13:00 – Pranzo al sacco presso il Rifugio Gino Monti.
Ore 14:00 – Attività e intrattenimento per bambini con un “Laboratorio di archeologia sperimentale“.
Ore 16:00 – Saluti e ringraziamenti
Programma di massima & informative per i partecipanti:
Nella mattinata escursione e visita in grotta. Il percorso di avvicinamento sarà lungo un facile sentiero non adatto a passeggini. La Grotta della Paura è di facile accesso, non attrezzata, asciutta, facilmente percorribile, lunga 50 mt circa.
Attrezzatura minima richiesta:
Scarponcini da trekking, guanti, bandana, acqua, cappello, occhiali da sole, adeguato abbigliamento, giacca 0 impermeabile. Consigliamo di portarsi un cambio completo. Casco e lampada frontale “fornite dalla sezione”.
Per informazioni, adesioni e iscrizioni entro e non oltre venerdì 09 giugno. Le iscrizioni sono a numero chiuso: max 20 bambini di età 4/16anni. Contattare i seguenti numeri: Aurelio 3315788106, Lia 3348496437, Fabio 3282912443
Per i soci CAI la partecipazione è gratuita.
Per i bambini dai 4 ai 12 anni (compiuti), l’assicurazione è a carico della sezione CAI di Teramo.
Adolescenti/adulti/delegati “NON SOCI CAI” come da regolamento è necessario attivare l’assicurazione giornaliera al costo di 10,00€.
Possibilità di versamento/i su PostePay 4023600951183200 Fabio Di Antonio.
IN CASO DI PREVISIONI METEOROLOGICHE AVVERSE L’ESCURSIONE POTRA” SUBIRE MODIFICHE O ESSERE RINVIATA/ANNULLATA
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Con la presenza dei membri qualificati del Gruppo Grotte e Forre del Cai Teramo, un gruppo di ragazzi e ragazze, non alla prima esperienza, ha potuto vivere una giornata all’insegna della progressione ipogea, caratterizzata dalla presenza di diversi pozzi e risalite, ma anche di traversi, strettoie e cunicoli.
La speleologia regala sempre grandi emozioni!
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La tappa si snoda dallo splendido borgo di Pietracamela percorrendo parte di quello che fu il percorso della celeberrima Marcia dei Tre Prati, nata negli anni ’70 per iniziativa di Aldo Possenti, Presidente del CAI di Teramo e di Vincenzo Di Benedetto, imprenditore di Fano Adriano. L’itinerario permette di vivere appieno le meravigliose faggete appenniniche con boschi vetusti ricchi di ruscelli e torrenti che ci accompagnano senza mai lasciarci soli fino all’ameno Rifugio del Monte dove la vista che si apre sulle cime del Monte Corvo ci lascerà senza fiato.
Proveremo dunque a mantenere vivo il ricordo di queste storiche e meravigliose giornate prendendoci cura della segnaletica e del tracciato che continua in discesa dalla Piana di S. Pietro fino al piazzale di Prato Selva prima e alla Piazza di Nerito con la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo poi.
Vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio A.S.E.
Referente S.O.S.E.C. Teramo
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Cascata della Prata e della Volpara
Domenica 28 Maggio dopo un Venerdì virtuale con le foto della selvaggia Laga del mitico Maurizio Bolognini che ha incantato gli amici e i soci presenti in Sezione con immagini magiche rivelando colori, luci e atmosfere che solo uno come lui può cogliere …
NOI CAI TERAMO e CAI ARSITA siamo andati nel cuore della Laga, dove le acque la fanno da padrone scrosciando e rimbalzando sull’arenaria , tuffandoci in questa natura che gode ancora della libertà di esprimersi e modellare il territorio senza intervento umano.
Insomma natura selvaggia che più selvaggia e misteriosa non si può.
E dopo il tuffo l’immersione In questo piccolo Borneo camminando con i compagni di avventura e di sentiero del CAI di Arsita e la mitica Maria. Ne eravamo proprio tanti e tutti siamo rimasti d’incanto e ammutoliti alla vista della Cascata della Prata che si è presentata con la sua maestosità alimentata dalla tanta acqua in ragione di questo piovoso Maggio e delle ultime nevicate primaverili. E lasciata la Cascata camminando sul sentiero che porta alla Volpara abbiamo ricordato o capito ,per chi non lo avesse mai saputo, cosa significhi ambiente selvaggio con condizioni climatiche che ne favoriscono la ridondanza: i colori vivi , il profumo delle foglie bagnate , il rumore dell’acqua che precipita , la luce non luce che filtra nel sottobosco e si accende con squarci più grandi sulle piccole radure ,i tronchi trascinati dall’acqua dalle frane dalle slavine .. i guadi naturali….
Camminando .. camminando in compagnia di queste forti sensazioni siamo arrivati in vista dei salti della Volpara che, come tutti i luoghi misteriosi ,è difficile da raggiungere, causa anche le condizioni del sentiero , ma la Cascata però si è mostrata in lontananza come una grande diva , visibile solo da un terrazzino a mo’ di palco che ne svelava il corso e i salti .Inutile dire che ancora a distanza di qualche ora ciascuno di noi ha sentito nelle orecchie il fragore dell’acqua e ha avuto pieni gli occhi e l’olfatto dei colori e dell’odore del bosco come in una seduta di montagna terapia .
Buona montagna a tutti e… alla prossima escursione
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DIFFICOLTA’ E DISLIVELLO 850m
LUNGHEZZA 13km TEMPO 7h
PRANZO AL SACCO AUTO PROPRIE
RITROVO ORE 7.30 SEDE CAI TERAMO PARTENZA ORE 7.45
Per questioni organizzative da parte del gestore la prenotazione
deve essere effettuata entro le ORE 20 Venerdi 26 MAGGIO
Accompagnatori:
Umberto Ferrilli 3935044211
Giacinto Urbani 3398053810
LOCANDINA CASCATA PRATA E VOLPARA-1
SCHEDA TECNICA CASCATA DELLA PRATA E DELLA VOLPARA DA UMITO
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LOCANDINA EREMO DI SANTA MARIA MADDALENA
SCHEDA TECNICA EREMO DI SANTA MARIA MADDALENA
La prenotazione deve essere effettuata entro le ORE 20 di Venerdi 12 Maggio
DIFFICOLTA’ E DISLIVELLO 600m
LUNGHEZZA 10km
TEMPO 6h’
PRANZO AL SACCO
AUTO PROPRIE RITROVO ORE 7.45 SEDE CAI TERAMO
PARTENZA ORE 8.00 INFO/PRENOTAZIONI
Accompagnatori:
Lia Sisino 3348496437
Aurelio Ferreo 3315788106
Giuseppina Evangelista 3487387462
Giacinto Urbani 3398053810
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Il primo giorno: viaggio e escursione
Il venerdì 21 aprile, dopo un viaggio di 5 ore siamo arrivati nel piccolo paese di San Giovanni a Piro, alt. 450 metri +/-, sotto il Monte Bulgheria (m. 1225). Un gruppo, composto da soci delle sezioni del centro Italia, Rieti, Antrodoco, Leonessa e Teramo, parte subito per la scalata del Monte, seguendo l’apposito “sentiero delle scalette“, che conta quasi 1000 gradini. C’è chi ha contato per notare che mancherebbero solo 4 o 5 gradini per arrivare al 1000. C’era pure qualcuno che, per arrivare a 1000, ha fatto qualche passo indietro, risalendo 5 gradini in più…
Raggiunta la sella si prosegue sul crinale verso sinistra fino alla cima del monte Bulgheria dove vi è un capitello di pietre con la statua di un santo. Dopo la salita ripida ma veloce, il gruppo è arrivato all’ampio crinale roccioso di Monte Bulgheria, che offre dei panorami dal Golfo di Policastro e l’Aspromonte al Capo Palinuro ei Monti Lattari. Scendendo poi per il crinale verso ovest il gruppo ha fatto una sosta al rifugio Tozzo de Moio (m. 1090).
Un altro gruppo, il venerdi 21, ha fatto una camminata più leggera per la Grotta del Cenobio Basiliano di San Giovanni a Piro, un’importante monastero del monachismo Greco, fondato nel 990 d.C. da monaci seguaci di San Basilio ed istituito in Commenda da Pio II nel 1462.
Dopo la breve visita al Cenobio siamo saliti per un sentiero sotto i dirupi del Monte Bulgheria, dove, ancora un po’ in alto, si vedeva una grotta enorme con resti di vecchi muri di una costruzione di un probabile eremo.
La prima giornata di trekking: Capo Palinuro
Sabato 22 aprile abbiamo cominciato, insieme alla sotto sezione di Monte Bulgheria, il nostro trekking lungo la costa del Cilento. La prima tappa portava dalla Spiaggia delle Saline, nord di Palinuro, al Capo Palinuro e il suo faro, alla collina della Molpa, e l’Arco Naturale di Palinuro, un’escursione per la più grande parte classificabile come turistica, tranne forse la breve salita sul Capo Palinuro che si puotrebbe chiamare escursionistica.
Un centinaia di escursionisti ha creato un lungo serpente salendo Capo Palinuro, il promontorio roccioso alla costa meridionale della Campagna, che prende il nome dal mitico nocchiero di Enea, personaggio della mitologia romana.
Cartina del Percorso Capo di Palinuro
La seconda giornata di trekking: Palinuro – Marina di Camerota
La domenica 23 il trekking ha continuato in direzione sud, dalla Torre di Mingardo, uno di tanti torri di avvistamento dei tempi degli Aragonesi e dei Borboni lungo la costa del Sud Italia, allo Iazzo di Sant’Iconio, un addiaccio o stazzo recintato, nel quale, storicamente, il gregge è tenuto di notte allo scoperto, per scendere per un sentierino nella macchia mediteranea chiamato “sentiero della Loggetta” (ripristinato l’anno scorso) per finire lungo le quattro spiagge di Marina di Camerota.
La salita attraversa dei boschi di Pini e Lecci, sul sentiero di Sant’Iconio, che sale prima un po’ ripido, poi più tranquillo, con viste bellissime sul Capo Palinuro ed il suo Arco Naturale. Passato lo Iazzo di Sant’Iconio, dove è stato finanziato uno stravolgimento del territorio con una costruzione di un’edificio che sembre più resort che antico ricovero dei pastori, con comunque dei bei panorami sul mediteraneo e il territorio circostante, si raggiunge l’imbocco del sentierino della Loggetta che scende prima in modo tranquillo per il bosco di Pini, poi in modo più ripido per la macchia, piena di rosmarino e altre erbe aromatiche, per arrivare alla prossima torre di avvistamento, chiamata Torre Fenosa. Gli escursionisti visitano la torre che da bellissimi panorami in direzione Nord, da Capo Palinuro fino al Vesuvio. Sotto la torre c’è ancora una vecchia cisterna che serviva per raccogliere l’aqua piovana e di scorrimento dalla collina sovrastante.
Gli ultimi chilometri del percorso a Marina di Camerota si passa per le quattro spiagge, e alla Cala d’Arconte il gruppo fa un bel tuffo nel mare blu.
Cartina del Percorso da Palinuro a Marina di Camerota
La terza giornata di trekking: Marina di Camerota – Pietra Tagliata
Il lunedì 24 aprile comincia il trekking lungo la costa con un percorso di sali-scendi sul sentiero del Monte di Luna lungo la costa Sud di Marina di Camerota, visitando la Cala Bianca, la Grotta della Difesa, anche chiamata Grotta della Fattoria, e la Baia degli Infreschi, prosegue con una salita di quasi 500 metri per il paesaggio semi selvaggio sotto il massicio del Monte Bulgheria tra colline alte come la Vaccuta (m. 575) e il Tempa Pistillo (m. 723), per arrivare a un posto panoramico, “la Pietra Tagliata“.
La prima metà è la piccola Cala Bianca e la Grotta della Difesa, un apertura di una decina di metri nelle rocce arenarie e calcare della zona. La Grotta viene chiamata anche Grotta della Fattoria perché veniva utilizzata come ricovero per le bestie e nella grotta si vedono ancora i muretti dei ricoveri.
Per arrivare alla Baia degli Infreschi si sale prima sull’ “Isola che non c’è”, Punta Iscolelli, il punto più occidentale del Golfo di Sapri ed il cuore della Riserva Naturale del Mare della Costa degli Infreschi e della Masseta, che offre una vista sulla baia di Cala Biancae Pozzallo e sull’omonima torre costiera. Il nome Punta Iscolelli sarebbe un riferimento alle otto piscine naturali del peninsula.
La Cartina del percorso Marina di Camerota – Pietra Tagliata
La quarta giornata di trekking: Pietra Tagliata – Scario
Il martedì 25 aprile ripartiamo dalla Pietra Tagliata, per scendere quasi 500 metri nel Vallone del Marcellino, una vera gola tra i pareti delle rocce della Vaccuta e del Piombo, con boschi di lecci e vegetazione mediteranea. Dopo essere arrivati sulla piccola spiaggia del Marcellino e una piccola pausa, saliamo il sentierino ripido, ultimamente ripristinato, in direzione sud, che ci porta con dei zig zag sulla Timpa del Piombo. Poi, si segue una stradina di campagna per il paesaggio di macchia e rocce, per arrivare sul Belvedere di Piano di Ciolandrea, da dove c’è una vista bella sul Golfo di Policastro, non molto tempo fa ripristinato dall’amministrazione di San Giovanni a Piro. Il percorso scende poi a Scario, piccolo, storico porto al Golfo di Policastro, ma il nostro gruppo di escursionisti di CAI Teramo, CAI Rieti, CAI Leonessa e CAI Antrodoco parte per il viaggio a casa. Visto le previsioni e il cielo scuro, la scelta di non scendere, insieme alla sezione di Monte Bulgheria, ma partire già, anche per non incontrare troppo traffico di ritorno, sembra la più funzionale, anche se sicuramente non è la più divertente…
Cartina della tappa da Pietra Tagliata a Scario.
Ringraziamenti
Qui vogliamo ancora ringraziare tutti, soci CAI o non, che si sono impegnati molto, non solo in questi 4 giorni, ma anche prima dell’evento, per ripristinare i sentieri da noi percorsi, per organizzare l’evento e guidare un gruppo così grande e eterogeneo!
Lezione importante di questi giorni, anche per la nostra sezione CAI Teramo è che fare, comunque fare con un certo livello, è meglio di aspettare per fare la cosa perfetta!
In particolare, ma non in modo esclusivo, vogliamo ringraziare: Giuseppe Sorrentino (reggente sotto sezione di Monte Bulgheria), Giuseppe Sorrentino (detto Maciniello), Clorinda Cesare, Paolo Guida, Diego Errico, Cristina Guida, Beatrice Bigu, Lucio Sorrentino, Marco Tambasto e tutti gli altri volontari del CAI! Chiedo scusa se mi sono dimenticato qualcuno!
Un ultimo ringraziamento importante a Fabio Iacobacci, amico e accompagnatore CAI Rieti per l’organizzazione del viaggio e l’alloggio in compagnia dei gruppi di Rieti, Antrodoco e Leonessa!
Chi vuole organizzare o fare il trekking sul Sentiero Costiero del Basso Cilento fa bene contattare la sotto-sezione CAI Monte Bulgheria del CAI Salerno: sito web: www.caimontebulgheria.it Sulla pagina facebook della sotto sezione si trovano più foto e racconti del evento del ponte di 22 – 25 aprile 2023.
Le tracce gps del percorso puoi scaricare qui – ricordati che le tracce gps sono soltanto un’aiuto, sei responsabile tu per la tua sicurezza!
Mappa della zona Palinuro – Marina di Camerota – Policastro.
