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CAMMINANDO SULLA VIA SACRA CAI TERAMO VENERDI’ 29 LUGLIO

 

Immaginate un  tramonto di  circa 2000 anni fa, in un pomeriggio di mezza estate , arrivate   a Teramo e voi siete  un viandante o piuttosto un commerciante di sale con cui approvvigionare  i mercati dell’ Alta Sabina ricca di greggi e di latte  o meglio ancora  un  Funzionario Imperiale con la sua scorta che si insedia   in quella che è la V Regione Romana .

 

Veniamo dal tempio di Ercole presso il Flumen Vomanum che  divide i Pretuziani abitanti  la sponda sinistra, dai Vestini-Pinnensi e dagli Atriani, che si trovavano alla sua destra nella zona prossima all’Adriatico.

Ebbene stiamo entrando  nell’ Urbe abbiamo lasciato indietro qualche giorno fa  Amiternum ,attraversato il valico delle Capannelle, con le montagne incombenti ,  per  scendere poi  verso il mare lasciando la pietra miliare CIIII di Poggio Umbricchio e prendendo questo ramo della via Caecilia

Siamo stanchi, sul lastricato rimbalza il rumore dei  nostri calzari, dei carri e dei cavalli ci siamo, ecco il Tempio che annuncia la via Sacra. Il Tempio al tramonto  illuminato dal sole  grande e bello ,colorato con colori accesi rosso, ocra e azzurro, posto  sull’ampio podio , la scenografica scalinata , le quattro colonne frontali e le due colonne per lato… non c’e’ da meravigliarsi,  del resto siamo su una via Consolare e all’  ingresso  di un Urbe importante c’e’ sempre una Necropoli. In lontananza vediamo gia’ i  mausolei con la loro caratteristica  forma a dado le  lastre di travertino e il paramento di ciottoli del vicino fiume ognuno  con i cippi recanti i nomi dei defunti   a testimonianza della ricchezza del defunto e della sua importanza nella vita della città.

Arriva un corteo funebre da lontano si sentono i fiati delle tibie  con le loro doppie canne e i sacerdoti del tempio si animano in attesa delle offerte che arriveranno e dei riti sepolcrali, le urla delle prefiche si fanno più vicine…. forse era un defunto importante a giudicare dal corteo.

Ci fermiamo facciamo passare  il corteo i suoni e le urla diventano sempre più forti ora il corteo è vicino ci passa davanti e si allontana sfilando verso il tempio.

 

Riprendiamo la nostra strada  ancora qualche mausoleo e poi ecco lnteramnia, l’ Urbe tra i due fiumi   siamo a Porta Romana,  entriamo nella capitale dei Petruzi ci attendono le terme ,donate alla citta’ da Quinto Poppaeus e Gaius Poppaeaus , per ristorare le stanche membra e poi qualche taverna nei dintorni del Teatro o dell’ Anfiteatro. Domani chiunque io sia riprendero’ forse  il mio cammino verso Castrum Novum  ,Giulianova , finalmente vedro’ l’Hadriaticum .

Ebbene tutto questo lo abbiamo vissuto in tanti  come in un transfer  Sabato  19 Luglio grazie alla collaborazione   con la  Soprintendenza  delle Belle Arti de  l’ Aquila e di Teramo e della bravissima Gilda alla quale vanno i nostri ringraziamenti  e un arrivederci per un altro viaggio nel passato a presto.