IN MONTAGNA LENTAMENTE , POLE POLE E KALIPE’
Il cielo è limpido . l’aria è tersa , il sole splende , c’era una volta un lago , nessun rumore questo è uno di quei giorni in cui dici: so come è bello il mondo, l’aria è gioiosa e le montagne sono li che ci aspettano. Il sentiero attraversa la valle Majelama selvaggia testimone di enorme sciagura si alza dolce verso il sole estivo e con la lentezza del passo si va verso il profilo dei monti che man mano diventa più definito e più vicino si cammina sussurrando , muovendosi come parte integrante di questa montagna che oggi ci accoglie, non affidandoci solo all’effetto visivo ma all’odore del timo selvatico , all’ afa stemperata dal vento che soffia leggero o alla secchezza della stessa e poi se vogliamo alle nostre impressioni nervose che unite alla fatica ci mettono in sintonia con la natura.
E allora assecondiamo la natura raggiungiamo il Velino 2487 slm e poi il Cafornia 2424 slm condiviamo con i nostri compagni di escursione questo passo lento, il nostro tempo e le nostre impressioni , ossigeno per la mente, che solo questi spazi possono dare per il piacere di ridiscendere con le proprie forze e con chi si condivide la fatica. Abbiamo camminato lentamente , Pole Pole o Kalipè come dicono sul Kilimangiaro o in Nepal conversando con tutti ma anche nel silenzio, godendo della semplicità del momento, della lentezza del tempo con le pause dovute e ,come si fa in montagna, salutando semplicemente chi si incontra , riconoscendo i volti comuni già incrociati su altre montagne o nuovi volti.
Siamo saliti lentamente , siamo saliti Pole Pole, siamo saliti Kalipè e la fatica nonostante il notevole dislivello e la lunghezza non ha mai superato la soglia del piacere e degli stimoli che ci siamo portati dentro in questa giornata perchè questo è sicuramente il modo giusto di approcciarsi alla montagna: rallentando lo sguardo e il cammino piuttosto che accellerare , contemplando le vette e il cielo , muovendosi a passi lenti, un passo dietro l’altro , Pole Pole e Kalipè senza l’ansia di arrivare prendodosi e gustando il proprio tempo e la propria fatica .
Cosi’ ci piace ed è bello andare in montagna . ….Grazie a tutti per la compagnia e la splendida giornata.
Testo G.U. – Foto Elisabeth Di Giovanni-Francesco Aquilini-Fabrizio San Lorenzo – Giacinto Urbani