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Dalla Sezione CAI ci dirigiamo a prendere (via Villa Ripa) la S.P. 48 per il Ceppo; superata Rocca Santa
Maria (1.073 m.), dopo circa 8 chilometri arriviamo nei pressi di Ara Martese (1.200 m. circa) dove
parcheggeremo le auto. Imbocchiamo a destra il Sentiero n. 333 che percorre un bosco di faggi del
versante nord del Monte Ceraso (1.411 m.).
Dopo un breve tratto di salita (circa 30 minuti), raggiungiamo una zona pianeggiante denominata Collattù
o Altopiano della Folca (1.325 m.), importante e bellissimo punto panoramico dal quale si possono
ammirare i Monti della Laga e i Monti Sibillini e anche intersezione del Sentiero Italia Cai n. 300F che
prendiamo subito alla nostra destra (Sud)!! E’ una comoda carrareccia in leggera salita!! Dopo circa 1
chilometro, attraversando prima un bosco di faggi con esemplari secolari e poi un bosco di abeti bianchi,
giungiamo al punto più alto (1.400 m. circa) nei pressi di una radura dove faremo una breve pausa
(snacks!). Ripreso il cammino in breve tempo raggiungeremo il piazzale del Ceppo (1.334 m.) e quindi
l’ultimo breve tratto fino al Monumento dei Caduti (1.360 m.) dove termina la traversata.
Scheda Ara Martese 23.04.2023
LOCANDINA A PASSEGGIO NELLA RESISTENZA 23.04.2023
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ANELLO DELLA FORESTA DI SAN GERBONE
Secondo una stima della Fao, l’organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, dal 1990 al 2020 sono andati perduti nel mondo oltre 420 milioni di ettari di foresta. Il dato è contenuto nel rapporto “Global forest resource assessment”, pubblicato all’inizio di quest’anno . Anton Čechov, Zio Vanja, 1899 lo aveva previsto molto più di un secolo e ciò fa: “L’uomo è dotato d’intelligenza e di forza creativa per moltiplicare ciò che gli è dato, sinora però egli non ha creato, ma distrutto. Le foreste si fanno sempre più rade, i fiumi si seccano, la selvaggina si è estinta, il clima si è guastato, e di giorno in giorno la terra diventa sempre più povera e più brutta.” Allora martedi’ 25 Aprile godiamoci,finchè possiamo, questo piccolo scampolo di natura e bassa montagna in un territorio ancora incontaminato e selvaggio in vista di panorami bellissimi e in compagnia dei nostri amici di San Martino che ci accompagneranno e ci parleranno della loro foresta e dei percorsi dei carbonai e dei briganti che si nascondevano in un labirinto di sentieri. Come non ricordare le innumerevoli gesta e la fama del tanto forte e temuta Brigante-Maggiore Piccioni al secolo Giovanni Piccioni nato nel 1798 nella zona del Montecalvo, su queste montagne quindi, che per varie vicissitudini divenne un valoroso “comandante ” volontario delle truppe papaline a difesa dello stato della chiesa che in queste zone aveva il suo confine. Come non ricordare la storica , potente famiglia ascolana dei Guiderocchi, di cui dal 1300 a quasi il 1600 questo territorio fu il “regno”, guerrafondai al soldo ora di questi ed ora di quelli. Di questa famiglia sono passati alla storia per la loro violenza priva di ogni remora e pietà, due figure violente , Astolfo e suo figlio Gian Tosto che hanno ispirato due canti nella Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. A testimonianza di tutta la storia che si è affacciata qui il castello diruto dei Guidobaldi ormai ridotto a poco più di un ammasso di macerie.
E quindi facciamo un bagno rilassante in quel che resta di un mondo perduto camminando in un labirinto di giganti, a volte secolari incontrando pini, aceri , frassini , roverelle e poi ancora i faggi e i castagni nel loro risveglio primaverile. Ammirando da lontano sulla cresta scavata nei lastroni di arenaria le curve sinuose che man mano si alzano fino a arrivare da Macera della Morte alle vette di Cima Lepri ,Pizzo di Sevo e del Gorzano che sono li immobili con in fondo laggiù il Gran Sasso; e ancora sotto di noi tutti i paesini sperduti della valle del Rio Castellano con verso nord il Monte Vettore a porta e chiusura dello sguardo .
Insomma una selva con squarci e balconate da cartolina ancora indomita, intricata e misteriosa.
E quando rilassati ,stancati, affamati e assetati saremo arrivati a San Martino troveremo una abbondante merenda preparata sulla piazzetta del paese dai nostri nuovi amici di San Martino. Costo per il ristoro 10 euro
SCHEDA TECNICA FORESTA DI SAN GERBONE (1)
LOCANDINA FORESTA DI SAN GERBONE
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Il CAI Teramo-Sezione Gran Sasso d’Italia propone presso la sua Sede in via Cona ogni secondo venerdi’ del mese alle ore 21 una rassegna di film di montagna provenienti dalla Cineteca del CAI centrale.
Il primo film proiettato nel mese di marzo è stato Italia K2 , docu-film sulla storica impresa compiuta dagli italiani nel 1954, realizzato da Marcello Baldi nel 1955 a partire dalle riprese di Mario Fantin e restaurato dalla Cineteca di Bologna .
Per la seconda serata di proiezione che si terrà venerdì 14 Aprile, sempre in via Cona, l’Everest la farà da padrone a buona memoria dell’alpinismo in generale e dell’alpinismo italiano.
Si celebreranno due anniversari: Il primo anniversario i 70 dalla prima salita del 29 maggio 1953 sull’Everest con il docu-film “The Ascent of Everest”, il secondo anniversario riguarda invece i 50 anni dalla prima ascesa sull’Everest degli italiani avvenuta il 5 maggio 1973 con il film “Everest 40 anni dopo il tempo della memoria “.
Sicuramente tutti gli appassionati di montagna conosceranno i nomi di Edmund Hillary e Tenzing Norgay i primi due alpinisti che scalarono gli 8848 m della cima più alta del mondo ma quasi nessuno sa che sono stati Mirko Minuzzo e Rinaldo Carrel i primi due italiani a arrivare lassù 50 anni fa sotto l’egida di Guido Monzino grande esploratore, alpinista e mecenate nonchè fondatore dei magazzini Standa .
I due docu-film con spezzoni originali girati sullo stesso posto a distanza di 20 anni evidenziano lo sviluppo organizzativo delle spedizioni himalayane nel corso degli anni fino a arrivare quasi al massimo con l’utilizzo per la prima volta a quelle quote degli elicotteri da parte della spedizione italiana. Questo tipo di organizzazione doveva lasciar poi il posto a spedizioni più leggere fatte da singoli o da piccoli gruppi di alpinisti e ancor di più anche senza l’uso di ossigeno. I due filmati sicuramente sono documenti storici quasi da sfogliare più che da vedere.
Il primo filmato Ascent of Everest (lungo circa 50 minuti, in inglese è sottotitolato in italiano) con una discreta qualità delle immagini, evidentemente in parte restaurate, fa parte ancora del periodo eroico dell’alpinismo e contiene una intervista originale a Sir Hillary che descrive l’impresa, ripercorrendo la sua spinta motivazionale e il suo rapporto con Tensing.
Il secondo filmato “Everest 40 anni dopo il tempo della memoria” (lungo circa 10 minuti in italiano) presenta purtroppo una scarsa qualità delle immagini ma ha delle bellissime musiche originali del tempo, ciononostante non solo deve essere preso come un resoconto dell’impresa ma testimonia il modo di affrontare le montagne fino a 50 anni fa, con una organizzazione complessa a integrazione con le nuove tecnologie, tipo l’uso degli elicotteri a quelle quote, e rispecchia sicuramente la mentalità dell’Italia dei primi favolosi anni 70 ancora in pieno boom economico.
Questa è la storia dell’Everest adesso ci sono le spedizioni commerciali , questo anno si prevedono 400 alpinisti (ma potrebbero anche aumentare visto l’anniversario) che tenteranno la cima con un afflusso di almeno 2500 persone di supporto agli Alpinisti/Turisti al campo base per Everest, Nuptse e Lhotse . Senza contare che il governo Nepalese ha interdetto il volo degli elicotteri per i voli commerciali al campo base mettendo in seria difficoltà le agenzie che stentano a trovare i portatori e gli animali da soma visto che molte persone sono migrate a Kathmandu per studiare, in cerca di lavoro o sperando semplicemente di avere una vita più facile .
Buon Everest a tutti
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Il Sentiero Italia CAI è…
un’impresa collettiva,
un atto d’amore per il territorio italiano,
il tentativo del CAI di fare un dono prezioso al paese,
uno dei trekking più lunghi del mondo e sicuramente il più bello,
un cammino che attraversa tutta l’Italia,
un possibile veicolo di resilienza e rinascita per i paesi delle Terre Alte, oggi in fase di abbandono.
Se vuoi sapere di più: sito ufficiale Sentiero Italia CAI
In questo momento storico, quando il CAI punta sul Sentiero Italia e tutte le Sezioni, anche la Sezione Teramo, sono impegnate a dare il loro contributo per i tratti di propria competenza, è l’occasione giusta per ospitare nella nostra Sezione la mitica Sara Bonfanti!!!
Sara Bonfanti, classe ’82, nata in Provincia di Lecco (ora vive a Verona) nel 2022 decide di inseguire un grande sogno corteggiato da anni: percorrere tutto il Sentiero Italia CAI partendo da Muggia (Trieste) per finire a Santa Teresa di Gallura. Appende le scarpette di danza al chiodo (Sara arriva dal mondo della danza come ballerina professionista di danza moderna contemporanea, insegnante di danza e di fitness) per indossare i più “comodi” e amati scarponi e attraversare tutta Italia camminando sulle catene montuose delle Alpi, Appennini e Isole maggiori con uno zaino di circa 15 kg pieno con tutto il necessario per essere il più autosufficiente possibile. In 7 mesi di viaggio la grande fatica è stata ampiamente ripagata dalla bellezza della nostra terra e dai meravigliosi incontri con tante persone che hanno reso ogni giorno unico e speciale.
Ogni regione ha le proprie caratteristiche, la propria storia e cultura ed è grazie a questa diversità che l’Italia è un Paese tutto da scoprire, ammirare e valorizzare e amare!!
Accoglieremo Sara nella nostra Sezione, Via Cona, 180, 64100 Teramo:
Mercoledì sera 12 aprile prossimo alle ore 20,30
per condividere con lei, la prima donna ad aver percorso i 7.000 km. del Sentiero Italia Cai, i suoi racconti e le sue esperienze vissute durante questa sua meravigliosa avventura.
Al termine della serata ci sarà un simpatico momento conviviale!!
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Basta Mazzarelle? Allora “Mignari e Merici” la ricetta per te! A Pasquetta vieni nel Cuore Selvaggio del Montagnone con il CAI. Lunedì 10 aprile facciamo un’escursione di 6 ore attraversando un fosso selvaggio, una cresta bella lunga, le alte praterie dei Mignari e un bellissimo faggeto, il Bosco Merici. Si parte alle 8:00 dalla sede del CAI per cominciare l’escursione alle 8:40 dal Contrada Cerqueto (comune di Fano Adriano).
L’escursione è 10,7 chilometri e 950 metri di dislivello, quindi gambe allenate… Partiamo dal punto alto del paese di Cerqueto, dove un sentiero ci porta al fosso selvaggio e roccioso di Rio Ferroni. Dopo aver attraversato il fosso saliamo Colle Varò, prima per un sentiero chiaro, poi meno evidenziato, su un pendio erboso con un po’ di macchia, ma sempre aperto. Colle Varò è un cocuzzolo di 1163 metri, territorio di caprioli e cervi, all’inizio di una crestina bella e panoramica che sale fino al Colle del Fiele (m. 1427). Da Colle Varò fino al Colle del Fiele seguiamo una stradina, poi un sentiero lungo il torrente dei Prati Mignari, che esce proprio sui Prati Mignari (m. 1500), dove si apre di nuovo un bel panorama, questa volta anche sul lato Adriatico della provincia di Teramo. Gli ultimi 800 metri al punto più alto si fa con piccoli sali-scendi sulle radure con le prime fioriture del Colle dei Prati Mignari a 1553 metri. Dopo una bella pausa scendiamo per il Bosco Merici e prendiamo il sentiero che Rosaria ha riaperto, che scende la Colle della Coda. Fino ai ruderi della casette a 1156 metri e un vecchio canale di gronda a 1074 metri su un sentierino, poi una stradina che scende fino al bivio con il percorso 155 (Cusciano – Cerqueto – Pietracamela). Seguiamo il 155 sopra il Rio San Giacomo, fino al nostro punto di partenza a Cerqueto.
Per info e prenotazioni: clicca il collegamento alla scheda dell’escursione.
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Vuoi contribuire anche tu alla rete sentieristica del CAI? Allora, per l’uscita di domenica 2 aprile puoi contattare Giorgio d’Egidio (email). Ulteriori dettagli trovi nella scheda tecnica.
L’uscita comincia a Cesacastina, paese che si sviluppa probabilmente fra il XII e il XIII secolo nell’ambito di dinamiche di colonizzazione di nuove aree sul fronte della foresta, ed il nome stesso dà conto di tale origine.
Da Cesacastina (mt.1140) si parte per il piccolo villaggio di Mastrisco, che conserva le tracce toponimiche di un insediamento di possibile origine longobarda o franca.
Dopo Mastrisco attraversiamo il torrente Fosso di Iaccio Grande prima di raggiungere il Colle Cervino (mt. 1333) e da qui per i Piani di S. Pietro Scardazzo (mt. 1397). Superati il Fontanile di Pianello ed il Colle della Palomba con il Bosco di Cesa Biancone (mt. 1500 circa) si scende verso gli abitati di Macchiatornella prima, e di Padula subito dopo, costeggiando il meraviglioso Fosso Malvese che qui va a confluire nel fiume Tordino.
Se vuoi vedere la mappa del Sentiero CAI e scaricare la traccia di questa tappa vai al sito del Sentiero Italia CAI e clicchi sulla tappa rossa P15N.
Per quanto riguarda la manutenzione: è prevista un leggero taglio di ginepri e verniciatura di segnaletica orrizontale. Il lavoro un po’ più importante è il posizionamento di picchetti in due punti del tratto.
Oltre a una certa capacità fisica per camminare 6 chilometri con 500 metri di dislivello e l’attrezzatura adatta all’escursionismo (scarponi a caviglia alta, bacchette telescopici, almeno 1 litro d’acqua, crema da sole, occhiali da sole, giacca a vento, pranzo al sacco e un ricambio per chi ne ha bisogno) non è necessario nessuna capacità tecnica particolare per la manutenzione. La SOSEC prevede a tutti i materiali necessari, e guida il lavoro neccessaria, ma è consigliabile abbigliamento un po’ resistente alla manutenzione.
Allora ti va, venire con noi in Montagna? Aiutaci a farlo possibile per tutti! Vieni anche domenica 2 aprile per contribuire al Sentiero Italia CAI e aderisci all’iniziativa entro le ore 21 di venerdì 31 marzo, iscrivendoti direttamente al socio Accompagnatore Giorgio d’Egidio (ASE) al numero indicato o la email indicata nella locandina allegata!
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Ulteriori informazioni: la locandina, la descrizione del corso, l’articolo qui sotto, vedi i contatti del CAI Sezione Teramo, segreteria@caiteramo.it o vieni venerdì sera in Sede.
Fai la richiesta d’iscrizione con il modulo digitale, oppure stampa il modulo sulle ultime due pagine della descrizione del corso, riempilo e portalo in Sede. L’iscrizione chiude il venerdì 7 aprile alle ore 23, oppure con il raggiungimento di 30 iscritti.
