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Il CAI Teramo sul Sentiero Costiero del Cilento

Vista sul Capo Palinuro

Il CAI Sezione Teramo ha partecipato, dal venerdì 21 aprile al martedì 25 aprile, alla manifestazione Sentiero Costiero del Basso Cilento, organizzata dalla sotto sezione Monte Bulgheria della sezione CAI di Salerno. Siamo stati 5 giorni in cammino lungo sentieri ripristinati dai volontari della sotto sezione Monte Bulgheria, pieni di impressioni belli e esperienze condivise con molte altre sezioni del CAI, tra cui CAI Rieti, CAI Antrodoco, CAI Leonessa eppure dal CAI Belluno. In questo articolo un foto racconto delle camminate e sotto l’articolo un paio di indirizzi per chi vorebbe scoprire il territorio visitato.

Il primo giorno: viaggio e escursione

Il venerdì 21 aprile, dopo un viaggio di 5 ore siamo arrivati nel piccolo paese di San San Giovanni a Piro sotto il Monte BulgheriaGiovanni a Piro, alt. 450 metri +/-, sotto il Monte Bulgheria (m. 1225). Un gruppo, composto da soci delle sezioni del centro Italia, Rieti, Antrodoco, Leonessa e Teramo, parte subito per la scalata del Monte, seguendo l’apposito “sentiero delle scalette“, che conta quasi 1000 gradini. C’è chi ha contato per notare che mancherebbero solo 4 o 5 gradini per arrivare al 1000. C’era pure qualcuno che, per arrivare a 1000, ha fatto qualche passo indietro, risalendo 5 gradini in più…
Sul sentiero delle scaletteAl rifugio Tozzo di Moio

 

 

Raggiunta la sella si prosegue sul crinale verso sinistra fino alla cima del monte Bulgheria dove vi è un capitello di pietre con la statua di un santo. Dopo la salita ripida ma veloce, il gruppo è arrivato all’ampio crinale roccioso di Monte Bulgheria, che offre dei panorami dal Golfo di Policastro e l’Aspromonte al Capo Palinuro ei Monti Lattari. Scendendo poi per il crinale verso ovest il gruppo ha fatto una sosta al rifugio Tozzo de Moio (m. 1090).

 

 

Un altro gruppo, il venerdi 21, ha fatto una camminata più leggera per la Grotta del Cenobio Basiliano di San Giovanni a Piro, un’importante monastero del monachismo Greco, fondato nel 990 d.C. da monaci seguaci di San Basilio ed istituito in Commenda da Pio II nel 1462.

Grotta Cenobio San BasilioDopo la breve visita al Cenobio siamo saliti per un sentiero sotto i dirupi del Monte Bulgheria, dove, ancora un po’ in alto, si vedeva una grotta enorme con resti di vecchi muri di una costruzione di un probabile eremo.

La prima giornata di trekking: Capo Palinuro

Sabato 22 aprile abbiamo cominciato, insieme alla sotto sezione di Monte Bulgheria, il nostro trekking lungo la costa del Cilento. La prima tappa portava dalla Spiaggia delle Saline, nord di Palinuro, al Capo Palinuro e il suo faro, alla collina della Molpa, e l’Arco Naturale di Palinuro, un’escursione per la più grande parte classificabile come turistica, tranne forse la breve salita sul Capo Palinuro che si puotrebbe chiamare escursionistica.
Un centinaia di escursionisti ha creato un lungo serpente salendo Capo Palinuro, il promontorio roccioso alla costa meridionale della Campagna, che prende il nome dal mitico nocchiero di Enea, personaggio della mitologia romana.

Cartina del Percorso Capo di Palinuro

La seconda giornata di trekking: Palinuro – Marina di Camerota

La domenica 23 il trekking ha continuato in direzione sud, dalla Torre di Mingardo, uno di tanti torri di avvistamento dei tempi degli Aragonesi e dei Borboni lungo la costa del Sud Italia, allo Iazzo di Sant’Iconio, un addiaccio o stazzo recintato, nel quale, storicamente, il gregge è tenuto di notte allo scoperto, per scendere per un sentierino nella macchia mediteranea chiamato “sentiero della Loggetta” (ripristinato l’anno scorso) per finire lungo le quattro spiagge di Marina di Camerota.

 

 

 

La salita attraversa dei boschi di Pini e Lecci, sul sentiero di Sant’Iconio, che sale prima un po’ ripido, poi più tranquillo, con viste bellissime sul Capo Palinuro ed il suo Arco Naturale. Passato lo Iazzo di Sant’Iconio, dove è stato finanziato uno stravolgimento del territorio con una costruzione di un’edificio che sembre più resort che antico ricovero dei pastori, con comunque dei bei panorami sul mediteraneo e il territorio circostante, si raggiunge l’imbocco del sentierino della Loggetta che scende prima in modo tranquillo per il bosco di Pini, poi in modo più ripido per la macchia, piena di rosmarino e altre erbe aromatiche, per arrivare alla prossima torre di avvistamento, chiamata Torre Fenosa. Gli escursionisti visitano la torre che da bellissimi panorami in direzione Nord, da Capo Palinuro fino al Vesuvio. Sotto la torre c’è ancora una vecchia cisterna che serviva per raccogliere l’aqua piovana e di scorrimento dalla collina sovrastante.

