I paesaggi dei Monti della Laga e del Gran Sasso sono i luoghi di riferimento della Sezione di Teramo .
Essi racchiudono storie remote, passaggi di briganti, di eserciti, di pastori, vecchie vicende e tessuti economici fuori dal tempo e dai luoghi contemporanei. Farne tesoro, avere la curiosità scoprirli e viverli fa parte del nostro essere, della voglia di conoscere il nostro passato raccontato nel nostro presente.
Le nostre montagne racchiudono un tesoro inenarrabile: rifugi, bivacchi e vecchi stazzi, ricovero per i pastori in transumanza e rocce segnate da incisioni rupestri a testimonianza della dura vita che pulsava in quei luoghi.
Sui Monti della Laga l’acqua superficiale domina la scena traversando ambienti da “selva” dantesca fino a paesaggi unici per conformazione e maestosità; l’acqua scava e segna il territorio nel ripido versante aquilano/amatriciano e si contrappone agli ampi pratoni dalle pendenze più dolci del lato teramano. Dominata dalla pietra arenaria racchiude nel suo scrigno una biodiversità unica.
Il Gran Sasso, dominato dai due Corni, è il massiccio più alto degli Appennini. Scenari paesaggistici diversi e unici nei due versanti con varietà enormi e ricchezze naturalistiche dei suoi massicci e dei due versanti: quello aquilano scosceso e prevalentemente erboso e quello teramano a maggior dislivello più aspro e roccioso.
Sicuramente più celebre della sorella Laga, ha una lunghissima storia che va dai sanguinosi conflitti fino a sceneggiature di film.
Per ulteriori informazioni è possibile approfondire nel sito del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.