Sul corso
Il corso di Escursionismo Base è un primo approccio per chi in montagna non ci è mai stato oppure ritiene di avere poca esperienza e ha bisogno di acquisire o riorganizzazione delle conoscenze per la frequentazione consapevole della montagna. “Partiamo da zero” senza puntare a una formazione tecnica o specialistica, dando una formazione veramente per neofiti lasciando alla pratica personale, alla frequentazione sociale e ai corsi avanzati lo sviluppo e la rifinitura del profilo del socio.
Riteniamo importantissimo dire, ripetere e dimostrare piuttosto che riversare fiumi di nozioni su persone che poco possiedono di esperienza diretta di quello di cui si tratta. Grande ruolo rivestono le parti pratiche dove l’esempio e la semplice spiegazione rafforzano una base di comportamenti virtuosi da utilizzare nell’attività che verrà svolta. Anche gli aspetti culturali, sempre fondamentali nell’escursionismo CAI, saranno delle proposte sintetiche a livello teorico per trovare in ambiente l’esempio che i docentu sapranno utilizzare per esemplificare e rendere vivo e concreto l’argomento. Saranno poi i soci che, ognuno secondo la propria indole e interesse, sapranno approfondire gli aspetti proposti, andando in montagna in modo autonomo oppure associandosi alle tante escursioni organizzate dalla Sezione CAI Teramo.
Struttura del Corso
Il corso si svolgerà in classe e in ambiente montano. Ci saranno 10 lezioni serali (martedì e giovedì dalle 20:30 alle 22:30) nella sede della Sezione CAI Teramo, Via Cona 180, Teramo e si alterneranno due lezioni in classe con un’uscita in montagna per esercitarsi sul campo.
Costo del Corso
Il corso è rivolto ai soci del CAI e la quota è di € 50 euro a persona. Per diventare socio CAI.
Elementi del corso
Lezioni in classe
Il corso consisterà di dodici moduli, insegnati in 10 lezioni serali:
Abbigliamento e attrezzatura
Alimentazione e Allenamento
Cartografia-orientamento
Storia e filosofia dell’escursionismo e della tutela e il bidecalogo
Pericoli oggettivi e soggettivi
Flora, fauna e geologia locale
Cenni di meteorologia
Il Parco Nazionale Gran sasso e Monti della Laga
Sentieristica e pianificazione di un’uscita
Nozioni di primo soccorso – richieste di soccorso e Organizzazione soccorso alpino/cenni
Uscite in ambiente
Le uscite in ambiente si svolgono nella montagna Teramana e trattano i prossimi temi:
1a uscita: Nozioni base
2a uscita: Orientamento e rappresentazione percorso e territorio sulla carta
3a uscita: Variazioni ambientali, elementi botanici, osservazioni meteo, elementi di pericolo ravvisabili sul percorso
4a uscita: Preparazione escursione, segnaletica e sentieristica
5a uscita: In autogestione (assistita), con lettura del paesaggio, breve esercitazione di chiamata del soccorso
Il Calendario del Corso
Potrebbero esserci delle variazioni nelle date pianificate, che verranno communicate in modo precoce ai partecipanti.
Giorni / Orari
Argomenti
Giovedì 13 aprile
20:30 – 21:30
Presentazione del corso + iscrizione
21:30 – 23:00
Abbigliamento e attrezzatura
Domenica 16 aprile
1a uscita – Nozioni base
Martedì 18 aprile
20:30 – 22:30
Cartografia-orientamento
Giovedì 20 aprile
20:30 – 22:00
Storia e filosofia dell’escursionismo e della tutela e il bidecalogo del CAI
Giovedì 27 aprile*
20:30 – 21:30
Alimentazione
21:30 – 22:30
Allenamento
Domenica 30 aprile
2a uscita – Orientamento e rappresentazione percorso e territorio sulla carta
Martedì 2 maggio
20:30 – 21:30
Pericoli oggettivi e soggettivi
21:30 – 22:30
Flora locale
Giovedì 4 maggio
20:30 – 22:30
Cenni di meteorologia
Domenica 7 maggio
3a uscita: Variazioni ambientali, elementi botanici, osservazioni meteo, elementi di pericolo ravvisabili sul percorso
Martedì 9 maggio
20:30 – 22:30
Il Parco Nazionale Gran sasso e Monti della Laga
Giovedì 11 maggio
20:30 – 21:30
Sentieristica e pianificazione di un’uscita
Domenica 14 maggio
4a uscita: Preparazione escursione, segnaletica e sentieristica
Martedì 16 maggio
20:30 – 22:30
Nozioni di primo soccorso – richieste di soccorso e Organizzazione soccorso alpino/cenni
Giovedì 18 maggio
20:30 – 21:30
Geologia locale
Domenica 21 maggio
5a uscita: In autogestione (assistita), con lettura del paesaggio, breve esercitazione di chiamata del soccorso
Data da stabilire
Cena fine corso e consegna attestati
Requisiti per poter partecipare
Essere iscritto al CAI
Capacità adeguate ad una attività fisica moderata ma prolungata, attrezzatura e abbigliamento adatti (che saranno indicati), volontà di seguire il corso sia nelle parti teoriche che pratiche.
Età: tra 18 e 120 anni (ma comunque con capacità adeguate, come indicate qui sopra).
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Prenotazione entro le ore 20 del 28-03-2023 alla segreteria@caiteramo.it oppure telefonicamente con gli accompagnatori, di cui i dati si trovano nella scheda tecnica, nella locandina e sotto questo articolo.
Il percorso ad anello si svolge in un territorio ricco di acqua, cascate, canyon e grotte. L’escursione ci porterà dal Sasso Spaccato, alle cascate e alla grotta del Petrienno incontrando numerosi borghi con architetture rupestri abbandonati o semi abbandonati. Infatti la caratteristica principale di questo territorio, privo di rocce calcaree come i vicini Sibillini, sono le tipiche stratificazioni di arenaria, roccia sedimentaria creatasi negli antichi mari, con il tipico aspetto a gradoni.
Il comune di Acquasanta conta 56 frazioni, molte di queste arroccate tra le balze di arenaria, situate alle spalle di Ascoli Piceno, a cavallo fra i parchi del Gran Sasso e dei Monti Sibillini. L’abbandono risale alla forte emigrazione avvenuta negli anni ’50 e ’60 che spopolò quasi completamente i borghi medievali del Monte Ceresa, i residenti sono pochissimi. Per esempio Tallacano ne conta 21 e Piandelloro 23 ha abitanti.
Vedremo il film di come si “campava” a ridosso della fine della guerra all’inizio degli anni 60 prima del Boom Industriale “un viaggio nella memoria” in cui l’architettura rupestre e i magri appezzamenti di terra erano e sono il simbolo di una povertà quasi assoluta. Ad oggi sono in atto numerosi progetti per il recupero di questi paesi, progetti anche finanziati da privati che mirano a risollevare l’economia rurale collegata all’agricoltura e l’artigianato locale, il tutto nel pieno rispetto dell’ integrità e del delicato equilibrio in cui è immerso il territorio.
Si parte da Tallacano, “Tallacà” in dialetto ascolano, verso la chiesa cinquecentesca di San Pietro, recentemente restaurata. Si va al canyon del Sasso Spaccato, dove sono ancora presenti sulle altissime pareti di arenaria incisioni, nomi e piccole croci vista la utilizzazione della gola come cimitero per seppellire i morti dell’ epidemia di colera di fine Ottocento.
Nel tratto vicino alle tante cascate, di varie forme ed altezze, ci immergeremo in un mondo selvaggio fatto di vegetazione fitta, roccia e acqua che scroscia. Il rumore dei ruscelletti e dei piccoli salti, di cui il più alto non supera i 4 metri, ci accompagnerà. E dalla vegetazione emergeranno abitazioni addossate alle grotte, muretti a secco crollati o case con solai fatiscenti e traballanti, torneremo con la memoria a 70/80 anni orsono quando queste case ospitavano persone che hanno “guadagnato l’ogni giorno” qui vissuto.
L’epilogo di questo film negli anni che furono sarà su verso il Monte Cerasa: la scoperta della grotta del Petrienno, in dialetto ascolano “lu p’trienne”. L’accesso alla grotta avviene attraverso una strettoia passando sotto la cascata, all’interno l’’antro lungo 60 metri, profondo 15 metri e alto 10 metri, custodisce delle piccole strutture in muratura a secco, precisamente nove, erano le abitazioni estive dei pastori e dei raccoglitori di foraggio. Le costruzioni presentano ancora solai e architravi traballanti e si racconta che qui si sono rifugiati i militari alleati durante l’ultima guerra, di fronte alla grotta scorre il torrente, al suo limitare la cascata, non più alta di quattro metri.
E se non bastasse ciò il territorio offre ancora altre tantissime sorprese da un punto di vista storico, culturale, paesaggistico e naturale basterà camminare lungo questo magnifico itinerario per scoprirle tutte.
Info e prenotazioni
Accompagnatori:
Italo Di Giuseppe
3477582023
Giuseppina Evangelista
3487387462
Giacinto Urbani
3398053810
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Una bellissima escursione che ci porterà a conoscere il versante pescarese del Parco nazionale del Gran Sasso .Da questa montagna poco conosciuta potremo godere di uno dei più suggestivi panorami d’Abruzzo, circondati dalla splendida vista sulle terre della Baronia, sulla Valle del Tirino, sull’intero massiccio del Gran Sasso e dei Monti della Laga, sul Sirente-Velino e infine sulla montagna madre “la Majella”.. La riserva del Voltigno di cui il Cappucciata fa parte è dimora di orsi, lupi, lepri, cervi, volpi, camosci e piccoli uccelli come il culbianco del Voltigno. Questo è un posto magnifico, dove l’ambiente naturalistico è rimasto autentico, sia nel periodo estivo dove si può girare la vallata in mountain bike o a piedi, che nella stagione invernale praticando lo sci di fondo o in alternativa con le racchette da neve.
Prenotazione entro le ore 20 del 10.03.2023
LOCANDINA DAL RIFUGIO RICOTTA AL MONTE CAPPUCCIATA (1)
SCHEDA DAL RIFUGIO RICOTTA AL MONTE CAPPUCCIATA
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Il Comitato è nato dalla volontà di contrastare la proposta dell’Amministrazione Provinciale di un collegamento stradale tra l’Autostrada A24 e la stazione sciistica dei Prati di Tivo sul versante teramano del Gran Sasso: l’ennesima proposta di infrastrutturazione pesante della montagna teramana a scapito dell’integrità del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e senza nessuna nuova proposta di vero rilancio turistico e promozionale delle aree interne. Con la rappresentanza territoriale delle associazioni ambientaliste CAI, Italia Nostra, Mountain Wilderness e WWF e della popolazione locale del Comitato Sant’Andrea Verde nasce così un Comitato che si prefigge l’obiettivo di contribuire a far rinascere il territorio che va dal Montagnone al fiume Vomano, un comprensorio montuoso bellissimo, ma politicamente abbandonato.
Comunicato stampa NO strada panoramica 28 dicembre 2021
No Strada Panoramica presentazione conferenza stampa 28122021
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RITROVO ORE 7.45 SEDE CAI TERAMO PARTENZA ORE 8.00
INFO/PRENOTAZIONI:
FILIPPO CORRADETTI 3389527154 filippocorradetti@libero.it
GIACINTO URBANI 3398053810 urbanig52@gmail.com
SCADENZA PRENOTAZIONI GIOVEDI 30 DICEMBRE ORE 19.00
La partecipazione alla nostre escursione è limitata causa COVID 19 a SOLO SOCI regolarmente iscritti.
NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).
Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche:
1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 metri;
2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante;
3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che trovate qui allegato) compilato e firmato;
4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
DA PORTARE: Scarponcini da trekking, Pile, 1 litro d’acqua, bastoncini da trekking, giacca impermeabile.
Ricambio completo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente agli accompagnatori e ai numeri indicati nelle schede allegate.
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.
LOCANDINA PRATI DI TIVO MADONNINA CIASPOLE
Modulo Autodich. Covid
SCHEDA PRATI DI TIVO MADONNINA IN CIASPOLE
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Modulo Autodich. Covid
Liberatoria Immagini minori
Delega di accompagnamento
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Cari soci, ecco l’escursione degli amici del “GRUPPO SENIOR” della nostra Sezione, dello scorso 20 maggio
che fu rinviata per pessime condizioni meteo!! Torneremo al cospetto del Paretone……
Mercoledì 20 MAGGIO 2021
da Casale San Nicola a Cima Alta!!!
Trovate tutte le informazioni e le condizioni di partecipazione nella scheda allega e che comunque vi riepilogo qui di seguito:
SCADENZA PRENOTAZIONI MARTEDI’ 22 GIUGNO ORE 20,00
La partecipazione alla nostre escursione è limitata causa COVID 19 a SOLO SOCI regolarmente iscritti.
NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).
Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche:
1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 metri;
2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante;
3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che trovate qui allegato) compilato e firmato;
4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
DA PORTARE: Scarponcini da trekking, Pile, 1 litro d’acqua, bastoncini da trekking, giacca impermeabile, cappello, guanti, crema solare, occhiali da sole, pranzo al sacco.
Ricambio completo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente agli accompagnatori e ai numeri indicati nelle schede allegate.
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.
SCHEDA TECNICA CASALE S.NICOLA CIMA ALTA
LOCANDINA DA CASALE S NICOLA A CIMA ALTA
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– Club Alpino Italiano e Federparchi – insieme per il Sistema delle Aree Protette d’Abruzzo
in Cammino nei Parchi
“in Cammino nei Parchi” è una giornata nazionale voluta da Club Alpino Italiano e Federparchi.
Giunta alla 9^ edizione ha preso l’avvio nel 2013 per festeggiare i 150 anni del Club Alpino Italiano (1863-2013)
domenica 13 giugno 2021
Quest’anno si svolge in tutt’Italia domenica 13 giugno 2021.
Per domenica prossima, pur continuando a osservare le indicazioni indispensabili di sicurezza sanitaria e di distanziamento fisico tra le persone, avremo modo di vivere una positiva esperienza all’aria aperta.
lo slogan della giornata: SENTIERI PER CONOSCERE”
Si attiva così il circuito virtuoso di camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare.
la giornata europea dei Parchi del 24 maggio
L’evento “in cammino nei Parchi” segue la Giornata Europea dei Parchi del 24 maggio, che celebra l’istituzione della prima area protetta, avvenuta in Svezia nel 1909.
i 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio Molise
Ci si prepara a ciò che accadrà nel 2022 con i 100 anni di tutela del nostro Parco “storico” d’Abruzzo Lazio Molise e i festeggiamenti con il gemellato coetaneo Parco Nazionale del Gran Paradiso
Sono 10 gli appuntamenti 2021 d’Abruzzo
10 appuntamenti dalle Sezioni Cai di Castelli(doppio itinerario), Guardiagrele, Isola del Gran Sasso, Lanciano, Teramo (con allegato descrittivo dei contenuti storici 30 anni) Vallelonga-Coppo Orso, una intersezionale con Vasto, Ortona, Pescara, Popoli, inoltre un doppio appuntamento della Commissione Regionale Alpinismo Giovanile su diverse e distanti località d’Abruzzo.
Il Cai propone escursioni e attività nei 3 Parchi Nazionali: Abruzzo Lazio Molise, Maiella, Gran Sasso Monti della Laga.
ABRUZZO
PROGRAMMA
dislivello
km
durata
diff.
acc.
13-giu
CAI Sezione
Castelli
Escursione
Parco
Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Casale San Nicola – Vado di Corno – Monte Aquila.
