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UN MODO ANTICO DI ANDARE IN MONTAGNA PANORAMI AD ALTA QUOTA PUNTA UCCETTU, CIMA ZIS E MONTE MORRONE

UN MODO ANTICO DI ANDARE IN MONTAGNA

Foto ARNALDO PILOTTI

Tre cime sopra i duemila, un bosco verde con radure erbose ,una valle con fiori profumati e tante tante creste dalle viste lontane e vicine ; questa la sintesi dell’ escursione di Venerdì 13 Giugno  verso  Punta  Uccettu , Cima Zis e Monte Morrone raggiunti da Corvaro con un  percorso in cresta dopo l’ avvicinamento dalle Valle dell’Asina .
Itinerario forse faticoso ma non volto alla ricerca della performance fisica bensì  volto alla ricerca di  un modo antico di andare in montagna lontano dall’ overtourism e dalla gente che consuma i sassi dei sentieri più alla moda.

Foto ARNALDO PILOTTI

Il modo di andare per  monti      nasce nell’ animo e dalla propria  cultura della montagna: esiste ancora un modo di  avvicinarsi al bosco , alla radura  e alla roccia lontano dal cronometro o dalla palestra di arrampicata dove conta la velocità e il gesto tecnico ripetuto come  solo  manifestazione di atletismo da pubblicizzare sui social?

Venerdì abbiamo avuto la conferma che esiste ancora un modo di andare  in montagna per entrare in sintonia con esse e con la bellezza nel silenzio dei panorami, in armonia con l’ambiente e cogliendone emozioni sincere. Questo modo di andare in montagna   non ha nulla che vedere con i social e i medium,  è una maniera  discreta da consumare e degustare  in pochi come il  vino di annata .

 

 

Foto ARNALDO PILOTTI

Che c’è di più bello che andarsene per creste e insellature pervasi da una sensazione di leggerezza verso
l’essenziale tralasciando il superfluo, le creste sono così… tralasciano il superfluo, diventano cime semplicemente e spontaneamente come il nostro percorso che da fisico  si trasforma e diventa  interiore  nell’avvicinamento alle montagne.

I percorsi  di cresta non ci lasciano mai soli  e nemmeno questo lo ha   fatto  poiché popolato dai segni e dalle presenze di chi ci ha preceduto e  ha calpestato quei sentieri prima di noi, dai segni della natura e delle frane, degli alberi, dagli animali e dal tempo.

Foto ARNALDO PILOTTI

Abbiamo visto e camminato in compagnia dei  segni lasciati dal tempo remoto: dei  ghiacci che si sono sciolti e hanno lasciato le morene con le nascoste valli glaciali , i massi erratici , le profonde crepe delle rocce erose dagli agenti atmosferici  e ancora camminato con i piccoli segni del presente di qualche animale, del raro escursionista o pastore errante   che si è attardato alla vista del lago della Duchessa , ricordo di  ben  altri splendori, seguendo con lo sguardo  i grifoni nuovi abitanti di queste montagne.

Escursione da ricordare  e da consigliare a chi subisce il fascino delle creste,  degli ampi panorami e vuol  godere di  viste mozzafiato nel silenzio e nella natura.

Buone Creste e Buona montagna a tutti .

Testo G.U.

Foto Arnaldo Pilotti

Foto ARNALDO PILOTTI