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Domenica 22 Settembre 2024: ANELLO DELLA SIBILLA
Il Monte Sibilla è indissolubilmente legato alla figura della Sibilla. Questo massiccio montuoso, situato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è stato per secoli avvolto da un alone di mistero e leggenda, e la figura della profetessa ne è diventata il simbolo più iconico.
Al cuore del mito del Monte Sibilla c’è la famosa grotta, considerata l’abitazione della profetessa. Secondo la leggenda, la Sibilla riceveva qui i suoi visitatori e rappresentava una sorta di oracolo al quale chiedere del proprio destino dietro il pagamento di un pegno.
Oggi, l’ingresso della grotta è crollato e appare inaccessibile. Una figura che nasce dalla leggenda ma che ha influenzato il corso della storia. Non solo il Monte Sibilla, ma tutto l’intero Parco dei Monti Sibillini è legato a questa leggendaria maga. Imperatori, poeti, esploratori, per secoli si sono recati in quella montagna.
Cosa cercavano? Chi era veramente la Sibilla? E’ veramente esistita?
Le Sibille sono le antiche profetesse del mondo classico, legate ai principali centri del Mediterraneo. Secondo la tradizione erano sacerdotesse vergini ispirate da un dio – spesso Apollo – in grado di fare profezie e predizioni. I loro responsi avevano spesso una forma ambigua e poco chiara. Ecco perché ancora oggi si usa l’aggettivo “sibillino” per indicare qualcosa di ambiguo e difficile da interpretare. Ma della Sibilla appenninica non c’è traccia nella tradizione classica. Appare misteriosamente, e quasi all’improvviso, nel periodo medievale. E appare proprio qui, in questo territorio.
La Sibilla, che è da sempre al centro dell’attenzione degli appassionati di favole e storie mitologiche provenienti dal passato, è forse la più importante di queste leggende ed ha origine proprio qui, nel cuore dei monti Sibillini. Secondo la più viva credenza, lungo le pareti di questi monti, si troverebbe la grotta che fu della Sibilla, quel luogo talora incantato talora stregato in cui una fata o una megera riceveva le visite dei più coraggiosi che volevano conoscere il proprio futuro. Una concezione demoniaca vedeva la Sibilla come una rivale della Vergine Maria e, per questo, venne rilegata all’interno di una caverna. Oggi, dopo secoli di favole tramandate oralmente di padre in figlio, usate per mettere in guardia i bambini o, semplicemente, per mantenere viva una tradizione popolare, della grotta non resta che un cumulo di pietre accatastate.
La tradizione colta, diversamente, inquadrava la storia intorno alla casta Sibilla Cumana, la quale, ridotta alla povertà dopo errate scelte nell’arte del commercio, si era rifugiata all’interno della grotta e lì era restata, alimentando le più fervide fantasie.
Antonio Di Donato
LOCANDINA – Anello Sibilla – 22_09_2024
SCHEDA – Anello Sibilla – 22-09-2024