1600
12
9
EE
Antonio Simonetti
Marino Di Claudio
Lungo il Sentiero “Terre Alte” Isola del Gran Sasso-Castelveccio Calvisio, che attraverso lo storico “Vado di Corno” metteva in comunicazione la Valle Siciliana con i borghi montani aquilani.
Escursione
Parco
Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
700
8
4
E
Vittorino Di Luca
Campo Imperatore – Vado di Corno – Monte Aquila
13-giu
CAI Sezione Guardiagrele
Escursione
Parco Nazionale della Maiella
Percorso ad anello con partenza ed arrivo al piazzale della seggiovia di Palena. Piazzale-Guado di Coccia-Cima Ogniquota-Monte Porrara (2137 m)-Logge di Pilato-Inghiottitoio-Piazzale. La cresta del Porrara, attraversata dalla tappa SI P04, è un balcone sulla linea Gustav.
1000
14
7
EE
Antonio Taraborrelli
Gloria Di Crescenzo
13-giu
CAI Sezione Isola del Gran Sasso
Manutenzione Sentieri
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Manutenzione Sentiero Casale San Nicola – Madonnina. Itinerario suggestivo con la dominante presenza del Paretone. Lungo il percorso, in spettacolare posizione, la chiesetta dell’eremo di San Nicola di Corno e la faggeta secolare.
Christian Menei
Claudio Di Stefano
Dino Rossi
Pasquale Pichinelli
13-giu
CAI Sezione Lanciano
Escursione
Parco Nazionale della Maiella
Sulla via di monaci e pastori. Partendo da Fara San Martino si imbocca la gola di S. Spirito e, dopo essere usciti dalla strettoia ed aver oltrepassato la fonte “Vailzelong”, si prende il sentiero H1 (il più lungo e con maggior dislivello dell’Appennino) per giungere alla “Fonte delle Vatanelle” Rientro per la stessa via.
400
7
5
EEA
Catia Manfrè
Enzo Testa
13-giu
CAI Sezioni Ortona, Pescara, Popoli, Vasto
Escursione
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Percorso ad anello con partenza e rientro al piazzale di Campo Imperatore (2120 m). In salita al rigugio Duca deli Abruzzi (2388 m), poi Passo della Portella, Rifugio Garibaldi, Sella di Monte Aquila (2335 m) e rientro a Campo. Imperatore
650
10
6
E
Pino Celenza
Massimo Prisciandaro
Leontina D’Orazio
13-giu
CAI Sezione Teramo
Escursione
Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga
Da Prati di Tivo lungo il Sentiero Italia che risale la Valle del Rio Arno, la Val Maone e Campo Pericoli con il rifugio Garibaldi. Nelle soste si richiameranno le tappe fondamentali nella storia dei 30 anni della Riserva Comunale Corno Grande di Pietracamela e del progetto Camoscio d’Abruzzo (progetto di reintroduzione della specie), e del Trekking Aprutino, lungo itinerario escursionistico realizzato, per festeggiare l’istituzione del Parco Nazionale, nel 1991 dal CAI Teramo.
900
15
7
E
Filippo Di Donato
Gennaro Pirocchi
Daniele Piccioni
13-giu
CAI Sezione Vallelonga – Coppo dell’Orso con PNALM, Comune Gioia dei Marsi, Associazione “Monte Serrone”
Escursione
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Percorso ad anello con partenza ed arrivo a Gioia dei Marsi; nella salita si transiterà per il Geosito “Faglia di Monte Serrone” (zona epicentrale del terremoto di magnitudo 7 del 1915), Borgo Sperone Vecchio (punto panoramico sulla Conca del Fucino), Torre di Sperone, Rifugio Monte Serrone (1371 m); discesa per la direttissima.
650
5
E
Marina Buschi
Antonio De Ioris
13-giu
COMMISSIONE REGIONALE ALPINISMO GIOVANILE
Attività didattico/educativa esperienziale in ambiente
Altopiani Maggiori d’Abruzzo
Pietranseri (Roccaraso). Zona cerniera tra Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise e Parco Nazionale Maiella
Walter Adeante
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Voltigno (Villa Celiera), altopiano di origine carsica posto nella zona orientale del Gran sasso.
Cinzia Abruzzese
Antonietta Di Girolamo
Gianluca Torpedine
Abruzzo e Aree Protette – Rete Ecologica
In Abruzzo la presenza di Aree Protette è rispondente al valore ambientale, con i 3 Parchi Nazionali (Abruzzo Lazio Molise – Maiella – Gran Sasso e Monti della Laga), il Parco Regionale Sirente-Velino, l’Area Marina Protetta Torre di Cerrano e oltre trenta Riserve Naturali. C’è poi l’articolato insieme della Rete Natura 2000 con SIC, ZPS e ZSC. In questo scenario aggiungiamo l’istituzione in itinere del Parco della Costa Teatina (quella della Costa dei trabocchi – le particolari macchine da pesca protese sul mare) e l’auspicabile lacuna ambientale da colmare con l’estensione in Abruzzo del Parco dei Simbruini.
30 anni della LQ n.394 del ’91.
Facciamo Rete in Abruzzo per celebrare nel migliore dei modi i 30 anni della LQ n.394 del ’91, gli Obiettivi di Agenda 2030 e le indicazioni della CETS (Carta Europea Turismo Sostenibile)
Coordinamento Abruzzo Aree Protette
Ecco per tutti la Rete Ecologica d’ Abruzzo di grande valore e rispetto che va coordinata attraverso una cabina di regia che definisca obiettivi e azioni, li attui in modo sostenibile e monitori i risultati. Ci sono le idee, la visione, gli strumenti e la storia. Non dimentichiamo che all’Aquila il 1 dicembre 1995 ha preso vita il progetto APE-Appennino Parco d’Europa.
NO! alla riduzione del Parco Regionale Sirente Velino
Una Rete Ecologica messa a dura prova dalla riduzione del Parco Regionale Sirente Velino, unico Parco della Regione Abruzzo, mai realmente reso operativo. Una scelta che taglia circa 8000 ettari nella Valle Subequana, nonostante la petizione e le proposte di promozione del Parco.
conoscenza e partecipazione
Il senso vincente della giornata nazionale “in Cammino nei Parchi” è nell’aggregazione, nella condivisione, nello scambio partecipato, nella conoscenza di luoghi e persone.
contatto con territori e genti
“in Cammino nei Parchi” ha il pregio di far incontrare i territori, le genti e le loro storie. Ne vuole cogliere le aspettative, le paure e le speranze. La Montagna è spesso associata a marginalità e periferia, così come lo sono i Parchi. La politica ha abbandonato al loro destino Aree Potette e piccoli Comuni, rintanandosi al centro di un mondo visto sempre più come virtuale.
natura-cultura, uomo-ambiente
Questi binomi esprimono valori non separabili. Pandemia con emergenza sanitaria, crisi climatica con fenomeni estremi sono di stringente e drammatica attualità. La forzata separatezza dal territorio e dalle genti inascoltate è da ciechi e sordi, non certo da cambiamento e transizione.
Abruzzo Regione “bianca” – Abruzzo Regione “verde” d’Europa
E’ questa la realtà vincente d’Abruzzo con la qualità dell’accoglienza sanitaria e l’altrettanta qualità dell’accoglienza ambientale, espressa attraverso il Sistema delle Aree Protette dalla Montagna al Mare.
info Cai
in Cammino nei Parchi: escursioni consapevoli in tutta Italia – Lo Scarpone on line ( articolo, link)
– documenti scaricabili (link drive)
info Federparchi
– pagina Parks dedicata alle proposte dei Parchi (link)
2021.06.08 (filidido) Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo– CD Federparchi
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La maestosità del comprensorio del Gran Sasso non sta solo nell’altezza delle
cime, nella bellezza del territorio, sta anche nella sua storia, nell’impatto che
lasciarono gli uomini che lo abitarono nei secoli passati.
Le cronache del XVI secolo raccontano che, da metà maggio fino alla fine di
luglio, potevano sostare nell’area anche sessanta o settanta mila pecore al
pascolo, altre a cavalli e bovini. Una vera e propria “via della lana” la cui
importanza economica è sottolineata anche dalle numerose fortificazioni che sono
poste a protezione del territorio, come Rocca Calascio, e l’interesse che la
famiglia Medici, i potenti signori fiorentini, mostrò per questo territorio con
l’acquisto di terre e feudi. A Santo Stefano di Sessanio, uno dei borghi più belli
della zona, lo stemma mediceo accoglie ancora i turisti all’ingresso del paese.
6 giugno 2021 -_LOCANDINA I LAGHETTI DI CAMPO IMPERATORE
6 giugno 2021 -_SCHEDA TECNICA ILAGHETTI CAMPO IMPERATORE
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dei sentieri, dei paesi, dei rifugi, delle genti e delle meraviglie delle aree
protette, in una montagna da conoscere, viva per cultura e natura.
In Cammino nei Parchi – 9^ edizione, domenica 13 giugno
da Prati di Tivo lungo il Sentiero Italia Cai che risale la Valle del Rio
Arno, la Val Maone e Campo Pericoli con il Rifugio Garibaldi.
In Cammino nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Si percorre anche parte del Sentiero Cai Terre Alte Pietracamela – Collebrincioni. Dal “nido” degli “aquilotti del gran
sasso”, nasce la via commerciale e del baratto dei “pretaroli” che, dal Valico della Portella scendevano con i “carfagni”
lungo i pendii innevati, verso Assergi e la Valle del Vasto per raggiungere L’Aquila.
13 giugno 2021 – In Cammino nei Parchi – 9^ edizione testo cai teramo presentazione 30 anni in cammino
13 giugno 2021 – In Cammino nei Parchi – 9^ edizione_- Locandina
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da casale San Nicola a Cima Alta!!!
Trovate tutte le informazioni e le condizioni di partecipazione nella scheda allega e che comunque vi riepilogo qui di seguito:
SCADENZA PRENOTAZIONI MERCOLEDI’ 19 MAGGIO ORE 19,00
La partecipazione alla nostre escursione è limitata causa COVID 19 a SOLO SOCI regolarmente iscritti.
NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).
Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche:
1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 m.;
2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante;
3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che trovate qui allegato) compilato e firmato;
4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
DA PORTARE: Scarponcini da trekking,Pile, 1 litro d’acqua, bastoncini da trekking, giacca impermeabile, cappello, guanti,crema solare, occhiali da sole, pranzo al sacco.
Ricambio completo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente agli accompagnatori e ai numeri indicati nelle schede allegate
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.
Modulo Autodich. Covid CAI Teramo
SCHEDA TECNICA CASALE S.NICOLA CIMA ALTA
LOCANDINA DA CASALE S NICOLA A CIMA ALTA
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prima intersezionale di quest’anno con gli amici della Sezione Cai di Coppo dell’Oro!!
Domenica 23 Maggio 2021
“LE CENTO FONTI da Cesacastina”
Trovate tutte le informazioni e le condizioni di partecipazione nella scheda allega e che comunque vi riepilogo qui di seguito:
SCADENZA PRENOTAZIONI VENERDI’21 MAGGIO ORE 20,00
La partecipazione alla nostre escursione è limitata causa COVID 19 a SOLO SOCI regolarmente iscritti.
NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).
Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche:
1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 m.;
2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante;
3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che trovate qui allegato) compilato e firmato;
4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
DA PORTARE: Scarponcini da trekking,Pile, 1 litro d’acqua, bastoncini da trekking, giacca impermeabile, cappello, guanti,crema solare,
occhiali da sole, pranzo al sacco. Ricambio completo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente agli accompagnatori e ai numeri indicati nelle schede allegate
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.
Modulo Autodich. Covid CAI Teramo
Scheda Escursione 23 maggio Centofonti
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Trovate tutte le informazioni e le condizioni di partecipazione nella scheda allega e che comunque vi riepilogo qui di seguito:
SCADENZA PRENOTAZIONI VENERDI’14 MAGGIO ORE 19,00
La partecipazione alla nostre escursione è limitata causa COVID 19 a SOLO SOCI regolarmente iscritti.
NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).
Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche:
1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 m.;
2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante;
3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che trovate qui allegato) compilato e firmato;
4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
DA PORTARE: Scarponcini da trekking,Pile, 1 litro d’acqua, bastoncini da trekking, giacca impermeabile, cappello, guanti,crema solare, occhiali da sole, pranzo al sacco.
Ricambio completo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente agli accompagnatori e ai numeri indicati nelle schede allegate
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.
LOCANDINA CASCATA DELLAREGINA
Modulo Autodich. Covid
NORME
SCHEDA TECNICA CASCATA DELLA REGINA
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“Gruppo Senior” del Cai di Teramo!!!
Come potete constatare dallo Statuto e dal Regolamento allegati il neo “Gruppo” può essere composto da tutti i soci over 60 anni che volessero farne parte e con lo scopo, ben evidenziato dall’artico 2,
“di agevolare la frequentazione della montagna e la partecipazione attiva degli anziani alla vita della Sezione, organizzando attività escursionistiche, iniziative culturali e naturalistiche, compatibili con i fini del Club Alpino Italiano”.
Il Consiglio Direttivo, nella seduta di ieri, all’unanimità ha approvato la costituzione del Gruppo e il loro statuto/regolamento, apprezzando e ringraziando anche i soci
Giacinto Urbani (Referente), Giuseppina Evangelista (Vice referente) e Filippo Corradetti (Segretario) che lo rappresentano, per essersi prodigati alla costituzione del gruppo stesso!!
Consiglio Direttivo Cai Teramo.
Scheda Adesione Over 60
Atto Costitutivo
Programma – Seniores CAI Teramo
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Consultazione Telematica con gli assenti
Il giorno 6 marzo 2020, alle ore 21,30 in Teramo, alla Via Cona n. 180, presso la sede legale dell’Associazione, si è riunito il Consiglio Direttivo del “Club Alpino Italiano Sezione di Teramo”, dopo una consultazione telematica con alcuni consiglieri impossibilitati a partecipare di persona (3 su 7), per esprimere parere in merito alle
“misure di prevenzione”
raccomandate dal Cai Centrale e preso atto dei provvedimenti dal Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020, che riprende il DL n. 6 del 26/02/2020 e i pregressi DPCM del 23/02/2020, 25/02/2020 e 01/03/2020, allo scopo di contrastare il diffondersi del Coronavirus COVID-19! Considerata la gravità del problema e l’estrema rapidità e facilità di diffusione del virus, il Consiglio Direttivo, all’unanimità, esprime piena adesione alle indicazioni delle Istituzioni di Governo e locali e degli organi centrali del CAI e, pertanto, in una prospettiva di prudenza e senso civico
delibera
la TEMPORANEA SOSPENSIONE DI TUTTE LE ATTIVITA’ (assemblee, corsi, serate a tema, escursioni e attività sezionali). La prevista assemblea dei soci per l’approvazione del Bilancio 2019 del 28 marzo prossimo è rinviata a data da destinarsi, presumibilmente dopo le festività pasquali. L’apertura della sezione sarà limitata solo ai rinnovi 2020 e dalle ore 20,30 alla 21,30 con la presenza del solo segretario; si chiede di utilizzare al massimo i canali telematici (bonifico bancario) e comunque accedendo solo nel numero di uno alla volta e rispettando le distanze di sicurezza stabilite!! La ripresa delle attività sarà comunicata tempestivamente non appena se ne presenteranno le condizioni. Si dispone altresì l’invio del presente Verbale a tutti i soci della Sezione.