 

 

 

Gli ultimi chilometri del percorso a Marina di Camerota si passa per le quattro spiagge, e alla Cala d’Arconte il gruppo fa un bel tuffo nel mare blu.

Cartina del Percorso da Palinuro a Marina di Camerota

La terza giornata di trekking: Marina di Camerota – Pietra Tagliata

Il lunedì 24 aprile comincia il trekking lungo la costa con un percorso di sali-scendi sul sentiero del Monte di Luna lungo la costa Sud di Marina di Camerota, visitando la Cala Bianca, la Grotta della Difesa, anche chiamata Grotta della Fattoria, e la Baia degli Infreschi, prosegue con una salita di quasi 500 metri per il paesaggio semi selvaggio sotto il massicio del Monte Bulgheria tra colline alte come la Vaccuta (m. 575) e il Tempa Pistillo (m. 723), per arrivare a un posto panoramico, “la Pietra Tagliata“.

La prima metà è la piccola Cala Bianca e la Grotta della Difesa, un apertura di una decina di metri nelle rocce arenarie e calcare della zona. La Grotta viene chiamata anche Grotta della Fattoria perché veniva utilizzata come ricovero per le bestie e nella grotta si vedono ancora i muretti dei ricoveri.

Per arrivare alla Baia degli Infreschi si sale prima sull’ “Isola che non c’è”, Punta Iscolelli, il punto più occidentale del Golfo di Sapri ed il cuore della Riserva Naturale del Mare della Costa degli Infreschi e della Masseta, che offre una vista sulla baia di Cala Biancae Pozzallo e sull’omonima torre costiera. Il nome Punta Iscolelli sarebbe un riferimento alle otto piscine naturali del peninsula.

La Cartina del percorso Marina di Camerota – Pietra Tagliata

 

 

 

La quarta giornata di trekking: Pietra Tagliata – Scario

Il martedì 25 aprile ripartiamo dalla Pietra Tagliata, per scendere quasi 500 metri nel Vallone del Marcellino, una vera gola tra i pareti delle rocce della Vaccuta e del Piombo, con boschi di lecci e vegetazione mediteranea. Dopo essere arrivati sulla piccola spiaggia del Marcellino e una piccola pausa, saliamo il sentierino ripido, ultimamente ripristinato, in direzione sud, che ci porta con dei zig zag sulla Timpa del Piombo. Poi, si segue una stradina di campagna per il paesaggio di macchia e rocce, per arrivare sul Belvedere di Piano di Ciolandrea, da dove c’è una vista bella sul Golfo di Policastro, non molto tempo fa ripristinato dall’amministrazione di San Giovanni a Piro. Il percorso scende poi a Scario, piccolo, storico porto al Golfo di Policastro, ma il nostro gruppo di escursionisti di CAI Teramo, CAI Rieti, CAI Leonessa e CAI Antrodoco parte per il viaggio a casa. Visto le previsioni e il cielo scuro, la scelta di non scendere, insieme alla sezione di Monte Bulgheria, ma partire già, anche per non incontrare troppo traffico di ritorno, sembra la più funzionale, anche se sicuramente non è la più divertente…

Cartina della tappa da Pietra Tagliata a Scario.

Ringraziamenti

Qui vogliamo ancora ringraziare tutti, soci CAI o non, che si sono impegnati molto, non solo in questi 4 giorni, ma anche prima dell’evento, per ripristinare i sentieri da noi percorsi, per organizzare l’evento e guidare un gruppo così grande e eterogeneo!

Lezione importante di questi giorni, anche per la nostra sezione CAI Teramo è che fare, comunque fare con un certo livello, è meglio di aspettare per fare la cosa perfetta!

In particolare, ma non in modo esclusivo, vogliamo ringraziare: Giuseppe Sorrentino (reggente sotto sezione di Monte Bulgheria), Giuseppe Sorrentino (detto Maciniello), Clorinda Cesare, Paolo Guida, Diego Errico, Cristina Guida, Beatrice Bigu, Lucio Sorrentino, Marco Tambasto e tutti gli altri volontari del CAI! Chiedo scusa se mi sono dimenticato qualcuno!

Un ultimo ringraziamento importante a Fabio Iacobacci, amico e accompagnatore CAI Rieti per l’organizzazione del viaggio e l’alloggio in compagnia dei gruppi di Rieti, Antrodoco e Leonessa!

Chi vuole organizzare o fare il trekking sul Sentiero Costiero del Basso Cilento fa bene contattare la sotto-sezione CAI Monte Bulgheria del CAI Salerno: sito web: www.caimontebulgheria.it Sulla pagina facebook della sotto sezione si trovano più foto e racconti del evento del ponte di 22 – 25 aprile 2023.

Le tracce gps del percorso puoi scaricare qui – ricordati che le tracce gps sono soltanto un’aiuto, sei responsabile tu per la tua sicurezza!

Mappa della zona Palinuro – Marina di Camerota – Policastro.

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