Letto e approvato in Teramo alle ore 22,30 del 6 marzo 2020
Verbale del 06.03.2020 Coronavirus
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Cinque Associazioni dell’Osservatorio parti civili nel processo Acqua Gran Sasso
Ma si registrano ancora ritardi ingiustificabili nell’avvio della gestione commissariale per la messa in sicurezza dell’acquifero
Questa mattina a Teramo l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso, promosso da WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia – GADIT, FIAB, CAI e Italia Nostra, ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione alla luce dell’udienza del 26 febbraio scorso e delle recenti dichiarazioni del Commissario straordinario per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso, Prof. Corrado Gisonni.
Sul fronte giudiziario sembra che finalmente il processo possa avviarsi. Cinque Associazioni tra quelle che compongono l’Osservatorio (WWF, Legambiente, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia – GADIT e CAI) sono state ammesse come parti civili nel procedimento penale davanti al Tribunale di Teramo a carico dei vertici di Strada dei Parchi SpA, INFN e Ruzzo Reti SpA a seguito dell’incidente dell’8 e 9 maggio 2017 che comportò il divieto di consumare acqua in quasi tutta la provincia di Teramo.
“All’udienza del 26 febbraio, il dott. Domenico Canosa, con un’articolata ordinanza ha riconosciuto alle associazioni ambientaliste, e non solo, la qualità di soggetti lesi dal reato e ne ha ammesso la costituzione come parte civile”, ha dichiarato l’Avv. Prof. Domenico Giordano che difende WWF, Legambiente, Cittadinanzattiva e CAI. “Si tratta di un’importante vittoria perché permetterà alle associazioni che da sempre si sono battute per la salvaguardia dell’ecosistema dell’acquifero del Gran Sasso di partecipare attivamente al processo, ma anche e soprattutto perché permetterà di prendere visione di tutti i documenti acquisiti dalla procura nella propria attività di indagine e far
finalmente chiarezza su ciò che è accaduto e sulle responsabilità dei vari enti preposti”. E uguale soddisfazione è stata espressa dall’Avv. Daniele Di Furia che difende le Guardie Ambientali d’Italia – GADIT.
29 febbraio 2020 -_comunicato_stampa_acqua
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7 febbraio: Venerdì in Sezione – Serata Mongolia;
Domenica 23 febbraio: Traversata Campotosto-Frattoli (ciaspole & sci);
10 – 13 Aprile: Pasquatrek al Parco Nazionale del Pollino.
Inoltre, appuntamento ancor più importante: Sabato 28 marzo
Assemblea Soci Elettiva 2020!!!
Alcune info:
1) Sul quotidiano “il Centro” di oggi abbiamo un’intera pagina con le nostre attività 2020 (vedi allegato);
2) Le nostre meravigliose borracce “Plastic Free” stanno andando a ruba, affrettatevi a venirle a ritirare;
3) Sono arrivati due nuove guide sui Monti della Laga e sui Gemelli che possono essere acquistate e/o ordinate;
4) Ricordo che ancora molti bollini 2020 attendono di essere attaccati sulle vostre tessere!!!!!
MONGOLIA_CAI_2020
Volantino Mongolia
CAI 2020 MONGOLIA PRESENTAZIONE
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Pertanto i nostri soci Marco Rizzelli e Alessandro Izzi avranno il piacere di accompagnarci in una fantastica escursione di
scialpinismo al MONTE GORZANO per la Costa delle Troie!!!
La partenza è da Cesacastina fino alle Piane e quindi sul lungo crestone della Costa delle Troie alla vetta del Monte Gorzano a quota 2.458 mt.!!!
Dislivello: 1.318m
Tempo complessivo: 7 ore (a/r)
Difficoltà: MS/EEAG
Appuntamento: Sezione Cai ore 6,00
CONDIZIONI FISICHE: Si richiede buona preparazione fisica in particolare per le escursioni di difficoltà classificate
EEAG (Escursionismo per Esperti con Attrezzatura ghiaccio) e scialpinismo di molte ore.
REQUISITI TECNICI: Si richiede capacità di movimentazione in ambiente innevato ed uso appropriato degli sci da alpinismo,
ramponi e piccozza. E’ vivamente consigliato la frequentazione di un corso CAI per escursioni in ambiente innevato o scialpinismo.
Info e prenotazioni entro venerdì 7 febbraio direttamente agli accompagnatori:
Marco Rizzelli: 333/4543961 e Alessandro Izzi: 328/5335490
9 febbraio 2020 – Scheda_sci_gorzano
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“da Prati di Tivo a Cusciano”!
Amici soci eccoci, neve permettendo, con la prima ciaspolata dell’anno!!!
Il nostro caro Niels (ASE) ci accompagnerà in una camminata panoramicissima, senza troppa fatica perché piuttosto in discesa,
seguendo sentieri su una cresta boscosa e prati aperti… Abbastanza lunga ma tecnicamente difficile per tutti in buone condizioni di allenamento!!!
Ritrovo: Ore 6,45 (è richiesta la massima puntualità!) presso la SEDE del CAI di Teramo, in Via Cona 180;
Ore 7,00 partenza con le auto alla volta di Cusciano (di Montorio) dove parcheggeremo in C.da Luco;
Ore 7,45 partenza in autobus a nolo per Prati di Tivo. Arrivo previsto alle ore 7,45;
Ore 9,00 inizio escursione…. Orario pianificato per rientro, ore 14,30!!
A fine escursione è previsto per chi volesse, un pranzo al Ristorante “Lo Scoiattolo” che, per l’occasione, propone un menu completo per noi a soli €. 20,00 a persona.
Il costo del trasporto a mezzo autobus a noi riservato da Cusciano a Prati di Tivo è di €. 10,00.
L’escursione è aperta gratuitamente a tutti i soci, (quota assicurativa €. 10,00 per i non soci).
Accompagnatore: Niels Van Bemmelen (A.S.E.) cell.349507586 – e-mail: niels.van.bemmelen@gmail.com
Troverete tutte le informazioni in merito con tracciato del percorso, nelle locandine allegate e di cui vi consiglio vivamente di prendere visione!!
Info e Prenotazioni: entro martedì 21 gennaio 2019 (al fine di prenotare i posti in autobus e il ristorante!)
direttamente all’accompagnatore o in segreteria (Luigi 347/3767682 – segreteria@caiteramo.it).
Equipaggiamento: Ciaspole (si possono affittare anche a Decathlon a €. 5,00), ghette e bacchette giacca impermeabile, vestiti caldi a più strati, berretto, guanti
scarponi da trekking, , borraccia (ASSOLUTAMENTE VIETATE BOTTIGLIETTE DI PLASTICA!), cibo e tutto ciò che si ritiene necessario.
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso, a insindacabile giudizio dell’accompagnatore.
Buon divertimento e buona montagna a tutti,
26 gennaio 2020 -_Scheda escursione Prati di Tivo Cusciano
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Carissimi amici soci,
a chiusura delle attività sezionali per il 2019 il Presidente e tutti noi del Consiglio Direttivo abbiamo il piacere di inviarvi la tradizionale cena sociale di fine anno.
Naturalmente potete farvi accompagnare da amici e parenti che volessero unirsi a noi a vivere questo momento conviviale e scambiarci gli auguri natalizi.
Sarà l’occasione anche per festeggiare i soci Maurizio Rosa e Ivana Di Domenico che nel 2019 hanno compiuto i 25 anni di iscrizione al nostro Sodalizio.
La cena si terrà presso il Ristorante “Colle Santa Maria” a Civitella del Tronto (Coord. 42.7703977; 13.6796336,15 vicino al Convento di S. Maria dei Lumi!)
Venerdì 20 dicembre 2019 alle ore 20,30
Il gustoso menu (vedi allegato!) è al prezzo speciale per noi di soli €. 25,00 a persona (€. 15,00 ai bambini sotto i 12 anni con menu ridotto – un primo, cotoletta e patatine e gelato!).
Durante la serata sarà consegnato a tutti i soci il nuovo ”Calendario Fotografico 2020”, sarà presentato il nuovo ””Programma Attività Sociali 2020” e, per chi volesse, c’è anche la possibilità di rinnovare (quote invariate) l’iscrizione al 2020 con la consegna del nuovo Bollino Cai!!
Saranno disponibili altresì le Cartine Cai dei Sentieri delle nostre montagne (Gran Sasso, Laga, Monti Gemelli e Monti Sibillini) che per l’occasione avranno un prezzo più basso e che potrebbero essere anche una bella idea regalo di Natale!!
N.B.: Dovendo regolarci sul numero dei partecipanti, vogliate avere la cortesia di fornire con sollecitudine e comunque entro martedì 17 dicembre
l’adesione inviando e-mail a: segreteria@caiteramo.it o contattandomi al n. 347/3767682.
In fase di prenotazione, siete pregati di comunicarci anche eventuali intolleranze e tipo di alimentazione (vegana/vegetariana).
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Il CAI di Teramo organizza un corso rivolto agli appassionati di fotografia di montagna, soci e non soci del CAI di Teramo. Le lezioni saranno sviluppate per farvi comprendere gli aspetti positivi e negativi di una delle pratiche fotografiche più impegnative. Trucchi e consigli vi verranno dispensati da Alessandro de Ruvo, esperto fotografo con un grande bagaglio di esperienze da trasmettervi. Il corso si svolgerà in tre lezioni teoriche ogni giovedì di Marzo ( 1, 8 e 15 marzo) la sera dalle ore 20.30 alle 23.30, il 17 marzo ci sarà un’uscita fotografica pomeridiana.
Programma:
1 Marzo: Presentazione, attrezzatura, preparazione di un’uscita, consigli, e tecnica di montagna
8 Marzo: Tecnica fotografica e composizione
15 Marzo: Composizione avanzata
17 Marzo uscita pomeridiana
Per i soci in regola con ‘iscrizione il costo sarà di 80 euro, per i non soci 120 euro.
Riferimenti e informazioni Alessandro 3200606685 – Luigi 3473767682
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In un momento in cui vivere l’ambiente in generale, ed in particolare la montagna, sembra essere tornato un modo per apprezzare le troppe cose che nella vita di tutti i giorni sfuggono ai più, il Club Alpino sente, ed ha, il dovere morale di fornire gli strumenti per approcciare e vivere in sicurezza l’esperienza di “attraversare” le montagne, nutrendo, ovviamente, la speranza di trasmettere e coltivare un “certo modo” di vivere l’ambiente, proprio dello spirito e dei valori che animano da sempre il sodalizio.
Ed è per questo che il corso base di Escursionismo, non è rivolto solo ai neofiti, ma anche a quanti, autodidatti, abbiano voglia ed interesse di approfondire la conoscenza e di esaminare aspetti, magari trascurati.
Il corso, che inizierà MARTEDì 26 SETTEMBRE (prima lezione aperta a tutti gratuitamente), consisterà in 8 lezioni teoriche in sede, il martedì ed il giovedì dalle 20,30 alle 22,30 ed in 5 uscite in ambiente (domenica).
All’esito del corso verrà rilasciato l’attesto di frequenza.
DIRETTORE DEL CORSO: AE Marco Pirocchi
COSTO DEL CORSO € 50,00
PER PARTECIPARE E’ NECESSARIO:
• certificato medico;
• essere iscritti al CAI ed in regola con il tesseramento per l’anno in corso.
ADESIONI: entro lunedì 25 settembre all’indirizzo mail segreteria@caiteramo.it o al numero 347 3767682 (Luigi Pomponi)
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3° Convegno CAI Area CMI
che si svolgerà a Fonte Cerreto – Assergi - Hotel Fiordigigli, sabato 16 settembre alle ore 16,30.
Al Convegno sono collegate due escursioni, una sabato mattina 16 settembre alle ore 9,00 a Campo Imperatore e un’altra domenica 17 settembre con l’Anello di Campo Pericoli.
Se interessati contattare direttamente la segreteria organizzativa del convegno ai numeri che trovate sulle locandine.
Buona montagna a tutti.
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Clicca qui per il programma
L’idea CAI TAM è di comporre un progetto sinergico che connoti e comunichi anche a livello internazionale la straordinaria relazione presente tra le montagne d’Appennino e il Sistema delle Aree Protette intese come strumento di conservazione e di rilancio culturale, economico e sociale di aree segnate da eccessiva marginalità.
Di riferimento il ruolo delle Sezioni Cai, capillarmente presenti con le loro sedi sociali e i rifugi, strutture aperte all’informazione e alla comunicazione, a disposizione per l’accoglienza e la sensibilizzazione.
Paesi e borghi montani diventano le naturali “porte di accesso alla montagna”. Un tema significativo quello dei borghi montani e delle popolazioni, tragicamente in luce con il recente sisma d’Appennino, che impone la necessità di una programmazione mirata e strategica nel tempo per riassegnare quel valore faticosamente guadagnato e quella riconoscibilità che c’era prima del sisma.
Un impegno del Cai per popolazioni e territori condensato in una settimana di escursioni sul territorio.
Clicca qui per il programma
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Il nostro Gruppo Grotte e Forre nel corso del 2016 oltre alle classiche attività didattiche, tecniche e di esplorazione, ha avuto modo di operare anche all’interno di due nuove cavità: la Grotta della Madonnina, sul gruppo del Monte Camicia e la Grotta del Brigante, nei pressi della frazione di Faieto di Cortino.
Vi alleghiamo due brevi schede riepilogative delle due cavità.
I complimenti ai nostri ragazzi!
Scheda Grotta del Brigante
Scheda Grotta della Madonnina
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SIETE TUTTI INVITATI ALL’EVENTO “PRESEPE POLISCENICO” organizzato dalla ASSOCIAZIONE PRESEPISTI MOSCIANESI, nel quale verrà presentato anche il “PRESEPE SPELEOLOGICO” elaborato da un componente del Gruppo, Mauro, che ha dato sfogo alla sua creatività con l’ausilio delle nostre foto speleologiche.
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Il 21 Aprile 2016 è stata scoperta casualmente dal socio della Sezione, Alessandro de Ruvo, una nuova grotta che si apre sul versante sud del Monte Camicia, a poca distanza dalla più nota cavità di Fonte Grotta.
La grotta, che ha uno sviluppo accertato in via preliminare di circa 80 m. e la cui estensione reale è ancora sconosciuta in attesa di un dettagliato rilievo speleologico, non risulta essere stata finora mai individuata né segnalata in ambito speleologico.
Un doveroso plauso va tributato dal Consiglio Direttivo della Sezione ad Alessandro per l’incessante attività di esplorazione e documentazione fotografica da lui condotta sul terreno in campo escursionistico, assieme alle congratulazioni per la scoperta effettuata.
Il Presidente Gennaro Pirocchi
Si allega la nota informativa ufficiale
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Assemblea Delegati CAI ABRUZZO Loreto Aprutino – 9 aprile 2016
IL CAI E’ CONTRO LE TRIVELLE A MARE E L’AMPLIAMENTO DEL BACINO SCIISTICO A PIANI DI PEZZA
La natura con colori e risorse unisce montagna e mare
Il CAI Abruzzo ha ribadito la necessità di scelte sostenibili per ambiente e popolazioni.
Nella nostra casa comune Montagna e Mare sono uniti da cicli vitali.
LA RISOLUZIONE DEL CAI ABRUZZO
Ribadita, con una risoluzione, dall’Assemblea dei Presidenti e dei Delegati del Club Alpino Italiano Abruzzo, riunitasi a Loreto Aprutino, “la contrarietà all’emungimento indiscriminato delle risorse minerarie del mare attraverso le piattaforme petrolifere e la preliminare contrarietà all’alterazione ambientale delle zone montane protette, come i Piani di Pezza, impegnandosi ad acquisire e valutare più approfonditamente i progetti presentati da enti locali o da privati che comportino la modificazione dello stato dei luoghi nelle aree di pregio ambientale del parco Sirente- Velino“.
LA VISIONE SU ENERGIA E FUTURO
E’ necessario per tutti avere una visione in materia di energia e futuro sostenibile pensando a una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. Potremmo per esempio guardare a quello che scelgono altre Nazioni nell’innovazione e tutela e poi avere i piedi a terra, sulla nostra Italia che è cuore del Mediterraneo, circondata da migliaia di km di costa e positivamente segnata dalle montagne d’Alpi e d’Appennino, con isole che ci invidiano. Una realtà naturalistica e paesaggistica unica, associata al giacimento culturale espresso dalla nostra storia, dai nostri manufatti, dalle città d’arte e dai paesi incastonati nelle zone collinari e pedemontane. La vocazione dei nostri territori è nel turismo sostenibile, nella pesca e nell’agricoltura, nel paesaggio, nel patrimonio culturale materiale e immateriale, nei preziosi e insostituibili servizi ecosistemici. Una proiezione che utilizza qualità della vita, benessere, felicità e bellezza.
IN MONTAGNA CON IL CAI
Invito gli amministratori a percorrere a piedi le zone montane, accompagnati dal Cai per riuscirne ad apprezzare valori e suggestioni. Con i Piani di Pezza ci troviamo sulle pendici del versante Nord del Monte Velino in un grande piano carsico dal notevole valore paesaggistico con spazi verdi ampi, faggete ed esemplari di alberi secolari, affacciati sulla bellezza. Consiglio poi di trascorrere la notte nel Rifugio, assaporando la qualità di un’esperienza immersi nella natura.
10 aprile 2016 – Autore: Filippo Di Donato Presidente Cctam del Cai www.cai-tam.it – f.didonato @ caiabruzzo.it – 3397459870
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Per maggiori informazioni clicca qui
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Si allega il comunicato stampa BIM Calendario CAI Teramo_2016
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La Giornata Internazionale della Montagna ha le sue radici nel1992 con l’adozione del capitolo 13 dell’Agenda 21 “Managing Fragile Ecosystems: Sustainable Mountain Development” in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo.
L’ONU nel 2003 con la Giornata Internazionale delle Montagne ha voluto dedicare ogni anno l’11 dicembre all’importanza delle zone montane nel mondo, anche ai fini dello sviluppo sostenibile e della difesa dell’ambiente e degli abitanti delle Terre Alte.
Il nostro Sodalizio è portatore degli interessi della montagna vissuta e frequentata e quest’anno intende celebrarla raccogliendo anche l’invito in tal senso della Presidenza della Convenzione delle Alpi.
La nostra sezione intende partecipare con un serie di appuntamenti l’11 dicembre:
Ore 11 – Conferenza stampa di presentazione del Calendario 2016 presso la sede del BIM-Teramo realizzato in collaborazione con il BIM-Teramo. Clicca qui per maggiori informzioni
Ore 20 – Cena Sociale Presso il Parco dei Piceni con esecuzione dell’inno del CAI “La Montanara” ad opera di alcuni soci della nostra Sezione CAI che porrà le basi per la costituzione del CoroCAI della Sezione Gran Sasso d’Italia di Teramo.
Nell’occasione ci sarà anche la presentazione delle attività sezionali per l’anno 2016, verrà consegnato il Calendario fotografico 2016 e avverrà la consegna dell’aquilotto del prezioso “Aquilotto d’oro” a tre dei nostri soci che quest’anno compiono ben 25 anni di iscrizione al nostro sodalizio cioè i soci: Pirocchi Gennaro, Pirocchi Marco e Spada Federico, ai quali vanno già da ora i nostri complimenti!
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In occasione delle celebrazioni per il 40° anno di istituzione del Gruppo Grotte e Forre in seno alla Sezione di Teramo del Club Alpino Italiano, abbiamo l’onore di ospitare lo speleologo “Fabio Bollini”.
Bollini ha una lunga serie di record e imprese alle spalle, tra cui la spedizione di otto giorni in Georgia che lo aveva portato nel punto più profondo del pianeta a meno 2080 metri.
Con la collaborazione di Pamela Romanoe del suo violino e del Forrista Romano Perotto vivremo un viaggio attraverso immagini, suoni, video, testimonianze, alla ricerca della prima vera essenza del nostro animo. “La natura umana ha bisogno di tensione, di avventura. La montagna è solo un mezzo per viverla, dalla speleologia al canyoning, dal trekking all’arrampicata, dalla mountain bike alla discesa dei fiumi.”
Vi aspettiamo Sabato 5 dicembre alle ore 21 presso la Sala San Carlo del Museo Archeologico di Teramo.
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Il prossimo 11 dicembre 2015 (venerdì), presso l’ormai usuale “Parco dei Piceni” di Campovalano di Campli, staremo insieme anche quest’anno a cena per gli auguri natalizi e tanto altro (sarà, tra l’altro, celebrata la
“Giornata Internazionale della Montagna 2015”…. con sorpresa!!!
NON PRENDETE ALTRI IMPEGNI!!!
La quota sarà anche quest’anno di Euro 25,00!!!
Vi preghiamo già da ora di mandarci le vostre conferme che, comunque, dovranno arrivare entro il venerdì 4 dicembre accompagnate da un acconto di Euro 15,00.
Potete dare le vostre conferme a Luigi Pomponi al numero 347 37 67 682, ad Erika al numero 339 46 84 163 (ore pasti) o inviando una mail all’indirizzo segreteria@caiteramo.it
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18 ottobre 2015, escursione sui Monti della Laga
In montagna per osservare i colori d’Autunno. E’ stata questa la proposta naturalistica e culturale del Cai Abruzzo con una giornata sui Monti della Laga. L’incontro è stato organizzato domenica 18 ottobre 2015 dalla Sezione Cai di Teramo, insieme alla sottosezione Cai di Cortino. Appuntamento alle ore 8.00 al Ceppo, sui Monti della Laga con i soci delle Sezioni Cai di Guardiagrele, L’Aquila, Ortona, Castelli e Atessa. Oltre 120 i partecipanti che hanno percorso il Sentiero Italia, che dal Ceppo, attraversando l’estesa faggeta che ammanta le pendici, raggiunge Lago dell’Orso, sui pianori sommitali protesi verso le vette. L’escursione, validamente condotta da Accompagnatori del Cai, ha consentito di apprezzare la complessa realtà ambientale del Parco nazionale. Notevole il valore paesaggistico con gli affacci sul poderoso massiccio del Gran Sasso d’Italia e i Monti Gemelli.
La particolare natura geologica della Laga origina veloci corsi d’acqua, segnati da fragorose e suggestive cascate. Gli scivoli di arenaria solcano i fianchi della montagna e appaiono argentei e luminosi. L’escursione è proseguita nel Fosso della Cavata per ecosistemi diversi, dalle più asciutte praterie in quota, alla ruscellante acqua, al ripido bosco con il fondo coperto da uno strato continuo di colorate e fruscianti foglie autunnali. Le cascate in successione hanno sottolineato il valore dell’acqua, risorsa insostituibile alla vita. Il tema dell’acqua è caro al Cai che ne celebra l’importanza il 22 marzo con la Giornata mondiale, inoltre c’è il determinante riferimento alla montagna che è presidio in materia di idrogeologia e dissesto. Queste giornate di incontro sono occasione ideale per la Tam presente nella sensibilizzazione ambientale e impegnata nella fase di pianificazione e gestione di risorse e valori, con il valido proposito di tematizzare i sentieri.
Nello scenario del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga la Sezione Cai di Teramo, insieme alla Sottosezione di Cortino è un esempio di puntuale ed efficiente presidio con una mirata presenza nel territorio, in città, nelle frazioni, sui sentieri nella costante opera di educazione e di avvicinamento alla montagna. La giornata è terminata festeggiando con un ristoro al camping del Ceppo, tutti insieme con tranquillità, soddisfatti da una giornata e da incontri da raccontare.
Filippo Di Donato
Presidente Commissione Centrale CAI-TAM
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La Sezione del #caiteramo e la sottosezione di Cortino, in collaborazione con il CAI Abruzzo organizza l’uscita “I colori dell’autunno” e riceverà nella splendida cornice dei Monti della Laga le Sezioni CAI che intenderanno partecipare all’evento.
Ulteriori informazioni possono essere richieste ad Alessandro al 320 0606685, oppure all’indirizzo mail segreteria@caiteramo.it oppure in sezione in Via Cona 180 (Ingresso Ist. Geometri) – il venerdì dalle 21 ale 23.
Il ritrovo è fissato alle ore 7.00 presso la sede del Cai in Via Cona 180 – Teramo.
La partenza dell’escursione è fissata per le ore 8.00 dal Camping del Ceppo.
Al rientro è previsto il pranzo al campeggio del Ceppo con il versamento di una quota di partecipazione di 5 euro.
L’escursione è aperta a tutti i soci CAI: i soci minorenni per partecipare dovranno comunque essere accompagnati da un adulto. I non soci CAI possono partecipare previo versamento di € 10,00 per la copertura assicurativa.
Le adesioni all’escursione e il versamento delle quote relative al pranzo dovranno essere effettuate entro mercoledì 14 ottobre.
Riportiamo il dettaglio del percorso; a breve pubblicheremo la scheda tecnica dell’escursione:
PARTENZA: Camping del Ceppo (1356 mslm)
Escursione ad anello lungo il SI300 fino alla base del cono sommitale di Pizzo di Moscio (2221 mdlm). Discesa per la valle della Cavata per Pratura Grande e le Crepacce fino a raggiungere la cascata vicino al rifugio (1770 mslm). Ritorno per il Sentiero Italia fino al Ceppo.
LUNGHEZZA DELL’ANELLO: 14 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 6 ore
DISLIVELLO IN SALITA: 900 mt
RITROVO A CEPPO DAVANTI AL CAMPEGGIO ORE 8.00
Si imboccherà il SI dal Campeggio salendo per La Casetta (1701 mslm), usciti dal bosco proseguiremo lungo i pratoni fino a Lago dell’Orso (1800 mslm). Da qui si andrà verso la Fonte delle Trocche svoltando per il sentiero 334 della Storna. Lunga salita di 4 km molto panoramica, ad Est potremo ammirare i Monti Gemelli, se la giornata sarà tersa l’Adriatico ci allieterà l’orizzonte. A Nord la visuale spazierà sui Monti Sibillini e la valle della Morricana ammirando così i boschi in veste autunnale. A Sud potremo invece ammirare la valle della Cavata, con la splendida cornice dei boschi di Langamella e Cagliera. Arriveremo alla base del cono sommiate di Pizzo di Moscio (2221 mslm), un ulteriore vista ci si aprirà ad ovest con le profonde incisioni del fosso Selva Grande. Questi sono i grandi panorami autunnali di questo meraviglioso angolo della Laga. Inizia
la discesa verso il rifugio della Cavata (1770 mslm). A contatto con le prime file dei faggi in veste autunnale arriveremo alla Cascata della Cavata . Riprenderemo il SI che ci porterà a Lago dell’Orso per riscendere a Ceppo.
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La conoscenza dell’ambiente montano ne permette una frequentazione ragionevolmente sicura; solo quando si conosce l’ambiente si sa come affrontarlo, si applicano le tecniche adeguate, si attivano i mezzi fisici e la forza mentale, si sceglie l’attrezzatura e l’abbigliamento.
Il CAI si pone l’obiettivo di trasmettere valori culturali prima che tecnici diffondendo una coscienza etica per vivere la montagna. Ne è un esempio “Il bidecalogo”, approvato dall’assemblea dei delegati a Torino nel 2013.
La centralità del socio è uno dei valori fondanti dello Statuto del CAI. Oltre a ricevere servizi dell’associazione, il socio ne diventa parte attiva promuovendo iniziative facendosi portatore di conoscenza ed esperienza.
Ciò che rende il CAI unico nel suo genere, soprattutto nelle associazioni alpinistiche, è il volontariato di servizio e gratuito come motore di ogni attività.
Ancora oggi ribadiamo i principi ispiratori di oltre 150 anni fa:
la montagna per tutti
la montagna che unisce
la solidarità
il mutuo soccorso
alpinismo senza frontiere
la ricerca e la cultura
l’arte dello sport
la ragionevole sicurezza
ideale nazionale e patriottico
formazione dei giovani
promozione della Scienza e della Cultura
Guido Rey disse: “Vorrei che tutti i giovani colti e validi d’Italia ascendessero almeno una volta il Cervino, perché ad essi fossero rivelate recondite energie dell’animo loro, e, nell’orgoglio nobilissimo dello sforzo fatto, si sentissero più puri, più capaci di alti propositi, più entusiasti per la loro bellissima terra”.
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Ulteriori informazioni possono essere richieste all’accompagnatore Gennaro Pirocchi al 329 2737061, oppure all’indirizzo mail segreteria@caiteramo.it oppure in sezione in Via Cona 180 (Ingresso Ist. Geometri) – Teramo venerdì 25 dalle 21 ale 23.
Le iscrizioni possono essere comunicate entro venerdì alle 23.
Il ritrovo è fissato alle ore 7.00 presso la sede del Cai in Via Cona 180 – Teramo.
L’escursione è aperta a tutti i soci CAI: i soci minorenni per partecipare dovranno essere accompagnati da un adulto. I non soci CAI possono partecipare previo versamento di € 10,00 per la copertura assicurativa.
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L’appuntamento è fissato per le ore 7,30 di domenica mattina presso la sede Cai di Teramo.
L’uscita è aperta a tutti !!!
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai numeri indicati nella locandina.
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In un momento in cui vivere l’ambiente in generale, ed in particolare la montagna, sembra essere tornato un modo per apprezzare le troppe cose che nella vita di tutti i giorni sfuggono ai più, il Club Alpino sente, ed ha, il dovere morale di fornire gli strumenti per approcciare e vivere in sicurezza l’esperienza di “attraversare” le montagne, nutrendo, ovviamente, la speranza di trasmettere e coltivare un “certo modo” di vivere l’ambiente, proprio dello spirito e dei valori che animano da sempre il sodalizio.
Ed è per questo che il corso BASE di Escursionismo, non è rivolto solo ai neofiti, ma anche a quanti, autodidatti, abbiano voglia ed interesse di approfondire la conoscenza e di esaminare aspetti, magari trascurati.
Il corso, che inizierà MARTEDì 29 SETTEMBRE, consisterà in 8 lezioni teoriche in sede, il martedì ed il giovedì dalle 20,30 alle 22,30-23, ed in 5 uscite in ambiente.
All’esito dello stesso, verrà rilasciato l’attesto di frequenza, necessario per la frequenza del corso di escursionismo avanzato in programma nel giugno 2016, organizzati dalla Sezione di Teramo.
DIRETTORE DEL CORSO: AE GIUSEPPE DI GIUSEPPE
COSTO DEL CORSO € 50,00.
PER PARTECIPARE E’ NECESSARIO:
• certificato medico;
• essere iscritti al CAI ed in regola con il tesseramento per l’anno in corso.
NUMERO MINIMO DI ADESIONI PER L’ATTIVAZIONE DEL CORSO: N. 8 ISCRITTI
ADESIONI ENTRO VENERDì 25 SETTEMBRE, MEDIANTE VERSAMENTO DI UNA CAPARRA DI € 20,00, CONTATTANDO ILARIA AL 329 7031790 O MARIO AL 328 6793167
Si riporta il regolamento del corso
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Situato al confine fra la Carinzia e il Tirolo orientale è la vetta più alta del massiccio chiamato Gruppo del Glockner che si trova sul versante principale degli Alti Tauri.
I soci Ioannoni Fiore Giovanni e Nicolò ci faranno vivere, venerdì 18 settembre p.v. presso la sede sezionale in Via Cona 180 a Teramo (ingresso Ist. Geometri) la loro spedizione proiettando le immagini della loro esperienza sulla splendida vetta del Grosglokner dalla via Stuedlgrat.
Un’occasione per far vivere anche a noi una bellissima esperienza sulle vette Austriache.
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Il CAI di Teramo organizza per il giorno 25 settembre alle ore 21 presso la sede sezionale in Via Cona 180 a Teramo (ingresso Ist. Geometri) una serata in cui Angelo Cameli e Francesco Di Toro, appartenenti alla sezione Abruzzo-Molise della Societas Herpetologica Italica, ci illustreranno la distribuzione e le nozioni di riconoscimento delle diverse specie di serpenti presenti nel teramano. Con l’occasione si farà anche un brevemente cenno delle altre specie di anfibi e rettili che popolano la Provincia di Teramo.
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Domenica 2 agosto p.v. è prevista una giornata di “Torrentismo alla forra di Stiffe” (Aq) con la collaborazione della guida speleologica Andrea Degli Esposti!
L’appuntamento è fissato per le ore 8,00 di domenica mattina presso la sede Cai di Teramo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai numeri indicati nella locandina.
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L’uscita è classificata EE (escursionisti esperti).
Accompagneranno l’uscita Gennaro Pirocchi (329/2737061) e l’ASE Niels van Bemmelen (349/5075867) a cui è possibile far riferimento per le iscrizioni e ogni informazione utile.
Le iscrizioni possono essere comunicate anche via mail all’indirizzo segreteria@caiteramo.it o in sezione entro e non oltre venerdì 31 luglio.
Per i non soci è possibile effettuare l’uscita comunicando i propri dati anagrafici e versando la quota assicurativa di 10 euro.
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I percorsi individuati sono due e si potrà scegliere quale dei due percorrere.
Per i Soci che decideranno di aderire il ritrovo è alle ore 6.45 presso la sede del Cai in Via Cona 180 a Teramo.
Le adesioni dovranno essere comunicate entro venerdì 26 giugno alle ore 23.00 in segreteria o ai referenti sotto indicati.
Per ogni informazione utile e comunicare la propria partecipazione i referenti della nostra Sezione sono:
Luigi Pomponi 347 3767682
Lucio Brunetti 327 1016725
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La manifestazione, molto importante e di rilievo nel panorama “Speleo”, riguarda tutti i Gruppi Speleo del Centro Italia e ha lo scopo di far conoscere l’ambiente ipogeo ai disabili; la manifestazione, che ha già avuto altre edizioni di notevole successo, vuole sottolineare l’attenzione verso i portatori di handicap, tema sempre caldo che merita particolare attenzione.
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La necessità e l’importanza di questo incontro nascono dal complesso quadro normativo di riferimento e dalle sempre più frequenti ordinanze/divieti che le autorità amministrative emanano per interdire il libero accesso di zone ritenute “non sicure”, limitando di fatto, quasi completamente, la frequentazione di tali posti, se non correndo il rischio di sanzioni amministrative e responsabilità penali.
Interverranno:
Alessandro Gogna, alpinista e guida alpina di fama internazionale, nonchè autore di diversi libri;
Avv. Vincenzo Torti, Vicepresidente Generale del Cai, già autore del noto libro “La responsabilità Civile e Penale nell’accompagnamento in montagna” del CAI, molto attento alla materia e figura esperta nel settore;
On. Giovanni Lolli quale referente per la Regione Abruzzo, per fare il punto su una Legge Regionale che di fatto impone una serie di prescrizioni che da tempo sono oggetto di discussione in merito alla possibile modifica.
Il convegno è patrocinato dalla Regione Abruzzo, dal Comune di Teramo, dal Collegio delle Guide Abruzzo e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo.
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Nomina del Presidente dell’Assemblea e dei componenti il seggio scrutinante;
Relazione del Presidente;
Relazione del Presidente del Collegio dei Revisori;
Relazione del Coordinatore della Commissione Escursionismo;
Relazione del Coordinatore del Gruppo Grotte;
Approvazione Bilancio Consuntivo 2014;
Approvazione Bilancio Preventivo 2015;
Votazione per il rinnovo delle cariche sociali; a) Elezione del Presidente; b) Elezione dei Consiglieri; c) Elezione del Presidente del Collegio dei Revisori; d) Elezione dei Revisori.
Il socio impossibilitato a partecipare può farsi rappresentare da altro socio (è consentita una sola delega) utilizzando la cedola allegata e sono ammessi alle operazioni di voto esclusivamente i soci in regola con il versamento della quota sociale dell’anno in corso (art. 20 dello Statuto). A tal proposito si fa presente che, dopo l’insediamento della Commissione Verifica Poteri previsto per le ore 14:30 e prima delle operazioni di voto, sarà possibile rinnovare l’iscrizione annuale -scadenza il 31.3.2015-. Vista l’importanza degli argomenti da trattare si raccomanda la massima partecipazione.
Teramo 4 marzo 2015
il presidente Luigi De Angelis
ALLEGATO IN PDF CONVOCAZIONE – CON SCHEMA DI DELEGA
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…e come poteva mancare il classico appuntamento con la TRAVERSATA CAMPOTOSTO -FRATTOLI??!
La neve non manca di certo, da Araldo e Valentina la brace è già pronta e i motori sono accesi…e allora facciamo il conto alla rovescia per il 1° marzo!!
Tempo permettendo sono previste la classica traversata “bassa” con le CIASPOLE (adatta anche ai meno esperti) e la traversata “alta” SCIALPINISTICA.
PARTENZA: ore 6 (è richiesta la MASSIMA PUNTUALITA’) presso la SEDE del CAI di Teramo, in Via Cona 180, c/o ISt. tecnico per Geometri
QUOTE: € 30 SOCI (comprensivi di spostamento A/R in Pullman + pranzo) € 35 NON SOCI (comprensivi di spostamento A/R in pullman + pranzo + assicurazione).
ACCOMPAGNATORI: Luigi De Angelis (Presidente sez. Teramo) – Gennaro Pirocchi (AE) – Niels Van Bemmelen (ASE).
Prenotazioni al n. 333. 2828073 LUIGI o scrivendo una mail all’indirizzo niels.van.bemmelen@gmail.com
Per evidenti ragioni organizzative, per permetterci di organizzare al meglio, vi preghiamo di manifestare le vostre adesioni il prima possibile e comunque
ENTRO E NON OLTRE MERCOLEDì 25 FEBBRAIO, versando una caparra di € 15 e SPECIFICANDO se si partecipa con le CIASPOLE o con gli SCI.
Resta inteso che i posti in pullman sono garantiti e riservati in ordine di prenotazione, e raggiunto il n. massimo di posti sarà necessario organizzarsi con mezzi propri, tenendo presente che si tratta di una traversata e, pertanto, NON si torna al punto di partenza.
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L’anno appena trascorso è stato scandito da eventi, svolti dal Club Alpino con significati diversi, per celebrare in più modi i cento anni della Sezione di Teramo, fondata nel febbraio del 1914.
Purtroppo questo anno ha visto la scomparsa di due figure care alla Sezione, Enrico De Luca e Pino Sabbatini, tra gli indiscussi protagonisti della storia dell’alpinismo sul Gran Sasso.
Enrico, “Erriquez” come i più affezionati lo chiamavano, la cui esistenza ha avuto come fulcro il paese di Pietracamela e le sue rocce calcaree, aveva un carattere riservato, paziente, determinato e queste sue indubbie qualità, alimentando la storia degli “aquilotti del gran sasso”, lo hanno portato ad aprire tra gli anni ’70 e ’80 decine di vie sul Corno Grande e sul Corno Piccolo. Ha disceso per primo con gli sci, nel 1983, il canale “Sivitilli” sulla nord del Corno Piccolo; sempre con gli sci nel 1989 effettuò la prima discesa italiana invernale dell’Elbrus in Caucaso. Lo si è visto protagonista in salite degne di rilievo sul Monte Bianco come il “pilone centrale del Freney” e la “direttissima degli americani”.
Numerose le spedizioni extraeuropee che lo hanno portato in America Latina sull’Aconcagua, sul Fitz Roy, in Africa sul Kilimanjaro e sul Monte Kenya, in Asia sull’Hidden Peak, in Oceania alla prima ripetizione alla Piramide di Carstensz in Papua Nuova Guinea, salita fatta proprio con l’amico Pino Sabbatini.
Enrico è stato anche infaticabile soccorritore; in quasi quarant’anni passati nel Soccorso Alpino si è reso protagonista degli interventi più complessi sul Gran Sasso, basta ricordare quelli effettuati sul “Paretone” del Corno Grande come sulla nord del Camicia. Anche nei soccorsi emergeva il suo inconfondibile carattere; grazie a calma e tenacia era capace di trovare sempre la soluzione più rapida ed efficace per risolvere situazioni complesse. Anche negli interventi più rischiosi e difficili chi operava con lui era tranquillo per questa sua capacità a decidere e trasmettere sicurezza con il semplice sguardo e non sprecando inutili parole.
Pino, come Enrico, ha trovato il suo campo d’azione sul Gran Sasso dove, dalla seconda metà degli anni ’80 e quasi a succedere ad Enrico, ha intrapreso un’intensa attività alpinistica che lo ha portato ad aprire nuove vie sul Gran Sasso come a numerose ripetizioni di salite, anche nell’arco Alpino. Di rilievo l’apertura delle vie sul Corno Piccolo tra le quali spiccano “l’olandese volante”, “al di là del bene e del male” e la “dama in nero”; nel 2001 apre sui pilastri di Intermesoli la “Aquilotti 2001”.
Dopo la spedizione con Enrico in Papua Nuova Giunea per la salita alla “piramide di Carstensz”, eccolo in Nepal nel 2012 per scalare l’Ama Dablan. Istruttore di Alpinismo del CAI e Guida Alpina è stato, come Enrico, Capo della Stazione di Teramo del Soccorso Alpino, ruolo che gli era stato riconfermato proprio pochissimi giorni prima della scomparsa.
Il suo era un carattere estroverso e sorridente. Sempre pronto a vivere con gli amici momenti di allegra convivialità; era certamente un trascinatore, riusciva a coinvolgere nell’arrampicata come nello sci-alpinismo, nelle salite su ghiaccio come nella mountain-bike.
Enrico e Pino, alpinisti e Guide Alpine, che con la loro personalità hanno espresso modi differenti di interpretare la montagna, arricchendola con continuità di significati.
Il vuoto lasciato dalla loro scomparsa può essere in parte colmato seguendone l’esempio di amore e dedizione, di competenza e leggerezza, patrimoni da conservare nel loro intenso ricordo.
Nel Club Alpino c’è attenzione al tempo e alla storia, che rifuggono la fugace onda emotiva del momento, ma documentano e raccontano a tutti, dei monti e dei suoi uomini, per trarne validi spunti di riflessione sul significato pieno di vivere e tutelare la montagna con passione e continuità.
Dal Club Alpino la riconoscenza a Enrico e Pino per le pagine di storia dell’alpinismo che hanno saputo scrivere.
Luigi De Angelis
Presidente della Sezione di Teramo
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E’ un momento di forte identificazione e di grande partecipazione istituzionale e umana, è l’occasione in cui ci si scambia gli auguri di Natale, ci si augura un buon inizio di anno, ci si ritrova anche con chi non riesce ad essere sempre presente nella vita della sezione e nelle iniziative proposte,.
Ma è anche un momento di novità:nel corso della serata, infatti, verranno presentati il calendario delle attività proposte per l’anno 2015 e…..lo storico calendario fotografico!!!Insomma un momento di grande intensità e di grande entusiasmo!!!
QUOTA CENA € 25 (tra qualche giorno pubblicheremo il menu)
Prenotazioni e caparra (€15,00)DOVRANNO PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE VENERDì 5 DICEMBRE IN SEZIONE (tutti i venerdì dalle 21 alle 23)(Chi avesse particolari esigenze alimentari, dettate da allergie o intolleranze, è invitato a comunicarlo all’atto della prenotazione, così da consentirci di provvedere!!).
Per informazioni:
ILARIA 329.7031790
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Nell’ambito del progetto Percorsi di montagna la Sezione è orgogliosa di dedicare una serata al noto alpinista abruzzese Cristiano Iurisci che ha percorso le più grandi e maestose pareti dell’Appennino centrale.
INGRESSO LIBERO
Vi aspettiamo alle 21…!!
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E siccome il Club Alpino ha quale compito anche quello importantissimo di conservare – per conoscere ed imparare – la memoria del territorio, di partire dalla storia, dai vissuti dei paesi che ne hanno prima di tutto”subito” e poi, anche condizionato, il modo di essere, per riflettere sull’importante discorso della “EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA'”di cui al Progetto DESS dell’Unesco, nell’ambito del quale saranno specificamente dedicate all’argomento diverse iniziative nella settimana dal 24 al 30 novembre 2014 – settimana della educazione allo sviluppo sostenibile, ci è sembrata una buona occasione per fare tutti insieme un salto nel passato, farvi conoscere questo splendido borgo e per passare una felice giornata in compagnia degli amici della Pro-loco di Torricella.
Il BORGO è RAGGIUNGIBILE CON LE AUTO
Prima del pranzo, è possible fare una escursione al MONTE DELLA FARINA(1572 slm): PARTENZA ORE 8,30 CAI TERAMO Via Cona 180 c/o Ist. Tecnico per Geometri C.Forti).
PRANZO ORE 13.30
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 15,00 SOCI – € 20,00 NON SOCI
Per evidenti ragioni logistiche LE PRENOTAZIONI – per l’escursione e per il pranzo – ed il versamento della CAPARRA DI € 10, ENTRO E NON OLTRE MARTEDì 5 NOVEMBRE (Il venerdì in sezione dalle 21 alle 23 o contattando il n. 329.7031790 ILARIA oppure potete dare adesione e caparra c/o Il BAR DELLA CONA- davanti ala pompa di benzina).
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in occasione dei festeggiamenti per il Centenario di fondazione dellaSezione di Teramo del Club Alpino Italiano, è stato organizzato un incontro con l’intervento della Guida Speleologica Giuseppe Antonini intitolata: “Due km in fondo al Caucaso. La discesa nell’abisso più profondo del mondo”.L’evento, organizzato con la collaborazione del Gruppo Grotte e Forre del CAI di Teramo, la Federazione Speleologica e il Collegio delle guide Speleo-Canyon, si terrà alle ore 18:00 presso la Sala Polifunzionale del Comune di Castellalto nella Frazione di Castelnuovo Vomano -via Salara-.
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Escursione EE, dislivello 1100m, per un distanza di circa 20km. Territorio impegnativo, non è un’uscita per tutti, un buon allenamento e buona capacità di adattamento sono indispensabili. Si parte da S. Martino (1134m) per salire il Cavallo di Voceto, qui si farà il dislivello massimo. Raggiunta la Fonte Ranna a circa 1900 m si imboccherà la famigerata Via Ranna. Sette chilometri tra storia e stazzi, la via grande terminerà allo stazzo di Padula e ci immergeremo nel fosso di selva grande per poi chiudere l’anello dal sentiero italia verso San Martino. Le iscrizioni saranno prese solo ed esclusivamente in sezione dalle ore 21.00 di venerdì 3 ottobre. Gli accompagnatori sono: Alessandro de Ruvo e Bernardo Bozolo.
Partenza ore 6.00 dalla sezione del CAI di Teramo. Massima Puntualità.
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Dopo un avvicinamento di circa un’ora e mezza da Fonte Vetica, si arriva alla grotta. Grotta orizzontale, bagnata a tratti per scorrimento di acqua e laghetti. Nessuna difficoltà tecnica ad eccezione di una strettoia facilmente superabile.
ATTREZZATURA NECESSARIA: tuta, casco e luce frontale.
ACCOMPAGNATORI: I.S.S. Aurelio Ferreo, REFERENTE GGTF Lia Sisino.
P.S. COLORO CHE INTENDONO PARTECIPARE E NON HANNO ATTREZZATURA SI METTANO IN CONTATTO CON GLI ORGANIZZATORI IL PRIMA POSSIBILE PER PRELEVARLA DAL MAGAZZINO DEL GRUPPO.
GRAZIE E BUON DIVERTIMENTO.
PARTENZA ORE 7,30 SEDE CAI c/o Istituto tecnico per geometri, Via Cona 180.
PER ADESIONI ED INFORMAZIONI:
LIA 334.8496437
AURELIO 331.5788106
GIORGIO 349.7125953
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In un momento in cui vivere l’ambiente in generale, ed in particolare la montagna, sembra essere tornato un modo per apprezzare le troppe cose che nella vita di tutti i giorni sfuggono ai più, il Club Alpino sente, ed ha, il dovere morale di fornire gli strumenti per approcciare e vivere in sicurezza l’esperienza di “attraversare” le montagne, nutrendo, ovviamente, la speranza di trasmettere e coltivare un “certo modo” di vivere l’ambiente, proprio dello spirito e dei valori che animano da sempre il sodalizio.
Ed è per questo che il corso BASE di Escursionismo, non è rivolto solo ai neofiti, ma anche a quanti, autodidatti, abbiano voglia ed interesse di approfondire la conoscenza e di esaminare aspetti, magari trascurati.
Il corso, che inizierà GIOVEDì 18 SETTEMBRE, cosnsiterà in n. 7 lezioni teoriche in sede, il martedì ed il giovedì dalle 20,30 circa alle 22,30-23 circa, ed in uscite in ambiente. All’esito dello stesso, verrà rilasciato l’attesto di frequenza, necessario per l’eventuale frequentazione dei corsi di escursionismo avanzato, organizzati dalla Sezione di Teramo.
DIRETTORE DEL CORSO: AE GIUSEPPE DI GIUSEPPE
COSTO DEL CORSO € 50,00.
PER PARTECIPARE E’ NECESSARIO:
• certificato medico;
• essere iscritti al CAI ed in regola con il tesseramento per l’anno in corso.
NUMERO MINIMO PER L’ATTIVAZIONE DEL CORSO: N. 8 ISCRITTI.
ADESIONI ENTRO MARTEDì 16 SETTEMBRE, MEDIANTE VERSAMENTO DI UNA CAPARRA DI
€ 20,00, CONTATTANDO IL N. 329,7031790 ilaria.
PROGRAMMA DEL CORSO
REGOLAMENTO
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Monte Meta tra cervi e camosci
20 – 21 settembre 2014
Ecco il programma:
SABATO 20 settembre
8:30 Partenza dalla sede Cai Teramo per il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
11:30 Arrivo ingresso Val Fondillo ed escursione al Monte Amaro (1862 m) – Difficoltà: EE, dislivello 778 m
17:00 Trasferimento in auto al Rifugio del Falco (1401 m), in località Pianoro Le Forme di Pizzone (IS)
18:00 Sistemazione e relax
20:00 Cena
DOMENICA 21 settembre
8:00 colazione e breve trasferimento in auto al Pianoro Campitelli
9:00 Escursione al Monte Meta (2242 m) – Difficoltà: EE, dislivello 822 m
17:00 Partenza per Teramo
QUOTE di adesione per Soci Cai: € 48,00 (pensione completa con pranzo al sacco)
Sistemazione in camerata (sacco lenzuolo o sacco a pelo)PER RAGIONI LOGISTICHE LE PRENOTAZIONI DOVRANNO AVVENIRE ENTRO E NON OLTRE VENERDì 12 SETTEMBRE CON IL VERSAMENTO DI UNA CAPARRA DI € 20.
PER INFORMAZIONI
346.3541731 AMM Luciano Ruggieri
Accompagnatori:
ANE Filippo Di Donato – presidente CCTAM del Cai
ASE Claudia Di Nardo
AMM Luciano Ruggieri
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13-14 settembre 2014
Vieni a conoscere il lupo…
Tra gli eventi inseriti nel calendario delle celebrazioni per il Centenario di fondazione della nostra Sezione, rientra anche l’appuntamento dedicato al lupo, organizzato da Luciano Ruggieri e Claudia Di Nardo.
Come riconoscere un lupo? Quale sono le caratteristiche del lupo italiano? Quali sono le differenze tra lupo selvatico e cane lupo domestico? Cosa mangiano i lupi? Quale è il suo vero ruolo nell’ambiente? Il lupo è pericoloso per l’uomo? Esistono i lupi neri? E’ vero che i lupi ululano alla luna?…
A queste e ad altre domande cercheremo di rispondere in compagnia del fotografo e scrittore naturalista ANTONIO IANNIBELLI, autore del libro “UN CUORE TRA I LUPI”, che da anni opera per far conoscere il lupo “vero”, cercando di contrastare la scorretta informazione che tanto si accanisce su questo animale.
Sarà un privilegio ascoltare il racconto di chi è riuscito con entusiasmo fanciullesco a venire in contatto con questo animale tanto elusivo e a rubare preziose immagini del lupo nel suo ambiente naturale e non in cattività.
PROGRAMMA
SABATO 13 settembre
ore 17.00 – 19.00 presso la sede del CAI di Teramo
– proiezione del documentario “Il lupo che non conosci”, indirizzato ad appassionati e ricercatori, ma soprattutto alla gente comune (portate i vostri bambini!) che vuole conoscere il vero lupo selvatico
– presentazione del libro “Un cuore tra i lupi” di Antonio Iannibelli
– mostra fotografica sui lupi con le bellissime immagini di Antonio Iannibelli
DOMENICA 14 settembre
escursione “sulle tracce del lupo” in compagnia di Antonio Iannibelli e le guide di Abruzzo Parks
ore 8.00 appuntamento davanti alla sede del CAI di Teramo
Escursione adatta a tutti, pranzo al sacco, rientro previsto per le ore 17.00.
COSTI
Escursione € 10.00 a persona (gratis per i bambini fino a 12 anni e per i soci CAI)
Informazioni e prenotazioni
Iscrizione (obbligatoria per l’escursione) entro le ore 20.00 di sabato 13 settembre, direttamente alla sede sabato pomeriggio oppure contattando i recapiti sotto indicati.
3397320568 Claudia
3463541731 Luciano
info@abruzzoparks.it
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Celebrazione centenario, DOMENICA 3 AGOSTO, di seguito la scaletta:
Ore 6.00 ritrovo Sez cai teramo (ore 7 località Laghetta – Prati di Tivo)
ore 7,30 inizio salita Corno Grande
ore 12 Momento celebrativo in Vetta
ore 1230 saluti del Presidente Luigi De Angelis
13 discesa
ore 1630 Concerto musicale in quota, a cura dell’Istituto musicale G. Braga di Teramo “GlI ottoni del Braga” – letture a cura della Biblioteca Delfico
ore 19-1930 CENA SOCIALE di chiusura estiva presso il RISTORO VENACQUARO in località Intermesoli di Pietracamela (costo cena €18).
Sarà una giornata “piena” e come potete immaginare anche l’organizzazione è impegnativa, perciò vi chiediamo un po’ di collaborazione nel farci sapere in tempo utile – ENTRO MERCOLEDI’ 30 LUGLIO – chi parteciperà alla cena – ed eventuali intolleranze e/o allergie – così da comunicarle al Ristorante senza contrattempi.
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OBIETTIVO della giornata è anche quello di offrire a tutti, visitatore, turista escursionista e alpinista, la possibilità di COLLABORARE alla manutenzione dei sentieri, dalla riapertura dalla vegetazione, alla sistemazione della segnaletica, alla apposizione di nuova segnatura;
compagno di viaggio sui sentieri sarà, infatti, anche il luminoso e riconoscibile SEGNAVIA NAZIONALE ROSSO / BIANCO / ROSSO del CAI. Ricordiamo che nel 2010 Federparchi ha siglato con il CAI un accordo per l’armonizzazione della segnaletica dei sentieri secondo gli standard CAI. Un impegno efficace che migliora la sicurezza dell’escursionista e facilita la scelta del sentiero secondo interesse e competenza.
La GNS è giunta alla sua 14^ edizione e sottolinea l’attenzione del CAI ad una fruizione sicura e consapevole della montagna. Si tratta di un impegno nazionale con il quale il CAI dà impulso alla manutenzione dei sentieri, alla conoscenza del territorio, alla cura e al rispetto per l’ambiente.
QUEST’ANNO LA SEZIONE DI TERAMO ha aderito a questo importante appuntamento decidendo DI APPORRE LA SEGNALETICA NEL TRATTO DEL SENTIERO COSIDDETTO “DELLE CENTO FONTI “- DAL SENTIERO ITALIA ALLO STAZZO DI FONTE MERCURIO.
PARTENZA ORE 7,00 dalla sezione di Teramo, c/o Istituto tecnico per Geometri, in Via Cona 180.
Si organizzeranno SQUADRE DA 6/8 PERSONE – così da consentire una maggiore celerità nel lavoro, e perciò vi preghiamo di comunicare la vostra disponibilità per la segnatura entro e non oltre VENERDI’ 16.05.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: considerata la necessità di utilizzare vernici, consigliamo di indossare abbigliamento “andante”.
Per informazioni :
ILARIA 329.7031790
ALESSANDRO 320.0606685
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Sarà strutturato in due lezioni teoriche,due lezioni teorico-pratiche che si svolgeranno in falesia nel corso delle quali verranno visti diversi aspetti relativi alle tecniche ed alle manovre.
Nelle altre due uscite che si svolgeranno in montagna verranno messe in pratica gli aspetti analizzati nelle lezioni precedenti.
INFORMAZIONI
Il corso prevede un contributo di partecipazione di €180,00 minimo 4 iscritti ( 4 allievi/guida).
I partecipanti all’atto dell’iscrizione devono consegnare un certificato medico per attività sportiva non agonistica.
Chiunque non ne fosse in possesso non potrà iscriversi.
Per la partecipazione si richiede il seguente materiale tecnico: scarpette da arrampicata, imbragatura,
casco,
“kit personale” (composto da: 3 moschettoni a ghiera, un cordino in kevlar 0.5 lungo circa 1,2 m, un discensore a “secchiello” tipo Reverso Petzl.
Il materiale mancante verrà fornito dalle guide alpine previa comunicazione anche la sera della prima lezione.
Le uscite potranno subire variazioni in base alle condizioni organizzative e meteo.
Calendario corso:
Giovedì 8 Maggio –
Lezione Teorica ore 21.00
Presentazione del corso base di alpinismo estivo, lezione sui materiali.
Sabato 10 Maggio ( anche solo il pomeriggio ) – falesia di Civitella del Tronto ( TE )
Materiali, manovre di corda, tecniche di scalata
Domenica 11 Maggio – falesia di Civitella Del Tronto o altro.
Tecnica di scalata e tecnica di corda doppia
Giovedì 15 Maggio
Lezione teorica ore 21.00
Interpretazione itinerari alpinistici: lettura guide alpinistiche, aspetti mentali,cenni alimentazione e abbigliamento
Sabato 17 – Domenica 18 Maggio
Itinerari a tema adatti allo svolgimento del corso in ambiente alpinistico e adatti alla didattica,scelte dalla guida in base al livello del gruppo.
È possibile pernottare in rifugio o fare due giorni singoli.
Le iscrizioni saranno aperte fino al giorno 2 Maggio.
Le guide incaricate avranno la facoltà di scelta degli itinerari, degli orari e della logistica per ragioni di sicurezza dei gruppo.
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Sono i monti tra i Reatini (la valle del Velino li chiude a nord) e il monte Velino, con cui si saldano senza soluzione di continuità (il confine potrebbe essere il pianoro di Castiglione); la valle dell’Aterno è il confine a est; a sud-ovest invece li chiude la valle del Salto. Sono montagne di non grande altezza, ma ricche di boschi, vasti pianori e laghi, di grande bellezza e ancora relativamente incontaminate. Il pianoro di Rascino, con il lago omonimo, è forse il luogo più noto, anche per la morte del terrorista nero Esposti, avvenuta nel 1974 a seguito di una sparatoria con i Carabinieri.
Anche interessante è il vicino lago di Cornino, sul pianoro omonimo.
Le cime maggiori sono, da nord a sud, il m.Giano (1820 m), sovrastante Antrodoco, caratterizzato dall’infelice scritta DUX fatta con un rimboschimento di conifere negli anni ’30, pietoso esempio di piaggeria; sempre sopra Antrodoco ma a sud si trovano i monti Nuria (1888 m) e Nurietta (1884 m), due bellissime cime ricche di boschi. A sud-est l’ultima cima, che sovrasta L’Aquila, è il monte Calvo (1898 m), piacevole come balcone sul Gran Sasso e in inverno come gita di scialpinismo facile
PARTENZA ore 7:30 dalla sede CAI
DISLIVELLO S/D 500 mt
KM 8,5
DIFFICOLTA’ EAI
ACCOMPAGNATORE: ASE Niels Van Bemmelen 349.507586
ADESIONI ENTRO VENERDI 28, direttamente a Niels, oppure in sezione venerdi dalle 21 alle 23 o al n. 329.7031790 ILARIA
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Le ADESIONI per l’ESCURSIONE urbana alle cisterne romane del Palazzo Ducale di Atri ed alla cripta della cattedrale, organizzata per domenica 23, DOVRANNO PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE GIOVEDì 20 MARZO al n. 329.7031790 ILARIA
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Teramo- del Club Alpino Italiano per il giorno sabato 15 marzo 2013 a Teramo presso la
Sede Sociale in Via Cona n° 180, alle ore 11:30 in prima convocazione ed alle ore 15:00 in
seconda convocazione con il seguente
Ordine del Giorno
1. Nomina del Presidente dell’Assemblea;
2. Relazione del Presidente;
3. Relazione del Presidente del Collegio dei Revisori;
4. Relazione del Coordinatore della Commissione Escursionismo
5. Relazione del Responsabile del Gruppo Grotte CAI Teramo;
6. Approvazione Bilancio Consuntivo 2013;
7. Approvazione Bilancio Preventivo 2014.
Possono partecipare all’Assemblea esclusivamente i soci in regola con il versamento
della quota sociale per l’anno in corso. A tal proposito si fa presente che sarà possibile
rinnovare l’iscrizione annuale, prevista per il 31.3.2013, prima delle operazioni di voto.
Vista l’importanza degli argomenti da trattare si raccomanda la massima
partecipazione.
Teramo 1° marzo 2014
Convocazione Assemblea 2014
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Partenza ore 7,00 dalla sede del Cai – Via Cona 180 (c/o Ist. Tecnico per geometri).
DURATA: 5,30 h
DISLIVELLO: SALITA 338 m – DISCESA: 430 m
Le ADESIONI entro e non oltre venerdì 7 febbraio in sezione o telefonando all’accompagnatore ASE NIELS VAN BEMMELEN al n. 349.5075867.
Possibilità di affittare le ciaspole.
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Arch. Raffaele Di Marcello
Consigliere Ordine Architetti PPC della Provincia di Teramo;
Delegato regionale Abruzzo della Società Italiana di Scienze del Turismo;
Dottorando di ricerca in Sociology of regional and local development Università di Teramo.
VI ASPETTIAMO!!
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